Di norma chiuso al pubblico, il Palazzo Cini a San Vio, nel Dorsoduro, un tempo dimora di classe del conte ferrarese Vittorio Cini, e la sua ricchissima collezione saranno visitabili fino al prossimo novembre 2014. “Capolavoro Host” per l’apertura, il “Ritratto di giovane con liuto”, di Bronzino e a luglio il ritorno di uno dei capolavori del rinascimento toscano della collezione, “Il Ritratto di due amici” del Pontormo. Un’occasione da non perdere.
“Luogo straordinario, nascosto in evidenza”, come lo ha definito il direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte Luca Massimo Barbero, situato tra le Gallerie dell’Accademia, la Collezione Peggy Guggenheim e Punta della Dogana: così la Fondazione Cini riprende le sue radici sulla terraferma veneziana, se si considera il sestier veneziano di Dorsoduro come tale nei confronti dell’Isola di San Giorgio, sede storica della fondazione.
In occasione dei sessant’anni dell’Istituto di Storia dell’Arte della Cini, gli spazi a disposizione dell’importante istituzione si arricchiscono grazie alla riapertura di Palazzo Cini a San Vio, che ha appena riavviato le sue attività in Campo San Vio.
L’esordio, se così si può…ri-definire, visto che di opere ivi permanenti si tratta, è contraddistinto dalla bellissima mostra Capolavori toscani dalla collezione di Vittorio Cini: opere di Giotto, Guariento, Botticelli, Filippo Lippi, Piero di Cosimo e il raro e preziosissimo nucleo rappresentato dai dipinti del Rinascimento ferrarese, tra cui il San Giorgio di Cosmè Tura, eppoi Ercole de Roberti, Lorenzo Costa, Ludovico Mazzolino e l’immenso Dosso Dossi – esposti molti anni fa a Palazzo dei Diamanti di Ferrara – visibili fino a novembre in partnership con Assicurazioni Generali.
Una piccola anticipazione di questo nuovo evento era stata data lo scorso anno, quando le due succitate collezioni uniche del conte Cini furono esposte al pubblico, facendo quasi da ‘sfondo di riguardo’, ad opere provenienti dall’Angola e partecipanti alla 55a Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia 2013.
‘Capolavoro Host’ per l’apertura, il Ritratto di giovane con liuto, di Bronzino, proveniente dalla Galleria degli Uffizi.
Da notare, da fine luglio, il ritorno nella originaria collocazione della Galleria di San Vio di uno dei capolavori del rinascimento toscano della collezione di Palazzo Cini, Il Ritratto di due amici del Pontormo, finora esposto nell’importante mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della maniera (Firenze, Palazzo Strozzi, 8 marzo – 20 luglio 2014) – VEDI IL PORTFOLIO.
Per il futuro il palazzo un tempo dimora di classe, nonché “buen retiro” dell’aristocratico imprenditore e uomo politico Vittorio Cini (Ferrara 1885- Venezia 1977), donato alla Fondazione dagli eredi del grande mecenate e per la prima volta aperta al pubblico una trentina di anni fa, sarà utilizzato a fini espositivi e scientifici per almeno sei mesi l’anno.
Maria Cristina Nascosi Sandri