Una novità. “Lettere da Torino” nasce su Altritaliani per raccontare che cosa è Torino oggi, una città con una identità tutta sua, importante non solo per il suo passato, ma anche per il suo presente. E che c’è una nuova Torino. Un’«Altra» Torino. Una Torino che non rinnega la sua storia, ma che sottotraccia ne sta scrivendo una nuova, con una nuova energia.
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Quando vai all’estero e dici che sei di Torino, per chiarire al tuo interlocutore da dove vieni devi dire che è la città della Juve e della Fiat:
O che è una città non lontana da Milano.
“Lettere da Torino” nasce come una polaroid di parole di una città che è la ex per eccellenza. Ex cinema, ex moda, ex televisione, ex auto, ex capitale d’Italia.
Ma dove tutti questi ex sono rimasti stratificati, sono stati metabolizzati, si sono integrati osmoticamente con il tessuto della città.
Persone e luoghi, musei e piazze, monumenti e parchi, collina e indirizzi, personaggi comuni e personaggi storici, il tutto visto con occhi di oggi, senza piagnistei, con curiosità e perché no, affetto.
Uno sguardo sulla città di oggi con un occhio possibilmente indiscreto e ironico.
Torino con il suo fiume Po è una città bellissima nelle giornate di vento in cui vedi le montagne vicine, vicinissime, che la incorniciano ed entrano nelle vie.
Così, per raccontarla, abbiamo immaginato un logo con le lettere che svolazzano come un volo di uccelli intorno alla Mole Antonelliana, il suo simbolo iconico.
Andiamo a incominciare
Lettera P come Piazza Vittorio Veneto
Piazza Vittorio Veneto è una piazza molto grande, bellissima, vista collina e fiume, con portici e palazzi in stile. Molto uniforme. Immensa. Maestosa.
La vista su Piazza Vittorio è quella che aveva Lucentini da casa sua.
Sì, proprio lui, quello che con Fruttero ha scritto “La donna della domenica”, riuscendo a dipingere, con pennellate decise, l’anima della città [vedi QUI]
In una piazza così c’è tutto quello che serve, dal cinema alle farmacie, dai bar ai ristoranti, dalle gallerie d’arte, ai fiorai.
Potresti viverci senza dovertene mai allontanare.
È una piazza con discesa diretta al fiume Po, con circa 8 metri di dislivello.
Ci sono artigiani nei cortili interni, studi di registrazione di band importanti (I Subsonica), locali storici dove ci si dà appuntamento, e i portici, per passeggiare con la pioggia o ripararsi dal sole estivo.
Franco Lucentini la scelse per vivere, e a dire il vero anche per morire, fedele purtroppo a una tradizione cittadina di scrittori suicidi (Emilio Salgari, Cesare Pavese, Primo Levi).
È una piazza da vivere dicevamo e non da guardare, una piazza monumentale, più grande di un campo di calcio, ma senza monumenti, come invece altre importanti piazze torinesi. Forse proprio per la sua anima pop, di cerniera tra un quartiere classicamente “bon ton”, quello di Borgo Nuovo, e un altro più popolare e intellettuale, Vanchiglia.
Insieme creano un concentrato di Torino, in cui puoi assaporare la città e respirarne il profumo, a km zero.
Le vie che partono dalla piazza sono altrettante direttrici dell’anima cittadina, una dedicata a una benefattrice, Giulia di Barolo (c’è tutta una tradizione di santi e laici sociali in città), un’altra a un generale, Eusebio Bava (e ne capisci l’impronta militare), l’altra a un astronomo per di più barone, Giovanni Plana (scienza e nobiltà).

E poi c’è una piazza sotterranea di più recente costruzione, il parcheggio su 3 piani interrati che occupa quasi tutta la superficie della piazza in profondità.
Un bellissimo e funzionale parcheggio ad uso di ospiti ed abitanti, una magnifica sorpresa sotto il livello della Piazza.
Sembra un po’ la metafora della modernità di Torino, questo parcheggio: sotterranea, invisibile e nascosta ma esteticamente bella ( e bello questo parcheggio lo è, con i suoi spazi ariosi, i colori che contraddistinguono i piani , una installazione artistica all’uscita).
Ed anche la concretizzazione di come la città sia cambiata: la piazza è passata da parcheggio a cielo aperto e mercato delle auto usate negli anni 70 a parcheggio sotterraneo, e così forse sono anche cambiati i valori e le caratteristiche della città, ma sempre all’insegna della continuità e del riformismo.
Perché se la tradizione e i luoghi comuni sui torinesi sono evidenti e a vista, le novità a Torino sono meno evidenti, sempre underground e rigorosamente sottotraccia.
C’è infine una Piazza diurna e una Piazza notturna.
Di giorno ci sono bar all’aperto, i caffè storici dove ci si dà appuntamento, i ristoranti di tradizione piemontese come “Il Porto di Savona” ( nome a sorpresa qui, che ricorda il mare appunto ), e ancora eccellenze dolciarie come la panna e la nuvola di una celebrata pasticceria.
Di notte poi Piazza Vittorio Veneto torna spaziale e dechirichiana, austera ed elegante: vivibile e fascinosa in settimana, inguardabile il sabato sera, abbeveratoio di giovani da movida e della loro brutta civiltà della distrazione, del drink libero e degli spritz a gogò, ma pur sempre aperta a tutti, per sempre fedele alla sua generosità pop, complice dello spirito del tempo.
Poi se per un attimo volti le spalle al fiume e guardi via Po, improvvisamente incroci con lo sguardo le montagne inaspettate e innevate, che nelle giornate di vento atterrano magnifiche in città.

Infine se ti allontani, se attraversi il ponte sul Po e la guardi dall’alto della collina, la capisci meglio, ne decifri il piano inclinato a scendere, i 6 rettangoli giganteschi, 3 per lato, geometrica come poche altre.
E percepisci come si innesti naturalmente dentro la città, come fosse l’ultimo tassello del puzzle Torino, quello che mancava, quello che ti dà la completezza del disegno.
Eraldo Mussa
(continua)
Ps. Grazie a Raffaele Balducci, fiorentino, torinese di adozione, direttore creativo, ha realizzato il logo e le immagini di piazza Vittorio Veneto per “Lettere da Torino “
LINK UTILI Piazza Vittorio Veneto e bonnes adresses !
Piazza Vittorio Veneto (Torino) – Wikipedia
Mole Antonelliana – Wikipedia
Villa Genero: passeggiata con vista mozzafiato su per la collina di Torino | Guida Torino
Pasticceria Ghigo dal 1870
Caffè storico Elena
Ristorante Porto di Savona
Magazzino52 – Vini e Pietanze
B&B di charme: LookTO Viphouse | Piazza Vittorio Veneto Torino