Al Salone del libro di Torino di quest’anno è stato presentato ieri, 20 Maggio, nello stand della Regione Calabria, il documentario del regista Nino Cannatà: A ‘Ntinna per la tradizionale Festa Arborea che si tiene ogni anno a Martone (Reggio Cal.) Il film offre una preziosa ricostruzione di taglio antropologico di questa festa collettiva.
Vi corrisponde il libro omonimo diffuso con il patrocinio del Comune di Martone, La Sapienza di Roma e della Regione Calabria, edito da SquiLibri di Roma, con DVD.
La presentazione torinese è stata condotta da Luciano Del Sette, direttore del settimanale Alias. Sono state proposte e ricordate le tradizionali feste intorno all’albero con inoltre un contributo musicale della cultura orale calabrese: la partecipazione dell’Associazione degli Zampognari con Giuseppe Pizzimenti alla zampogna e Carlo Marturano al tamburello.
Il documentario ha tra i suoi obiettivi di testimoniare e far conoscere la realtà storica ed antropologica della Calabria e rientra nel più vasto progetto di ricerca: “Suoni in Aspromonte” per la tutela del patrimonio del territorio e in particolare dell’Aspromonte, una montagna, oggetto di interesse e curiosità per le sue testimonianze mitiche, storiche e culturali.
Il film racconta le fasi della tradizionale festa in onore di S. Giorgio, nel borgo di Martone. Tale rito fa parte d’una tradizione di feste in cui l’albero di volta in volta designava, fin dall’antichità classica, l’energia della vita e la prosperità, a cui poi s’aggiunse il cosiddetto “matrimonio arboreo” di valore propiziatorio: la cima d’un pino e il fusto d’un faggio, prelevati dal vicino bosco, sono uniti insieme da legacci di castagno. A ‘Ntinna, addobbata con prodotti locali, è poi issata nella piazza del paese per essere scalata come un albero della cuccagna per la gioia di tutta la comunità.
E’ una specie di rappresentazione laica che si svolge nella seconda domenica di agosto, in cui l’albero è come se ringraziasse ed offrisse i suoi doni ai più bravi. Agli accorsi dalle più lontane contrade, compresi i numerosi emigranti tornati a casa, viene offerto questo svago in nome dell’amicizia. Una pluralità di suoni li accompagna per distenderli e rallegrarli. Perfino in Australia, a Sidney, è arrivato il costume di festeggiare l’albero e di ricevere i suoi doni. Nel rito si vede il taglio dell’albero dopo la sua preparazione e si assiste alla gioia di grandi e piccoli. Una tradizione di pace e di allegria come poche altre se ne ricordano!
Nino Cannatà, regista e scenografo, lavora a Firenze. Da tempo coltiva la ricerca artistica con l’interesse per la storia e la letteratura. Ora per lui è il tempo della promozione della Calabria e della sua gente, oltre che dei suoi scrittori e poeti che l’hanno visto impegnato nel passato.
Gaetanina Sicari Ruffo
Da Reggio di Calabria