Davvero io di questi morti ammazzati (dal fumo ?) sui pacchetti di sigarette non ne posso più. E’ un errore, un’ipocrisia, una violazione della privacy, una cosa che non sta né in cielo né in terra!
In primo luogo è un errore sotto tutti i punti di vista. Come sapete io vivo a Parigi ebbene, da che sono usciti questi pacchetti, con donne che grondano sangue dalla bocca, polmoni scoppiati, cadaveri freddi e pallidi nella bluastra luce di un obitorio, gole bucate per consentire il respiro e tutto il resto della galleria degli orrori, a Barbes Rochechouart i contrabbandieri fanno veri affari.
Un sacco di gente si riversa all’uscita della locale metro per acquistare stecche di sigarette con i classici e non mortiferi colori di una volta. Splende il rosso vivo delle Marlboro o delle Winston, il giallo sabbia delle Camel con il classico dromedario in esotico paesaggio, le Lucky Strike nel loro bianco, rosso e nero ci ricordano i film americani che abbiamo amato. Vi dico affari d’oro per il contrabbando una roba che non si vedeva dai tempi del proibizionismo in America. Un vero incentivo per la mafia!
Va aggiunto che i funebri pacchetti determinano un fenomeno interessante sotto il profilo sociologico. Infatti, ogni volta che si comprano le sigarette e si ha una “bella” foto di un polmone sanguinante, puntualmente il cliente chiede qualcosa di meno cruento ed ecco che il comprensivo tabaccaio, spesso cinese, ci dà una bella famigliola in lutto che piange su una bara con drappo bianco. Il cliente sorride e si raffigura una scenetta familiare romantica: “La mamma e i bimbi vicino ad una tavola (la bara con telo) che pensano al papà in viaggio d’affari. Sia chiaro solo noi « bianchi » possiamo avere questo cambio di pacchetti, per i « neri e maghrebini » niente da fare, o polmone al sangue o niente e quindi…polmone al sangue.
Ve lo giuro questa storia di disincentivare al fumo con l’immagine crudele, alimenta il razzismo.
C’è poi l’ipocrisia. Tra un fetino incenerito che giace nel posacenere e un cardiopatico che si accinge a tirare le cuoia, campeggia il bel marchio del monopolio di Stato. Fedifraghi! Voi ci volete morti, producete, distribuite, ci fate pagare e ci fate pure vedere che bella fine faremo?
Laicamente e liberamente, senza dovermi cercare un porta-sigarette che nasconda il pacchetto, non si potrebbe tornare all’intelligenza e lasciare a ciascuno di decidere del proprio futuro? Tanto già non si fuma da tempo nei luoghi pubblici, so che i fumatori come me non fumano in casa, al massimo fuori al balcone o alla finestra, se non scendono giù al palazzo unendo l’utile al dilettevole: “Cara o Caro vado giù a fumare” e nel mentre telefonano anche all’amante.
Come se non bastasse c’è anche la questione della privacy. Ai TG è vietato mostrare immagini di bambini, anche quando sono sullo sfondo lontani chilometri ed appaiono visibili come una « cacatella » di mosca, vengono “caché”, lo sono anche gli adulti nelle foto prese da Facebook, in allarmanti programmi come “Chi la visto”, con lo scomparso di turno circondato da corpi senza teste perché guai a violare la privacy e poi…e poi sui pacchetti, senza ritegno, si mostrano persone che sanguinano, bambini in lacrime, cadaveri in primo piano e in bella mostra di giovani che hanno osato fumare.
Forse che questi non meritano la privacy e l’oblio, forse che questi bambini piangenti sono figli di z……, per cui possiamo sbatterli sul primo pacchetto che capita? E che cos’è? Bisogna punire la donna che sanguina dalla bocca, perché ha fumato? La poverina non solo sta male ma deve anche subire questa pena accessoria del pubblico ludibrio?
E che cavolo! Morti ammazzati nei bombardamenti non si possono vedere, uno ucciso in una rapina, men che meno, perché non bisogna turbare i cittadini e i bambini in particolare, e poi…di morti per il fumo ci sciorinate tutto il campionario? Tenendo conto che questi pacchetti li vedi per terra ad ogni angolo di strada e se aspetti il netturbino che pulisce…stai fresco!
Qualche tempo fa a Torino un giovane ha fatto causa al Monopolio di Stato perché una bella mattina, comprando le sigarette, si è accorto che sul pacchetto c’era la foto del papà morto. Eppure nessun familiare aveva autorizzato l’uso dell’immagine.
E’ normale tutto questo?
Se fossi candidato alle presidenziali francesi metterei in programma l’abolizione di questa stronzata, sono sicuro che almeno al ballottaggio arriverei.
Basta con questo medioevo, con questo oscurantismo, con questa caccia all’untore, con questo clima da persecuzione, tanto la coscienza non ce la si lava cosi. Mangiamo e respiriamo veleno dalla mattina alla sera, possibile che tanto salutismo venga in mente solo quando si parla di sigarette?
Ma fateci il piacere!
Veleno