Ieri, 6 gennaio, è venuto a mancare Gianluca Vialli. Una triste notizia attesa per gli appassionati di calcio. Soffriva da cinque anni di un male difficile da sconfiggere. L’atleta non ha bisogno di presentazioni, lo conoscono tutti. Non dimenticheremo i suoi gol ne le emozioni e le gioie che ci ha regalato. Non segnava più da vent’anni, aveva rimesso piede sui campi di calcio come dirigente sportivo per aiutare gli italiani a vincere l’Europeo, e ci era riuscito. Così, come noi, siamo riusciti ad abbracciarlo, in quell’abbraccio con il mister Mancini dopo quella vittoria.
Una notizia che avvilisce come la dipartita di un amico, di un parente. L’anno nuovo inizia come quello precedente. È un tempo di perdite infinito.
Vialli è stato prima di tutto un uomo d’amore, sempre a giocare, fuori e dentro al campo, sorrideva con gli occhi. Un campione non solo di sport: ci ha insegnato che la malattia non è una battaglia da vincere a tutti i costi. Era il giocatore che tutti avremmo voluto avere come compagno di squadra. L’amico fraterno, l’eterna spalla, non solo di Mancini, ma di tutti gli italiani.
Riccioli scomposti
Riccioli scomposti, ghirigori di tocchi,
la fronte ad inseguire il guizzo di palla
a spingerla oltre l’avversario, al traguardo,
esuberanza e fiato se gioventù primeggia
e non ferma la gioia, dar al gioco bellezza,
vedere, ammirare, esultare, ché tutti
han giocato, almeno una volta, l’erba,
la pioggia, la porta segnata coi libri di scuola.
Abbraccia l’amico, piange a dirotto,
il cuore sa i tormenti dell’anima
nell’incombente e limitata traccia,
poco tempo al recupero, s’affanna il passo.
L’Arbitro ritira la palla,
l’atleta lascia il campo, ci guarda, saluta.
Spento e tetro, lo stadio. Addio Vialli!
Di Gabriele De Masi
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Pour nos lecteurs français, une brève biographie de Gianluca Vialli, légende du football italien
L’ex-attaquant italien Gianluca Vialli est décédé à l’âge de 58 ans, a annoncé vendredi son ancien club de la Sampdoria Gênes. L’ancien international (59 sélections, 16 buts), qui luttait depuis quelques années contre un cancer du pancréas, avait annoncé mi-décembre suspendre ses activités au sein de l’équipe d’Italie, aux côtés du sélectionneur Roberto Mancini, pour combattre une nouvelle « phase de la maladie ».
Vialli avait remporté la Ligue des champions 1996 et la Coupe de l’UEFA 1993 avec la Juventus, la Coupe des Coupes 1990 avec la Sampdoria puis en 1998 avec Chelsea. Il a aussi été champion d’Italie avec la Sampdoria (1991) et la Juventus (1995). Il a également été l’adjoint du sélectionneur italien Roberto Mancini lors de la victoire de la Nazionale à l’Euro-2021.