Dalla fanciulla alla donna-guerriera. Ce ne parla Florence Courriol che ha curato la traduzione in francese del racconto “La Guerriera” di Lisa Ginzburg. Edizioni Terra Ferma.
A colpirmi di questo libro sono diverse cose. Il suo contenuto ovviamente, e il fatto che a propormi questo libro sia stata non l’autrice, ma la sua traduttrice Florence Courriol, con la quale ho avuto modo di parlare de La Guerriera di Lisa Ginzburg, ricordandomi la lezione di Calvino sulla traduzione: ‘Tradurre è il vero modo di leggere un testo’, e allora chi meglio di Florence può rispondere alle domande che un comune e mortale lettore come me può farsi.
Altro elemento per me molto intrigante è la casa editrice.
Terra Ferma Edizioni, e in particolare la collana Collirio a cui La Guerriera di Lisa Ginzburg appartiene. La collana si propone di rispondere alla domanda ‘dove vanno a finire certi libri?’, quelli che nella nostra vita di lettori sono stati un ‘balsamo’ per gli occhi, un collirio, appunto. Dove sono finiti quei libri che libri non lo sono mai stati, perché per quanto belli, sono testi troppo brevi o sparsi qua e là tra riviste e blog e antologie o, al contrario, a volte raccolte troppo lunghe perché il cartaceo se ne possa far carico.
Ecco, Collirio ripropone in ebook tutti questi libri che oggi difficilmente potrebbero trovare la via della pubblicazione tradizionale. Il desiderio è che ogni libro sia una goccia preziosa di ‘collirio’ che dia sollievo o uno sguardo più lucido sulle cose del mondo.
Questa collana, ideata da Roberto Ferrucci e Tiziano Scarpa, «mette a disposizione dei […] lettori libri che su carta non sarebbero mai pubblicati. […] L’intenzione è di essere un supporto all’editoria tradizionale e non di esserne concorrenti».
Secondo Florence Courriol, qui sta l’originalità e la validità di questa offerta digitale, cioè nel non pubblicare un libro che già esiste in cartaceo ma al contrario offrire una seconda vita a testi introvabili in libreria, o pubblicare testi inediti che non potrebbero trovare pubblicazione cartacea, per vari motivi legati alle difficoltà dell’editoria tradizionale odierna. Cosi, continua Florence: « Questo «recupero» culturale è salvaguardia e al tempo stesso, per testi come quelli della Ginzburg, promessa di scoperte letterarie. Pertanto la trovo una bella opportunità sia per gli scrittori sia per i lettori, e spero quest’esperienza vada avanti negli anni ».
La guerriera della Ginzburg, nasce come sceneggiatura dell’Eneide di Virgilio. Il regista Maccarinelli chiede alla scrittrice di scegliere un personaggio del poema epico. Il personaggio scelto è Camilla, più giovane e forse meno ‘sfruttato’ di Didone. La giovane guerriera dà modo all’autrice di interpretare il passaggio dalla fanciullezza alla maturità femminile.
Su questo tema e sul testo de La guerriera ho scambiato qualche chiacchiera con la traduttrice Florence Courriol.
Questo mutamento « ci viene raccontato dalla Ginzburg in modo molto forte: immergendosi lei stessa e immergendo il lettore direttamente nella storia di lei (Camilla), di questa giovane protagonista rimasta personaggio «secondario» nell’Eneide e che invece in questo racconto acquisisce ampio respiro e profondità. Lisa Ginzburg ci fa stare proprio «dalla parte di», come dice la scrittrice stessa nella prefazione, parlandole fin dall’inizio come a tu per tu, impiegando appunto questo pronome di seconda persona singolare.
Pudore, sottigliezza, sono i modi con i quali viene descritto questo progressivo ingresso nell’età di giovane donna adulta: vi è nella Ginzburg una particolare attenzione, meticolosa, ai movimenti, ai gesti; […] la delicatezza dei dettagli fisici che dicono di questo evolversi della protagonista: «prima che il sangue copra il tuo seno bianco e piccolo».
Passiamo da una bimba iperprotetta nei primi paragrafi, come bloccata nei movimenti, quasi priva di libertà («Incastrata nella corteccia, avvolta in listelle di sughero e foglie di edera […] Un fantolino di frasche e fronde») anche se già ha qualcosa di un po’ selvaggio, di legato alle forze della natura; passiamo dunque da questo ‘fantolino’ quasi asessuato alla fase di assalto finale, in piena azione e libertà, da guerriera, giovane donna che sfida appunto le forze della natura e le forze umane (è un combattimento) con energia scatenata. Questo andare oltre gli ostacoli, affrontarli senza paura, è anche il tempo della femminilità («La tunica si è strappata, ti scopre un seno»). E c’è inoltre la presa di coscienza di questa nuova maturità femminile («Ed ecco, a un tratto capisci. È quella la siepe!»).
Abbiamo quindi di fronte un personaggio femminile «tenace e determinato», che la Ginzburg rende «terribilmente umana» in questa sua fierezza che si conclude con la morte: nel sottolineare per così dire la «pecca» di questa donna-guerriera, che riassume in due belle parole – «la dolce vanità» e «la frivolezza». A dimostrare probabilmente un approdare alla maturità femminile che viene troncato dal troppo forte desiderio di Camilla ».
Se dunque la protagonista di questo racconto mitologico passa con violenza alla maturità femminile, al contrario non ci sono stati ‘strappi’ culturali nel passaggio dal testo in italiano a quello francese.
