Mostra Amedeo Modigliani et ses amis – Un air de Paris a Pisa.

crimodigliani.jpg

E’ dedicata ad Amedeo Modigliani, grande e controverso artista, un altro Italien de Paris, la mostra nelle suggestive sale di Palazzo Blu di Pisa, una ricca e attenta selezione di opere provenienti dal Centre George Pompidou di Parigi insieme con magnifici capolavori provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, che ricreeranno l’atmosfera culturale in cui maturò la straordinaria ed entusiasmante esperienza della pittura dell’epoca e la vicenda artistica di Modigliani dal periodo della sua formazione a Livorno fino al suo trasferimento a Parigi, nel 1906, nella costante e irrequieta ricerca del nuovo.

E’ nella Parigi della cultura avanguardista, quella dei Fauves, tra amici quali Marc Chagall, Max Jacob, Georges Braque, Jean Cocteau, che il dissoluto e celebre artista e tombeur de femmes, matura la sua poetica stilistica, influenzato fortemente da Picasso, Toulouse-Lautrec, Cézanne.

Questa esposizione, la cui curatela scientifica è affidata a Jean Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou, intende presentare la produzione artistica di Amedeo Modigliani nel contesto della cosiddetta Scuola di Parigi.

Con tale termine, coniato dal critico d’arte André Warnod, si è soliti indicare un manipolo di artisti, per lo più di origine ebraica che, discriminati nei loro paesi d’origine, si riunirono a Parigi, la Città aureolata degli audaci, la Ville Lumière per eccellenza, già patria degli Impressionisti e di molti altri movimenti fin de siècle come il Simbolismo che diverrà fondante punto di riferimento anche per il lancio del Futurismo, per volontà del suo fondatore, Filippo Tommaso Marinetti.

Reticenti verso l’Astrattismo più spregiudicato di molte avanguardie storiche del tempo quali Cubismo, Futurismo, Dada e Surrealismo, gli esponenti della Scuola di Parigi preferirono sperimentare la loro modernità pittorica rimanendo entro parametri figurativi.

La mostra è stata concepita a partire da un corpus di circa 70 opere appartenenti alle collezioni del Centre Pompidou (Museo nazionale di arte moderna/ Centro di creazione industriale, il cosiddetto Beaubourg) di Parigi. La prima tela di Modigliani entrò a far parte delle collezioni del Museo Nazionale di Arte Moderna nel 1932, successivamente verso la fine degli anni ’40 e l’inizio anni ’50, con l’acquisto di due teste in pietra e della straordinaria tempera raffigurante una Cariatide, si costituì una prima significativa raccolta di opere. Seguirono altri acquisti, donazioni e dazioni che contribuirono all’arricchimento del fondo Amedeo Modigliani.

crimodigliani-300x224.jpg

Una quarantina di ulteriori opere di Modigliani sono state prese in prestito da altri musei francesi, italiani o da collezionisti privati. Tra questi val la pena di sottolineare, in modo particolare, l’impegno del Museo dell’Orangerie di Parigi che ha accettato di prestare le proprie opere di Amedeo Modigliani, provenienti dalla collezione Jean Walter et Paul Guillaume.

Insieme alle opere di Modì, saranno presenti anche i grandi capolavori di artisti dell’epoca, suoi contemporanei e compagni di avventure a Montparnasse tra i quali Chaim Soutine, Pablo Picasso, Marc Chagall, Fernand Léger e tante figure popolari come Maurice Utrillo, Suzanne Valadon, André Derain o Raoul Dufy, Juan Gris e Gino Severini.

A completare il percorso espositivo, una significativa selezione di sculture di Modigliani e dei grandi scultori dell’epoca come il celebre Constantin Brancusi e ancora una eccezionale serie di fotografie scattate da Brancusi stesso. Un’opportunità unica, dunque, per rivisitare una fondamentale stagione culturale che ha influenzato l’intera produzione artistica europea.

In concomitanza con la mostra di Palazzo Blu, il Museo Nazionale di San Matteo ospiterà i “Falsi Modigliani”, un’esposizione che riunisce tre sculture di teste erroneamente attribuite a Modigliani e che rappresenta un’occasione rara per ammirare da vicino questi celebri falsi che tanto scalpore fecero anni fa, esito di un colossale scherzo di tre giovani universitari livornesi molto intraprendenti che sortì l’effetto di mettere in ridicolo l’intero sistema italiano della cultura rappresentato, allora, al suo massimo livello, dai responsabili delle sovrintendenze (come Dario Durbé) e dai più famosi critici d’arte (come Cesare Brandi o Giulio Carlo Argan), oltre che mettere sotto accusa la gestione dei beni culturali livornese e nazionale.

Maria Cristina Nascosi Sandri

crimodigliani640.jpg

Amedeo Modigliani et ses amis

Palazzo Blu, Pisa

3 ottobre 2014 – 15 febbraio 2015


Orari: Lunedì-Venerdì 10.00 – 19.00

Sabato-Domenica 10.00 – 20.00

Infoline : Tel. +39 050 220 46 50 | info@palazzoblu.it

Article précédentVenezia. Continua la battaglia Grandi Navi mentre George Clooney…
Article suivantJobs Act – La casa della nuova ideologia
Maria Cristina Nascosi Sandri
Di Ferrara, giornalista pubblicista, critico letterario, cinematografico ed artistico. Collabora da parecchi anni con quotidiani nazionali, periodici specialistici e non, su carta e on line, anche esteri come Altritaliani. Dopo la laurea in Lettere Moderne, conseguita presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è dedicata per un po’ alla scuola dove ha svolto attività anche come traduttrice, oltreché docente. Da anni si dedica con passione allo studio, alla ricerca ed alla conservazione della lingua, della cultura e della civiltà dialettale di Ferrara, mantenendo lo stesso interesse per quelle italiana, latina ed inglese, già approfondito dai tempi dell’università, insieme con quello per l’arte, il teatro ed il cinema. Al suo attivo centinaia di articoli e recensioni, e qualche decina di libri sulle discipline di cui sopra, tra cui un'intera collana multilingue sulla propria lingua materna.

LAISSER UN COMMENTAIRE

S'il vous plaît entrez votre commentaire!
S'il vous plaît entrez votre nom ici

La modération des commentaires est activée. Votre commentaire peut prendre un certain temps avant d’apparaître.