Il Trattato del Quirinale del 26 novembre 2021 stabilisce tra l’altro all’articolo 9: “Le Parti rafforzano la cooperazione tra le istituzioni, gli organismi culturali e gli artisti italiani e francesi. In questo spirito, esse favoriscono gli scambi di esperienze” e “istituiscono programmi di scambio d’eccellenza tra scuole d’arte e per i mestieri d’arte”.
Ecco allora che anche il Comites di Parigi vi contribuisce, con il suo progetto “L’artista altrove. Il sistema dell’arte e della cultura in Francia: professioni a confronto”, oltreché con il sostegno del Ministero degli Esteri e del Consolato Generale e il partenariato dell’Istituto Italiano di Cultura e della Maison d’Italie alla Cité Universitaire, con il contributo del master bi-nazionale “Industries Culturelles France-Italie” dell’Université Sorbonne Nouvelle. E vi contribuisce offrendo nei tre incontri da aprile a giugno i consigli di orientamento e confronto sui percorsi professionali agli operatori culturali italiani.
Il progetto ha l’obiettivo di restituire una fotografia della comunità italiana attiva nell’ecosistema dell’arte e della cultura in Francia, con l’aspirazione di dare vita ad un network capace di favorire lo scambio di esperienze, informazioni e progetti.
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Nel primo incontro del 10 aprile all’“Université Sorbonne Nouvelle” intervengono cinque professionisti italiani che lavorano in Francia:
Isabella Checcaglini, fondatrice e direttrice di “Ypsilon Éditeur”, che ha contribuito alla diffusione di opere tradotte in francese di autori come Ginzburg (“Mai devi domandarmi”), Pasolini (tra cui: “Les cendres de Gramsci”, “Manifesto per un nuovo teatro”), Saba (“Ultime cose”), Sciascia (“Les fables de la dictature”) e Tabucchi (“Une chemise pleine de taches”, di particolare interesse in quanto, anziché concentrarsi sul Portogallo e Pessoa, come le macchie di olio di oliva toscano greco sulla camicia si tratta di “macchie” di considerazioni fatte con il suo traduttore greco Chrysostomidis su personalità come Fellini, Pasolini, Camus e Blanchot). Il tutto in volumi leggeri, accompagnati da una descrizione sintetica dell’autore che, come i volumi stessi, lo rendono attraente. La quantità di traduttori di quest’editore, per le singole selezioni, ne conferma il successo. Checcaglini è dunque un esempio di come la piccola imprenditorialità può ancora inserirsi tra i colossi editoriali francesi;
Federica Mancini, responsabile della collezione di opere genovesi e lombarde dal XV al XVIII secolo al Louvre e autrice d’una coedizione con questo dell’”Officina libraria” sui disegni della stessa collezione. Rappresenta un altro esempio di successo dell’inserimento d’una persona italiana nelle istituzioni pubbliche francesi: non solo per la sua specialità su quel periodo della pittura, ma anche per aver da lì partecipato all’organizzazione e ai cataloghi delle mostre sui disegni degli artisti non solo francesi classici in altri dei principali musei europei. Di questo successo fanno parte pure i suoi numerosi interventi mediatici e la sua collaborazione ad altre iniziative come la collezione al Louvre di disegni di uniformi diplomatiche, militari ed altre per le cerimonie dai tempi dell’incoronazione di Napoleone, provenienti dalla Sartoria Brocard;
Francesca Poloniato, Direttrice di “Le Zef”, fusione dei teatri, luoghi espositivi e d’incontri “Le Merlan” e “La Gare Franche” a Marsiglia: così conferma come ancora oggi gli italiani anche non nella capitale hanno spazio per farsi apprezzare in quest’ambiente. La nomina a tale carica è del Ministero della Cultura in base alle precedenti esperienze artistiche (Dirigente del Centro Coreografico di Nantes, di Comunicazione del Ballet de Lorraine-Centre, e del Teatro di Besançon), ma il successo si consolida con il lavoro realizzato, oltreché con gli artisti, con i finanziamenti trovati sul posto per mantenere e aumentare il prestigio di quest’istituzione;
Andrea Ponsini, Direttore artistico del Salone di Montrouge: carica che dimostra come anche in cima delle sedi artistiche moderne l’inserimento è possibile, essendosi precedentemente fatto stimare come incaricato e poi responsabile dello sviluppo della “Biennale Jeune Création Européenne” nella stessa città, dov’era arrivato come ex responsabile delle esposizioni al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova;
infine Antonella Zedda, direttrice di “AZ Artistic and Production Consulting”, che con la creazione di questa società a Saint-Mandé, vi ha portato le esperienze pluriennali come ex coordinatrice, amministratrice e direttrice di produzione dell’Orchestra dei Champs- Elysées, della Salle Pleyel e della Cité de la Musique di Parigi, e del centro di musica francese “Bru Zane” di Venezia.
Insomma, un’iniziativa del Presidente Oleg Sisi, dei coordinatori culturali Gian Carlo De Luca, Daniela Giacchetti e Eleonora Ribis, della responsabile Comunicazione Irene Mazzacano e degli altri responsabili del Comites di Parigi che, oltreché essere nello spirito del Trattato del Quirinale, costituisce con le esperienze dei relatori invitati un supporto di rilievo per gli artisti e operatori culturali italiani successivamente arrivati in Francia.
PROGRAMMA
Lodovico Luciolli