Tanto più che lavorare con la Ginzuburg è stato facile, visto che l’autrice, oltre che scrittrice, è anche traduttrice: « dovremmo anche precisare che Lisa abita in Francia e quindi ha una sensibilità verso la cultura francese (e una padronanza di questa lingua) che ha consentito di creare un vero e proprio dialogo tra le due lingue e i due testi. È stata un’esperienza davvero piacevole e ricca. Nel senso che ci siamo soffermate insieme su diversi punti di dettaglio, su alcune espressioni. Le ho potuto anche chiedere come intendesse tale o talaltra parola da lei usata, cioè cosa ci «metteva» dentro. Trovo sempre talmente interessante poter avere la fortuna di parlare, quando si hanno dei dubbi e qualora si vogliano cogliere sfumature che solo chi ha scritto può spiegare con precisione, con la scrittrice o lo scrittore. […] Forse nelle risposte della Ginzburg ho potuto cogliere qualcosa del suo essere traduttrice: mi proponeva soluzioni e suggerimenti.
A traduzione finita, mi ha chiamato per discutere alcuni punti e chiedermi delle mie scelte, sempre con molta comprensione e capacità di ascolto. Sono stati degli scambi davvero formativi”.
La guerriera è un testo dunque che parte dall’opera di Virgilio, viene riletto e interpretato dalla Ginzburg in chiave moderna per una sceneggiatura teatrale e ora è riscritto e tradotto (e forse la traduzione ne è ancora un’altra riscrittura) per farne un racconto lungo o, se si vuole, un breve romanzo di formazione.
Quasi una scatola cinese che si presta a diverse interpretazioni e letture:
« Lisa Ginzburg con Camilla La guerriera / La Guerrière ci fa rivivere questo mondo mitologico in modo efficace e dinamico.
Per un verso direi dunque che ne consiglierei la lettura a chi si appassiona alla mitologia e al mondo classico certo; ma anche a chi si interessa della riscrittura moderna (e sulle questioni di invenzione legate a questo genere di scrittura) di opere classiche, di monumenti della letteratura occidentale. Penso a insegnanti e studenti spesso confrontati a letture classiche e sono convinta che la vivacità di questo racconto possa aprire orizzonti più larghi su un mondo considerato a torto lontanissimo da noi.
Certo è un testo che interessa tutti coloro abbiano sempre ritenuto fondamentale in letteratura la presenza – quasi ipnotica qui – del personaggio e l’osservazione di questi in un momento di passaggio (appunto dalla fanciullezza allo stato di donna). Per chi ama personaggi femminili audaci, fieri, che agiscono con determinazione, personaggi a tutti gli effetti pieni, saldi nelle loro decisioni e azioni, che si danno corpo e anima alla propria passione, spesso scontrandosi con un destino tragico.
Carla Cristofoli
Riferimenti alla traduzione in francese:
http://collirio.terra-ferma.it/2016/05/18/la-guerriere/
*****
Trama del libro:
«Disegnare nella mente scenari, frangenti, scambi umani, una persona e un corpo dominanti. Calarsi in quella fantasia, farla propria, aderirvi completamente. E così poter dar voce a uno, o più personaggi». Camilla, la guerriera, eroina virgiliana, è unica protagonista di questo delicato racconto, che sembra svolgersi nell’arco di pochi minuti permeati di eternità. Da epoche lontanissime ci giunge il bagliore di una giovane donna votata alla gloria, l’eco del fragore di battaglie fatali, come quella in cui Camilla soccomberà, infine, trafitta mortalmente proprio nel momento in cui tutto sembrava avere inizio.
Biografia Lisa Ginzburg:
Lisa Ginzburg vive e lavora a Parigi, dove è stata direttrice di cultura della Unione latina. Ha pubblicato con Feltrinelli il romanzo Desiderava la bufera (2002) e la raccolta di racconti Colpi d’ala (2006). L’e-book La guerriera con Terra Ferma (2015). Una raccolta di racconti, Spietati i mansueti, édito da Gaffi. Ha curato con Cesare Garboli il testo di Natalia Ginzburg È difficile parlare di sé (Einaudi 1999). È autrice di una biografia (Anita. Storia di Anita Garibaldi, e/o 2005) e di due reportage (Mercati. Viaggio nell’Italia che vende, Editori Riuniti 2001; Malìa Bahia, Laterza 2007).Ha tradotto William Shakespeare, Arthur Rimbaud, Clarice Lispector, Sarah Kofman, Alexandre Kojève.
Il suo ultimo romanzo è Per amore (Marsilio, 2016).
Biografia Florence Courriol:
Dottoressa in Italianistica dell’Università di Borgogna, ex-allieva della Scuola Normale Superiore di Lione, Florence Courriol lavora sul vernacolare nella narrativa italiana contemporanea e la sua traduzione in francese. Si occupa di traduttologia e plurilinguismo letterario e ha pubblicato vari articoli sull’argomento. Contemporaneamente svolge una carriera accademica, insegnando lingua e letteratura italiana in diverse università francesi. Si dedica alla traduzione letteraria dall’italiano al francese, intervenendo anche in un Master di traduzione professionale nonché partecipando a vari seminari e, tra le altre cose, al programma di formazione professionale della « Fabrique Européenne des Traducteurs ». Ha curato la traduzione e l’edizione critica in francese della Consolatoria, Accusatoria e Defensoria di Francesco Guicciardini uscita presso la casa editrice Classiques Garnier (2013).
Contatto: flocourriol(at)yahoo.fr