IIC Parigi. Mostra Fausto Pirandello: La pittura e la condizione umana

Figura di spicco del Novecento e artista apprezzato dalla critica per la sua ricerca espressiva, Fausto Pirandello (1899–1975) è il protagonista della nuova mostra organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura a Parigi. L’esposizione, organizzata in occasione del cinquantenario della sua scomparsa, racconta l’intera carriera artistica di Pirandello e mette in luce anche il suo legame con il padre, lo scrittore Premio Nobel di letteratura Luigi Pirandello.

La mostra, aperta dal 12 giugno al 3 ottobre 2025, celebra la vita e l’opera di questo “figlio d’arte”, mostrando come Fausto abbia contribuito a rafforzare i legami culturali tra Italia e Francia. In particolare, viene evidenziato il ruolo fondamentale che Parigi ha avuto nella formazione e nello sviluppo di molti artisti del secolo scorso, tra cui lui.

In oltre sessant’anni di attività, Fausto Pirandello ha realizzato numerose opere e disegni, dimostrando grande abilità e un continuo desiderio di rinnovarsi. I suoi viaggi tra Roma e Parigi gli hanno permesso di confrontarsi con diversi linguaggi artistici e con personalità importanti dell’epoca. La sua espressione artistica è passata dall’espressionismo del periodo tra le due guerre, al cubismo, fino a una rappresentazione intensa della condizione umana.

Fausto Pirandello, Padre e figlio, 1934, collezione privata, Roma.

Questo evento è suddiviso in tre sezioni principali, che raccontano le tappe fondamentali della sua vita e del suo percorso artistico.

La prima sezione esplora il rapporto tra Fausto e il padre Luigi, soprattutto durante l’estate del 1936, quando entrambi si trovavano a Roma. In quel periodo, Luigi stava concludendo le sue ultime opere teatrali, mentre Fausto sviluppava uno stile personale, crudo e disincantato sulla realtà, influenzato anche dal legame col padre. La seconda sezione è dedicata agli autoritratti, un genere a cui Fausto ha dato grande importanza per tutta la vita. A partire dal 1921, questi non sono più semplici esercizi di stile, ma diventano strumenti per raccontare sé stesso, la propria anima e memoria. La terza parte della mostra si concentra sul soggiorno parigino dell’artista, tra il 1928 e il 1930. La città fu per Pirandello il luogo di una profonda emancipazione esistenziale e artistica. In quegli anni, Fausto entra in contatto con l’ambiente artistico francese e con grandi maestri come Picasso. Questo periodo rappresenta per lui un momento di scoperta e confronto con la modernità, che lo porta a sviluppare un linguaggio pittorico personale, caratterizzato da composizioni monumentali, nudi e nature morte ispirate al Mediterraneo.

Il percorso della mostra si conclude con una panoramica sull’evoluzione finale della sua arte, che negli anni Sessanta si fa più rarefatta, quasi dissolta e lo conduce verso una personale astrazione. Questo cambiamento riflette il suo vissuto personale e il contesto sociale in cui ha operato.

L’intera esposizione offre così una chiave di lettura del mondo interiore di Fausto Pirandello, un artista che ha saputo rinnovarsi senza mai perdere coerenza.

La mostra parigina sarà inaugurata mercoledì 11 giugno 2025 alla presenza del curatore e della Signora Giovanna Carlino Pirandello, Presidentessa della Fondazione Fausto Pirandello.

Di Andrea Ciavattone

Link mostra: https://iicparigi.esteri.it/it/gli_eventi/calendario/mostra-fausto-pirandello-la-pittura-e-la-condizione-umana/


 Heures d’ouverture de l’exposition : du lundi au vendredi de 10h à 13h et de 15h à 18h, ainsi qu’en soirée les jours où est programmé un événement à l’IIC.

VERNISSAGE LE 11 JUIN A 18H DE L’EXPOSITION
Fausto Pirandello. La peinture et la condition humaine

Célébré par la critique pour la puissance expressive de sa peinture, Fausto Pirandello (Rome, 1899-1975), fils du prix Nobel de littérature Luigi Pirandello, revient à Paris avec une importante rétrospective à l’occasion du cinquantième anniversaire de sa mort. À travers plus de cinquante œuvres, incluant des peintures et des œuvres sur papier, l’exposition trace le profil d’un artiste prolifique et original. Par sa recherche solitaire et introspective, il a su anticiper certains aspects de la peinture moderne, de Lucian Freud à l’art figuratif contemporain.
Au cours de ses cinquante années de carrière, Pirandello est passé de la comparaison avec la peinture française – il séjourne à Paris à la fin des années 1920 – à l’expressionnisme de l’entre-deux-guerres, pour revenir, dans sa période de maturité, à la décomposition cubiste et enfin à la représentation exaspérée de l’humanité.

Vernissage en présence de Manuel Carrera, commissaire d’exposition et Directeur scientifique de la  Fondation Fausto Pirandello, et de Giovanna Carlino Pirandello, Présidente de la Fondation.

Réservations ici

LIEN à la présentation de l’exposition en langue française

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Andrea Ciavattone
Sono Andrea Ciavattone, un neolaureato italiano in Storia e critica dell'arte di 24 anni che ha deciso di intraprendere una nuova avventura in Danimarca. Qui, immerso in una realtà vivace e stimolante, ho trovato un'accoglienza calda e un ambiente che mi ha spinto a esplorare nuove prospettive. Con una formazione accademica in ambito artistico, ho scelto di raccontare la mia cultura e le mie radici, concentrandomi in particolare sull'arte italiana del XX secolo. Il mio obiettivo è condividere con voi la bellezza e la ricchezza di un patrimonio artistico che continua a influenzare il panorama culturale globale. Nei miei articoli, cercherò di coinvolgervi in un viaggio attraverso le opere e i protagonisti che hanno segnato la storia dell'arte, stimolando la vostra curiosità e approfondimento.

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