L’inventiva napoletana si colora di originalità e fantasia. Dall’arte di arrangiarsi con umili mestieri alla cattedra di matematica con laurea in tre minuti il passo è stato breve.
In un angolo del centro storico di Napoli, Giuseppe Polone, ha creato l’Università Stradale di Matematica d’Italia. Un piccolo spazio con tavolo, sedia e tabellone di venticinque stringhe, diviso in cinque caselle dimostrando che sommando i numeri di ogni riga alla fine si ottiene lo stesso risultato; di ogni quadrato idem. Infine, sommandoli in orizzontale, verticale, diagonale il totale è sempre lo stesso.
Partendo dal principio che la matematica non è un’opinione don Peppino Polone, estroso personaggio di Porta Capuano, convince i più scettici che la materia è scientifica e lo dimostra con la sua teoria un po’ bislacca ma esatta in termini di risultato.
L’Università di matematica come indica il cartello in chiare lettere si trova in Piazza San Domenico Maggiore ai piedi dell’obelisco, a pochi passi dalla Cappella Sansevero e dalla Chiesa di Santangelo a Nilo, con l’opera monumentale di Donatello, a sinistra Via san Biagio dei Librai con la biblioteca di Benedetto Croce, a destra la Via dei pastori, di fronte Via Mezzocannone, la strada delle Università. Visto il via vai di turisti e studenti il banchetto è sempre affollato.
Il “prof.” spiega in modo maccheronico la lezione o meglio dimostra in modo infallibile con la calcolatrice la somma delle stringhe scelte dal candidato. Alla fine consegna la laurea con 110 e lode dell’Università Stradale di quadrati magici. In cambio non chiede compensi. Regalia a piacere.
La laurea, un rettangolo di carta – non posso permettermi la pergamena – confida il maestro – costa troppo. Nome dell’allievo e sul retro sei quadratini con numeri in modo da ripassare la lezione a casa con tanto di firma del fiero “rettore” che lo porta stampato sul berrettino. Il trofeo, souvenir da mostrare ad amici e parenti al ritorno dalla città delle cento meraviglie.
Giuseppe Polone, personaggio dalla parlantina facile, fantasioso nell’esporre cartelli sempre diversi dalla somma dei gol di Osimhen o dalla data di nascita di “big” dello spettacolo o della politica. Ultimamente ha elencato le dieci principali Università del mondo. Al primo posto la sua. Intervistato da diverse televisioni e giornali aspira a entrare nel Guinness dei Primati. Sono pronto a sfidare chiunque – giura.
Peppino per gli amici, in venti anni di presenza con il suo banchetto è riuscito a conquistarsi la stima dei commercianti della zona che oltre al suo daffare con i numeri, è sempre disponibile a fornire informazioni ai numerosi visitatori della città di Partenope, su luoghi e orari di posti di maggiore interesse.
Settanta anni ben portati, quinta elementare, conseguita con molte assenze. Ero uno scugnizzo dei vicoli di Napoli – confessa -, la passione per la matematica l’ho sempre avuta. Il mio spirito vagabondo mi ha portato in età giovanile in diversi paesi tra cui il Costarica. Lì, durante un nubifragio, sono rimasto bloccato per cinque giorni nella jeep che avevo noleggiato. Disperato per il temporale che non smetteva e la strada impraticabile, per ingannare il tempo ho sviluppato un metodo credo unico.
Mario Carillo
da Napoli