In questo mondo di disgraziati, dove ormai si contesta la ragione, le poche certezze che ci dà la scienza, dove si contesta finanche la ragionevolezza, il buon senso, la condotta del buon padre di famiglia, dove per 11 mesi i Gilet gialli hanno messo a ferro e fuoco la città di Parigi simbolo di libertà, riducendola ad una prigione, solo per non pagare una tassa sul carburante che doveva servire alla lotta all’inquinamento, in questo mondo di pazzi, dove oggi l’85% dei ricoverati da Covid sono i non vaccinati, che non lo sono senza alcun motivo che avesse un minimo di senso, scegliendo l’isteria, il pregiudizio, la superstizione, mentre finanche i privati vanno nello spazio, in questa terra dove si è passati dal negazionismo dell’olocausto a quello del Covid, in questo mondo avvelenato, con un cambio climatico causato dalla cattiva gestione di territori e mari fatta da noi tutti, per irresponsabilità, ignoranza e supponenza, in questo esausto pianeta, deprivato di materie prime dove c’è la globalizzazione e facciamo finta di non accorgercene, qualcosa e qualcuno ci salverà.
A salvarci non saranno i social, fucina di rancori, malvivenza ed ignoranza che alimenta l’antisocialità, riducendoci a bestie, sempre meno scolarizzate e del resto quale scuola dovrebbe scolarizzarci, dal momento che l’insegnamento non è più onore e missione se non per casi rari quando encomiabili, deprezzato, snobbato, è diventato solo un posto buono per arraffare un magro mensile da consumare perlopiù in spese inutili.
A salvarci saranno gli imprenditori, quelli sociali, in crescita continua, ci salverà il riciclaggio industriale. Sì, ci salveranno i capitalisti, che smessi i cilindri e toltisi i nasi lunghi vagamente ebraici, nell’immaginario dei nazisti e dei comunisti, scopriranno che sono colpevoli di errori propri come sono colpevoli tutti gli altri (chi non ha peccato scagli la prima pietra) e che come i lavoratori sono anche loro vittime di un mondo morente, dove finanche le stazioni balneari prendono fuoco, come negli incendi in Sicilia frutto di incuria e negligenza, dove tra poco mancherà tutto, a partire dalle materie prime.
Ci salveremo perché alla fine i Gilet gialli e i no-vax non servono a nulla, rompono le scatole, ma nessuna rivoluzione è all’orizzonte, tanto meno in Italia, perché come ricordava quell’immenso intellettuale di Leo Longanesi: “In Italia la rivoluzione non si può fare perché ci conosciamo tutti”.
Ci salveremo perché sin dalla preistoria abbiamo imparato l’arte dell’adattamento e cosi già esistono industrie di rigenerazione, esistono industrie di acqua minerale che producono bottiglie con plastica riciclata, altri rimettono in commercio milioni di elettrodomestici, buttati, spesso ancora in ottime condizioni, il consumismo è ai saluti finali. Anche il Covid ci è stato utile. Si è abbassato enormemente il consumo di materiali come la carta, la plastica e quindi, abbassando le emissioni di carbonio, imparando ad usare energie alternative e soprattutto rigenerando i tanti rifiuti che il nostro mondo produce avremo nuove materie prime.
Insomma l’immondizia ci salverà, rigenerandolo, utilizzandolo come ulteriore fonte energetica, lo riutilizzeremo per mille scopi dall’edilizia a prodotti in plastiche riutilizzate, sfruttando la infinita quantità di plastica che nel secolo abbiamo prodotto.
Insomma, benvenuti nell’era della economia circolare, dove il capitalista è cambiato, non è più da considerare un nemico, ma colui che con la sua impresa anche sociale salverà il mondo.
Poi magari, ma ci vorrà tempo, finiremo per capire che il capitalismo non è più quello di una volta, appunto quello raffigurato col cilindro e il naso adunco, e che non c’è più nulla di ideologico nell’essere o meno capitalisti, del resto i maggiori tra loro oggi (i dominatori di Amazon, Facebook, Google) sono tutti di sinistra. E forse capiremo pure che il fallimento di una cosa inutile come Facebook, ad esempio, sarebbe un ulteriore esempio che il mondo può salvarsi. Non trovo nulla di più imbecille dell’uso di questi social: “Guarda che belle penne all’arrabbiata che ho fatto!” 50 like. “Salvini è un santo!” “No! Ha le corna!” Questi sono i dibattiti culturali che vengono coltivati. Eppure nella rete esistono milioni di cose interessanti ma purtroppo la gente ha più interesse per questi social che per il resto. E qui torniamo alle bestie e alla scuola…di cui abbiamo accennato.
E con l’aiuto di qualche dio anche questa moda dei no vax, no-tamp, no-pass, finirà e finalmente, abbandonato il medioevo e abbracciando il progresso, entreremo nel nuovo mondo, dove la cura del pianeta non è solo l’impegno dei capi di Stato ma di tutti noi nel nostro grande e piccolo.
Perché, parola di Veleno, ambiente e progresso possono marciare benissimo insieme.
Veleno
…Un pizzico di distrazione ed « errorucci formali » nel messaggio precedente. Quindi il mio nome cambia un po’… Il Suo è tutto un programma, e non oso credere che il veleno Le appartenga così tanto… da non volersi mai definire « miele », magari… Ora questo commento al commento ha forse un po’ più di senso…!
Queste mode finiranno, sì, e nello stesso tempo è vero, forse ci accorgeremo (anche) di quanto sano web ci saremmo persi… Almeno su queste tematiche, mi trovo sempre assolutamente d’accordo con Lei 🙂 Solo una cosa, se permette: aggiungiamo anche ciò che è ovvio, per cercare di non evitare altre goccie di veleno… e per amor del vero. Molti in Francia (certo un po’ persi davanti a queste reazioni, anche violente…) non approvano queste facili « no-posizioni » dettate dall’arroganza di chi solo così si distingue, sempre più forte di tutti e di tutto, pericolo evidente compreso. Dei rifiuti dovuti anche o soprattutto all’ignoranza, o ad una paura mal riposta (magari ancorata a sbagli della Sanità, senza la capacità di considerare il contesto attuale) ecc. Chissà se in un futuro non lontano ci potremmo davvero avviare verso il progresso… Se almeno trovassimo altre modalità allo stare insieme, autentiche e ben più sostanziose, sarebbe già un bel passo avanti.