In un mediometraggio di Marco Spagnoli rivissuto il breve ed intenso periodo della Magnani a Hoolywood. I tanti incontri con un mondo che la grande attrice romana sentiva lontana da lei, ma che le valse un Oscar con “La rosa tatuata”.
Dura soltanto 39 minuti questo collage di immagini messe insieme da Marco Spagnoli, giovane cineasta che ci racconta l’avventura americana di Anna Magnani, la nostra miglior attrice di sempre. In America la Magnani che giunta sull’onda delle nomination all’Oscar per un film che aveva fatto e che, tuttavia, non le valse l’ambita statuetta.
A prevalere erano quasi sempre le attrici americane, molto più conosciute di lei. Le prime immagini del documentario sono sorprendenti e quasi inedite perchè ci mostrano la Magnani e..Marylin Monroe assieme presentate, alla televisione italiana, da Ruggero Orlando corrispondente Rai da New York.
La Monroe non sa che dire, l’italiano non lo conosce, la soccorre la Magnani con i suoi suggerimenti. Si sente il suo bisbiglio all’orecchio della bionda americana « Di che sei commossa, yes, COMMOSSA, yes, manda i saluti dì, Ciao Italia », parole ripetute senza troppa esitazione dalla meravigliosa Marylin mentre Orlando le guardava con aria beata. In questi 39 minuti molto si è parlato attraverso le interviste al figlio, ad una biografa e a chi l’aveva conosciuta.
Sono emersi particolari, aneddoti, ammirazioni note e meno note. Il mondo del cinema anche in quegli anni aveva attirato la curiosità, e le passioni di tanti, uomini illustri se ne contendevano gli amori ( la Monroe era stata amata dai Kennedy,ma si sposò ad un giocatore di baseball Joe di Maggio; nel divorzio successivo, finì tra le braccia di Henry Miller forse il maggior scrittore americano di quel tempo). E la Magnani? Per lei forse perse la testa Tennesee Williams scrittore e drammaturgo che le scrivera alcuni copioni per film che poi si realizzarono.
E grazie ad una di queste collaborazioni, riuscì con « La Rosa tatuata » a vincere l’ambita statuetta a fianco di uno straordinario Burt Lancaster che ne elogiò la sua straordinaria carica umana ed espressiva, e forse anche aggressiva. La Magnani, per assurdo possa sembrare, non seppe tesorizzare la fame acquisita in America. Le proposero di girare un film la cui durata, otto mesi, la costringeva a restare lontana dalla sua Roma, cosa per lei insopportabile.
Finì così in un cono d’ombra che l’allontanò dall’America ed il sogno finì abbastanza presto. Rimase nel cuore e nella mente di qualcuno ma soprattutto in quella di Tennesee Williams, l’unico che capì il suo immenso valore umano. Le sue testimonianza successive (la Magnani morì prima di lui a poco più di sessant’anni) parlano del grande rimpianto dello scrittore americano per non essere riuscito a portarle nuove partiture.
Anna Magnani, mi verrebbe da dire, aveva forse paura dell’America, così come aveva paura di volare. (Non fu una bizzarria il suo viaggio in America fatto su una nave) Lei forse si sentiva soprattutto italiana perchè era Nannarella, Pina , l’Onorevole Angelina e tante altre stupende donne. Che altro poteva interpretare ? Ed io che altro posso aggiungere a questo breve racconto dell’America della Magnani? Niente se non percorrere con la mente il suo percorso cinematografico e ringraziarla, solo ringraziarla.
Massimo Rosin
Prodotto da Diva Universal Donne nel mito Anna Magnani a Hollywood andrà in onda mercoledì 11 Settembre alle 20:50, in Prima TV su Diva Universal (SKY – Canale 128).