Proprio anni formidabili sono stati quelli che vanno dal 1906 al 1948, come si evince dall’ultimo lavoro di Franco Gargiulo « Quando sulle strade della penisola correva il tram », che l’editore Nicola Longobardi ha pubblicato di recente.
Lungo l’arco di tre capitoli e attraverso quattro date (La costruzione della strada carrabile, Dai primi collegamenti con carrozze alla tranvia Castellammare-Sorrento e Dalla tranvia al collegamento ferroviaria), Gargiulo ricostruisce i momenti salienti che hanno consentito nel tempo lo sdoganamento di Sorrento e della penisola dall’isolamento in cui da sempre si trovava per mancanza di strutture di comunicazione terrestri e del sistema di trasporti.
Il 1832, anno della decretazione di Ferdinando II di Borbone, per l’esecuzione della nuova strada Castellammare- Sorrento, il 1839 data di apertura alle carrozze del nuovo percorso, il 1906 anno di inizio del viaggio in tram, fino al 1948 anno di arrivo dei treni della Circumvesuviana a Sorrento.
Una ricostruzione questa di Gargiulo storicamente puntuale e che ci riporta il fascino di un’epoca, d’un territorio da Castellammare a Sorrento, terra d’incanto calcata da orme che hanno dato vita al fascino narrativo del Grand Tour.
Strade, palazzi, ville, angoli e anfratti, il verde rigoglioso della macchia mediterranea che si riversa nello stupendo mare delle Sirene dalle acque cristalline.
È la favola bella che ha aperto le porte al turismo internazionale, componente essenziale dell’economia nostrana, e non solo, un patrimonio artistico che meriterebbe attenzione maggiore da parte delle istituzioni, un patrimonio storico e ambientale che Franco Gargiulo porta in fabula con la capacità del narratore di razza, capace di affabulare oltre ogni limite generazioni d’ogni tempo ed avvolgere nella rarefazione dell’incanto la storia letteraria d’una terra senza pari.
Un racconto, questo di Franco Gargiulo, che partendo da Castellammare, passando per Vico, Seiano, Meta, Piano, Sant’Agnello e giù fino a Sorrento, testimonia l’amenità e l’incanto di un sito attraverso il percorso segnato da due rette parallele in ferro che correndo all’infinito hanno fatto viaggiare quell’incomparabile mezzo di trasporto che nel tempo ha ispirato poeti e musicisti d’ogni luogo.
Raffaele Bussi
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Presentazione dell’editore
C’è stato un tempo in cui la Penisola Sorrentina, che un’isola non è, fu considerata la quarta bellissima isola del Golfo di Napoli con Capri, Ischia e Procida: il suo territorio, per la particolare conformazione, era più facilmente accessibile dal mare che percorrendo la terraferma. Infaticabile cultore di storia della nostra terra, Franco Gargiulo, l’autore di “Quando sulle strade della penisola sorrentina a correva il tram”, ci ricorda questa realtà con un libro che ci aiuta a conoscere meglio il passato della nostra terra. Anzi, certamente, ci consente anche di essere più consapevoli di quanto sia necessario fare ancora molto per un salto di qualità per le vie di comunicazione terrestri e per tutto il sistema locale dei trasporti.
Prezzo: € 14.
Ed. Nicola Longobardi