La mia casa mi piace tutta, ma ciò che più amo è la terrazza.
Come posso salgo di sopra e, in ogni stagione, mi incanto a guardare il panorama. D’estate vi trascorro la maggior parte del tempo: prendo il sole, leggo, scrivo e vi consumo i miei pasti, come un rito, godendo di tramonti unici.
Un angolo assomiglia alla prua di una nave e da qui amo viaggiare con lo sguardo.
Di fronte una parte della città, da mare a mare; le case sono adagiate su duplici colline, quasi unite dal verde in lontananza.
Unico nel suo genere, girando lo sguardo, vedo il sorgere e il tramontare del sole dall’acqua. La luce ha un ruolo importante e dà vita a ciò che illumina. Di mattina le case che scendono verso il mare sembrano salutare il sole appena sorto.
Nel tardo pomeriggio, dopo il tramonto, la luce diventa cilestrina: le abitazioni respirano attraverso le finestre ed assumono un tono fiabesco.
Lo sguardo scende verso una parte del porto. Sul mare di lacca scivola qualche imbarcazione; il cielo è color pastello. Dalla zona in controluce svettano i campanili delle antiche chiese in contrasto con le gru.
Alzo gli occhi al cielo e la luna piena, come sospesa tra nubi di svariato colore, mi fa l’occhiolino. Sono pronta a salpare.
“Le speranze e le emozioni sono le mie ali” e seguo una scia luminosa tra le gonfie nubi. Avverto un senso di libertà e leggerezza e vago per lo spazio…
Approdo in una dimensione altra, un olimpo di pace, di benessere, dove il mio animo si placa…
All’improvviso il suono del cellulare mi scuote e torno alla quotidianità…
Da Ancona
Rosella Centanni
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