Venezia 80 – Quello che vedremo nella prossima Mostra del Cinema dal 29 agosto

Sarà la splendida Caterina Murino, cagliaritana, attrice (è stata una Bond-Girl), modella ed ex show girl, la madrina di quest’anno dell’edizione n.80 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che si svolgerà al Lido di Venezia dal prossimo 30 agosto al 9 settembre. Una rassegna che non risentirà molto dello sciopero degli sceneggiatori e delle maestranze di Hollywood che hanno impedito a molte star – solidali con la protesta – di venire al Lido e di conseguenza di aver fatto ritirare alle loro case di produzione alcuni film di richiamo in uscita; tra questi ne ha fatto le spese il film “Challengers” di Luca Guadagnino, dapprima annunciato e poi ritirato dal programma. Una Mostra quindi che andrà lo stesso a vele spiegate; anzi, come è rappresentato nel nuovo manifesto ufficiale realizzato anche quest’anno dal disegnatore Lorenzo Mattotti, che prosegue il proprio percorso come una possente cabriolet che percorre una strada verso il futuro. Questa è l’intenzione del presidente della Biennale Roberto Cicutto (il cui incarico è in scadenza nel 2024) e del direttore artistico Alberto Barbera che ha confezionato un’edizione per quest’anno sulla carta molto interessante. Vi saranno ben 23 film in Concorso, come l’anno scorso; di questi ben 6 film sono italiani (non accadeva da più di mezzo secolo, con l’edizione del 1968 diretta da Luigi Chiarini) e inoltre 15 registi saranno in gara per la prima volta. Nella rassegna saranno sempre presenti le sezioni Orizzonti, con le sub-sezioni Orizzonti Extra e Cortometraggi e ancora i film restaurati e la nuova forma di opere in Virtual Expanded.

Sarà il regista statunitense Damien Chazelle (“Whiplash”, “La La Land”, “First man”, “Babylon”) a presiedere la giuria di Venezia 80 che assegnerà il Leone D’Oro insieme a Saleh Bakri, attore cinematografico e teatrale palestinese, dalla regista neozelandese Jane Campion, Mia Hansen-Løve, regista e sceneggiatrice francese, Gabriele Mainetti, regista, Martin McDonagh, sceneggiatore e regista irlandese, Santiago Mitre, sceneggiatore e regista argentino, Laura Poitras, regista e giornalista statunitense e dall’attrice cinese Shu Qi.

Damien Chazelle Presidente della giuria

La Mostra avrà una preapertura il giorno 29 con un ricordo dell’attrice Gina Lollobrigida, scomparsa il 16 gennaio di quest’anno, con un omaggio significativo: nella Sala Darsena del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia verranno proiettati “Portrait of Gina” (1958, 27’) di Orson Welles e “La provinciale” (1953, 113’) di Mario Soldati. Il primo presentato in prima mondiale in collaborazione con Cinecittà, nella versione restaurata per l’occasione dal Filmmuseum di Monaco di Baviera. Il secondo presentato in prima mondiale nella versione restaurata per l’occasione dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, in collaborazione con Compass Film.

Gina Lollobrigida

Riguardo i nostri 6 registi italiani in concorso, “alfieri” del nostro cinema,

-il film d’apertura il 30 agosto sarà “Comandante” di Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino nel ruolo dell’eroico ufficiale di marina Salvatore Todaro, comandante di sommergibili, che nella notte del 16 ottobre 1940 avvistò un piroscafo belga e lo affondò e poi mise in salvo i ventisei naufraghi. Un esempio di umanità in guerra.

-Del regista della serie tv “L’amica geniale”, Saverio Costanzo, vedremo il primo settembreFinalmente l’alba” con Lily James e Willem Dafoe. Un film dal costoso budget (28 milioni di euro) ambientato nella Cinecittà degli anni Cinquanta con la storia di una giovane comparsa alla ricerca di un lavoro. Luci e ombre sul mondo dello spettacolo che strizza l’occhio a Fellini.

