Un altro Natale, come un giro di orizzonte, fa di questo inverno una quiete di Attesa… Lunga e costante, consunta eppur vitale.
È come misurare le gocce di un tempo che si rinnova, nonostante gli affanni degli uomini e della terra che si consuma…
E l’indugio si rinnova. Il tempo dell’Attesa di un uomo che non è mai cresciuto. Proprio come il Bambino che verrà in soccorso; forse arriverà, sì, nell’aria “con tre Angeli vestiti di tuniche verdi che suonano le loro trombe e la terra intera sembra oltrepassarli e nessuno sente la musica che suonano”. Cantava così Bob Dylan. (Three Angels – Official Audio)
L’uomo con il suo fare vive al centro del suo universo. Eppure “l’uomo non può vivere senza inchinarsi dinanzi a qualcosa. Chi nega Dio finirà con l’inchinarsi davanti ad un idolo di legno o di oro, o ad un idolo astratto.” L’eco nelle parole di Dostoevskij.
L’uomo nuovo verrà, come fa da millenni, nelle sembianze del Bambinello della mangiatoia. Verrà, a parlare degli ultimi, di questa terra che si consuma, di chi la umilia e umilia il suo prossimo. Verrà.
Nonostante chi non ci crede. Nonostante chi ci crede davvero.
Armando Lostaglio
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Nonostante chi creda o meno, il Natale atteso è arrivato. Il Signore che sì è fatto uomo è rinato per tutti noi ed E’ CON NOI, tanto più oggi in questa terra martoriata, in un tempo tanto difficile.
Grazie, Armando Lostaglio. Buone Festività e soprattutto un 2022 migliore per tutti!
Rosella Centanni