“Il Capitale umano” di Paolo Virzì fa incetta di premi ai Nastri d’Argento di Taormina, seguito da quattro premi a “Song e’ Napule” dei Manetti Bros. Ma anche tanti premi speciali che testimoniano la vitalità del nostro cinema anche all’estero.
Centoundici sono i titoli usciti tra il primo Giugno 2013 e il 29 Maggio 2014 – di cui 42 commedie e 40 opere prime, 34 film presenti in selezione. Il Sindacato Nazionale dei Giornalisti cinematografici, promotore dei Nastri d’Argento, in questa 68^ edizione svoltasi nella straordinaria cornice di Taormina, ha assegnato ben sei premi al film di Paolo Virzì, “Il Capitale umano”, quattro per la commedia dei Manetti Bros Song e’ Napule
. Miglior regista esordiente è Pif con La mafia uccide solo d’estate, migliore attrice protagonista Kasia Smutniak, tra gli uomini Gifuni e Bentivoglio.
Riconoscimento speciale ad Alice Rohrwacher, appena affermatasi a Cannes. Una scelta sofferta per la buona qualità dei film selezionati, per i quali chi scrive, fa parte da anni alla selezione per l’assegnazione dei prestigiosi Nastri.
Oltre al Nastro per il regista del miglior film, Il capitale umano ha ricevuto premi per la sceneggiatura (ancora Virzì con Francesco Bruni e Francesco Piccolo), la scenografia (Mauro Radaelli), il sonoro (Roberto Mozzarelli), il montaggio (Cecilia Zanuso) e, ancora, per la coppia dei due attori protagonisti, Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Gifuni.
Tuttavia, la vera sorpresa di quest’anno è Song’e Napule dei Manetti Bros, storia di un pianista disoccupato che diventa un agente della polizia e cerca di scoprire cosa si nasconde dietro a un gruppo neomelodico napoletano. Quattro nastri, dopo un testa a testa sorprendente con Smetto quando voglio: migliore commedia, attori non protagonisti (Carlo Buccirosso e Paolo Sassanelli), colonna sonora e canzone originale.
I Nastri alle attrici sono andati ad Allacciate le cinture, quindi a Kasia Smutniak e Paola Minaccioni, premiate proprio dal regista del film Ferzan Ozpetek che ha visto vincere anche il suo casting director, Pino Pellegrino, alla prima edizione di un nuovo Nastro.
A Smetto quando voglio il premio al miglior produttore condiviso da Domenico Procacci e Matteo Rovere. Daniele Ciprì (Salvo) ha vinto per la fotografia, al premio Oscar Milena Canonero ancora un Nastro per i costumi (Grand Hotel Budapest e Something Good).
Tra i Premi speciali di quest’edizione il Nastro a Dino Trappetti per i 50 anni della Sartoria Tirelli e alla carriera – consegnati a Roma – per Piero Tosi, Marina Cicogna, Francesco Rosi. Riconoscimento al successo internazionale è andato anche ad Alice Rohrwacher per aver contribuito con Le Meraviglie, Grand Prix a Cannes, ad un importante exploit del cinema italiano. Miglior regista esordiente Pif, – Pierfrancesco Diliberto – Nastro d’Argento per l’opera prima La mafia uccide solo d’estate e anche per il miglior soggetto (con Michele Astori e Marco Martani).
Al successo di Asia Argento con Incompresa va il Nastro d’Argento Bulgari già andato a Valeria Bruni Tedeschi e a Matteo Garrone, realizzato per il Sngci, ancora una volta, in un’edizione speciale. A Taormina Nastro per il miglior esordio alla regia in corto Stefano Accorsi, autore di Io non ti conosco. A Claudia Gerini il Premio Cusumano-Nastri d’Argento per la Commedia Maldamore, tutta colpa di Freud. Ritorno del Premio Nino Manfredi, promosso con la moglie dell’attore, Erminia: vince Marco Giallini, premi speciali per Claudio Amendola ed Edoardo Leo.
Un riconoscimento all’impegno del cinema italiano, in una stagione da incorniciare, a partire dal Premio Oscar a Paolo Sorrentino per “La grande bellezza”, e la Palma d’argento di Cannes ad Alice Rohrwacher. Armando Lostaglio
Paolo Virzì fa dunque il pieno anche di Nastri d’Argento con Il Capitale umano, più il Premio Biraghi andato all’esordiente Matilde Gioli.