-Di Stefano Sollima, regista che ha fatto escursioni cinematografiche anche oltre oceano, dopo la serie “Gomorra”, “Romanzo Criminale”, concluderà la propria trilogia criminale romana con “Adagio”, che verrà presentato il 2 settembre.  Una storia di vendetta e redenzione nella suburra della Capitale. Tra gli interpreti ancora Favino, Toni Servillo e Valerio Mastandrea.

-Martedì 5 settembre è la volta di “Enea” secondo lavoro di Pietro Castellitto (figlio d’arte dell’attore e regista Sergio Castellitto e della scrittrice Margaret Mazzantini) che dopo “I predatori” (presentato a Venezia nella sezione Orizzonti 2020) adesso presenterà la storia di un’amicizia giovanile in una Roma corrotta, luogo di malavita e droga. Tra gli interpreti lo stesso regista, suo padre Sergio Castellitto (che ha da poco compiuto 70 anni e premio Bianchi 2023 del Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani) Benedetta Porcaroli e Chiara Noschese.

-Matteo Garrone, regista dell’ultimo “Pinocchio”, sarà il 6 settembre con un film sul tema scottante dell’immigrazione dall’Africa: “Io capitano”. L’odissea di due giovani senegalesi, Seydou e Moussa, che passeranno per le insidie del deserto e gli orrori dei centri di detenzione in Libia e poi un viaggio per mare per raggiungere l’agognata meta dell’Europa.

-Infine, del regista bolognese Giorgio Diritti (“Il vento fa il suo giro”, “L’uomo che verrà”, “Volevo nascondermi”) vedremo il 7 settembre “Lubo”, la storia ambientata nella Svizzera del 1939 di un giovane zingaro di etnia Jenisch il quale, chiamato alle armi per difendere i confini, scoprirà che la moglie è morta e i gendarmi hanno preso i suoi figli; scatterà allora la sua personale vendetta.

Per ultimo tra i lavori italiani vogliamo citare la presenza in Orizzonti Extra l’esordio alla regia di Micaela Ramazzotti con il cortometraggio “Felicità” che racconta la storia di una truccatrice all’interno di una famiglia disfunzionale. E non mancherà in Orizzonti anche un lavoro di animazione: quello del disegnatore Simone Massi (in passato ha realizzato i video e i manifesti di presentazione della Mostra del Cinema) qui con il suo primo lungometraggio, “Invelle” nel quale racconta una sorta di Italia vista attraverso una famiglia di contadini.

Ma non mancheranno sia in Concorso che fuori competizione anche i film di registi di successo internazionali. A cominciare dal francese Luc Besson che porta in concorso “Dogman” (titolo uguale a un film di Garrone di alcuni anni fa) con un giovane cresciuto tra violenze in famiglia e l’amore per i cani che compirà una sanguinosa vendetta. L’attore e regista Bradley Cooper presenterà “Maestro” incentrato sulla relazione tra il compositore americano Leonard Bernstein e sua moglie Felicia Montealegre. Sofia Coppola ha scritto e diretto “Priscilla” l’adattamento cinematografico delle memorie del 1985 di “Elvis and Me” scritte da Priscilla Presley con Sandra Harmon sulla storia d’amore tra lei e il cantante Elvis Presley. E ancora “The Killer” di David Fincher, la storia di un assassino, solitario, freddo, metodico e privo di scrupoli o rimpianti, aspetta nell’ombra, in attesa del suo prossimo bersaglio. Nel cast Michael Fassbender e Brad Pitt. Il regista greco Yorgos Lanthimos è in concorso con “Povere Creature”. La storia ambientata nell’Ottocento di una donna riportata in vita per amore alla Frankenstein. Nel cast Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, la pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo del 1992 “Vita e misteri della prima donna medico d’Inghilterra” scritto da Alasdair Gray. Il regista cileno Pablo Larraín con “”El Conde” ci racconta in forma di satira una storia distopica con protagonista il colonnello Augusto Pinochet ancora in vita nelle sembianze di un immortale vampiro che si alimenta del sangue dei suoi connazionali. Da non perdere inoltre “Ferrari” del regista statunitense Michael Mann con Adam Driver nei panni del magnate dell’automobile Enzo Ferrari, ambientato negli anni Cinquanta, in un momento di crisi sia personale che della sua scuderia di auto; fallimenti e successi di un uomo che ha reso grande la Formula Uno.

