Lei si chiama Claudia Ferrazzi, bergamasca, 40 anni – laureata allo IULM in Relazioni Pubbliche, con un master in politica europea a Bruxelles e diplomata dell’École Nationale d’Administration (ENA) a Parigi. È stata scelta dal Presidente francese Emmanuel Macron che l’ha voluta come sua consigliere “cultura” nel suo staff ristretto all’Eliseo, un’ulteriore riprova delle potenzialità dei nostri giovani.
Questo 2017 Claudia Ferrazzi se lo ricorderà per tutta la vita. Non appena assunta, nel ruolo strategico di direttrice marketing territoriale del Comune di Milano dal sindaco Beppe Sala, le è giunta una nuova e prestigiosa offerta dal Presidente francese Macron che le ha chiesto di sovraintendere alla culture nell’équipe che guiderà l’Eliseo.
Una proposta che non si puo’ rifiutare, tanto che il sindaco di Milano si è già congratulato con la neo-assunta, la quale dovrà da subito relazionarsi con la Ministra della Cultura Françoise Nyssen, figura di spicco dell’editoria francese, nominata la scorsa settimana insieme all’intero gabinetto di governo diretto da Edouard Philippe.
Non è la prima volta che Claudia Ferrazzi abbia incarichi oltralpe. Il suo è un percorso brillante, tra settore privato e amministrazione pubblica e si è distinta negli anni per le sue poliedriche capacità e competenze sia in Francia che in Italia.
Con un inizio nel settore privato della consulenza in strategia e organizzazione, lavorando negli uffici parigini di Cap Gemini Ernst & Young e Boston Consulting Group, Claudia Ferrazzi nel 2006 inizia l’esperienza nel settore pubblico al Ministero francese dell’Economia (2006-2007) e all’Ispezione generale delle Finanze (2007-2011). E’ là che ha avuto modo di farsi conoscere da Emmanuel Macron, suo coetaneo.
Chiamata poi ai vertici del Louvre, ci è rimasta tre anni – dal 2011 al 2013 – col ruolo di vice amministratore generale, per poi tornare in Italia, a Roma, ottenendo compiti nella segreteria generale all’Accademia di Francia (Villa Médicis, celebre residenza di artisti), nonché presso l’Unesco e il Cda della Galleria degli Uffizi di Firenze.
Un curriculum quindi ricco di esperienze, una semina che negli anni ha portato a questi copiosi raccolti tra l’Italia e la Francia.
Resta l’amara considerazione del fatto che tra le giovani generazioni italiane esistono numerose persone che hanno grandi potenzialità ma che ancora oggi faticano ad avere i meritati riscontri.
Sia l’esempio della Ferrazzi un incentivo per uno svecchiamento dei quadri delle imprese e della pubblica amministrazione anche in Italia, un paese in cui appare sempre più necessario un rinnovamento di idee e persone.
Altritaliani
Un’italiana all’Eliseo: Claudia Ferrazzi alla cultura.
à travers ce magnifique sourire c’est une belle vie qui surgit ..
bravo, nous attendons beaucoup de votre action.
la CULTURE c’est ce qui nous relie.