Venezia 70: Scarlett Johansson nel controverso « Under the skin » tra applausi e fischi.

Accolto tra applausi e fischi il film di Johhatan Glazer, con la ormai “diva” Scarlett Johansson, nell’inedito ruolo di, letteralmente, mangiatrice di uomini, un fanta-thriller psicologico ed esistenziale. Film a suo modo sperimentale. Il thriller continua ad essere una costante di genere nel cinema della settantesima mostra.


Scarlett Johansson sur le Red Carpet. Laure Jacquemin©

Scozia : Laura, una giovane donna molto attraente alla guida di un furgone, con la collaborazione di un misterioso motociclista, attira dei giovani uomini soli e, grazie alla sua arte seduttiva, li porta in una casa isolata dove li fa immergere in un liquido scuro. Questo liquido ha un effetto letale su questi uomini, ne svuota i loro corpi. Dopo un certo numero di “catture”, Laura abborda un ragazzo dalla testa deforme. E, dopo essersi guardata in uno specchio, contrariamente al solito, libera il ragazzo e si da alla fuga, a piedi….

Ispirato al romanzo « Sotto la pelle » di Michel Faber (ed. Einaudi). Portato sul grande schermo da Jonathan Glazer, pluripremiato per i precedenti : SEXY BEAST – L’ULTIMO COLPO DELLA BESTIA [2000], Birth – Io sono Sean [2004]. “Under the skin” è un film originale. Poco omologabile e catolagabile in un genere classico.

Tutta la prima parte ha le atmosfere di un thriller psicologico con venature noir. Per poi trasformarsi in connotazioni più squisitamente fantascientifiche, con accenti intimisti ed esistenziali. Il film è congegnato con grande maestria. Svela le tessere di un mosaico ad una ad una. Portando lo spettatore ad appassionarsi alla storia sino al colpo di scena finale. Di interessante impatto le progressive prove di “umanità” della protagonista. E le soggettive del suo punto di vista, sino a quella splendida finale della nevicata zenitale.

Singolare anche il sistema produttivo. Che ha visto come attrice professionista solo la diva supersexy Scarlett Johansson. Scaraventata sulle strade scozzesi alla ventura. Provocando incontri casuali con i passanti, ripresi da otto telecamere nascoste, con un genuino effetto verità. Non senza una reale apprensione da parte dell’attrice, che non sapeva mai come avrebbero reagito le persone coinvolte. Operazione di indubbio interesse. Sperimentale ed autoriale, ma non autoreferenziale, senza perdere di vista il fruitore finale, che è il pubblico di sala. Con risultati finali intriganti e per nulla banali.

scarlett_johansson_under_the_skin.jpg

Frasi del film :

 “ hai bisogno di aiuto?

 Si!”. (Adam Pearson e Scarlett Johansson).

Da Venezia

Catello Masullo

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