Roman Polanski

Fuori Concorso ci saranno Woody Allen con “Coup de Chance” cinquantesimo film da lui scritto e diretto questa volta in lingua francese e tutto ambientato a Parigi e dintorni con attori francesi; film alla “Match Point” sull’ amore e sul destino beffardo. E ancora dell’ottantenne Roman Polanski (che non potrà venire, per una vecchia causa giudiziaria) si vedrà “The Palace”, la surreale notte di Capodanno del 2000 ambientata in un albergo con molti personaggi eccentrici. Il regista Wes Anderson che alla Mostra riceverà il premio Cartier Glory to the Filmmaker, porterà un corto di 40’: “La meravigliosa storia di Henry Sugar” basato su un racconto dello scrittore umoristico Roald Dahl. Del regista William Friedkin (ricordiamo “L’Esorcista”, “Il braccio violento della legge”, “Cruising”) recentemente scomparso all’eta,di 88 anni, vedremo il suo ultimo lavoro, “The Caine mutiny court-martial”, remake de “L’ammutinamento del Caine”, celebre film di guerra di Edward Dymitrik con Humphrey Bogart del 1954 tratto da un celebre romanzo di Herman Wouk. A impersonare durante la guerra del Golfo il folle comandante di Marina Queeg del cacciatorpediniere U.S.S. Caine è ora l’attore Kiefer Sutherland.

Caterina Murino Madrina del Fesival.

Concludiamo con i Leoni d’Oro alla carriera. Quest’anno sono stati attribuiti all’attore Tony Leung Chiu-wai (Hong Kong, 27 giugno 1952) famoso per aver interpretato tra i vari film “In the mood for love” (2000) e alla regista Liliana Cavani (12 gennaio 1933). A Venezia partecipò per la prima volta nel 1965 con “Philippe Pétain: processo a Vichy”. Ora con la sua forza dei novant’anni ha realizzato il film “L’ordine del tempo”, ispirato dal saggio dello scienziato Carlo Rovelli e che verrà presentato a Venezia in anteprima. Un gruppo di amici mentre festeggia un compleanno a casa di una coppia, apprende la notizia che un asteroide si sta avvicinando pericolosamente alla Terra; pensieri e sentimenti in attesa della fine del mondo. Nel cast Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Alessandro Leo, Kseniya Rappaport, Valentina Cervi, Angela Molina. Inoltre, la 38esima Settimana della Critica aprirà la rassegna presentando un suo cortometraggio del 1960 “Incontro di notte” (10’) la sua prima esercitazione registica di quando frequentava il Centro Sperimentale di Cinematografia. Siamo convinti che anche quest’anno la Mostra del Cinema non deluderà il pubblico e la critica.

La regista Liliana Cavani Leone d’oro alla carriera 2023

Andrea Curcione

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Andrea Curcione
Andrea Curcione è nato e risiede a Venezia dal 1964. Laureato in Storia all'Università Ca'Foscari di Venezia, ama i libri, la scrittura, la fotografia e il disegno. Giornalista pubblicista, ha pubblicato alcuni racconti e romanzi noir di ambientazione veneziana. Si occupa soprattutto di critica cinematografica, ma per Altritaliani scrive anche di avvenimenti culturali e mostre di particolare interesse che si inaugurano nella città lagunare.

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