Cannes 2019, un nome su tutti: Agnès Varda

L’affiche officielle du 72e Festival International du Film de Cannes

Agnès, en pleine lumière…

Tout en haut.
En équilibre.
Juchée sur un technicien impassible,
accrochée à une caméra qui paraît l’absorber
une jeune femme de 26 ans tourne son premier film…

Agnès, in piena luce…

Tutto in alto.
In equilibrio.
Arroccata su un tecnico impassibile,
aggrappata ad una macchina fotografica che pare assorbirla
una giovane donna di 26 anni gira il suo primo film…

Siamo nell’agosto del 1954, distretto di Pointe Courte a Sète. Nella luce abbagliante dell’estate, Silvia Monfort e Philippe Noiret portano avanti il loro fragile amore tra pescatori in difficoltà, donne indaffarate, giochi di bimbi e peregrinazioni di gatti.

Ambienti naturali, macchina fotografica da poco, mezzi irrisori: Agnès Varda fa la fotografa per il grande Jean Vilar, fondatore del Festival di Avignone; sta gettando con La Pointe courte (presentato in una sala di Rue d’Antibes a Cannes durante il Festival del 1955) quelle che saranno le basi di un nuovo giovane cinema di cui lei sarà l’unica regista, la Nouvelle Vague.

Amava dire: « Non sono una regista donna, sono regista« . Lo disse anche ad una delle ultime Mostre Internazionali del Cinema di Venezia, dove aveva ricevuto, nel 1985,  il Leone d’Oro per Sans Toit ni Loi. Fu spesso a Cannes per mostrare i suoi film: fece parte tredici volte della Selezione Ufficiale. Fu inoltre un membro della giuria nel 2005 e Presidente di Giuria della Camera d’Or nel 2013.

Quando ricevette la Palma d’honneur, nel 2015, alluse alla « resistenza ed alla durata, nel Cinema, più che all’onore » dedicandolo « a tutti i cineasti inventivi e coraggiosi, quelli che creano un cinema, una fiction o un documentario originali, che non sono ‘nella luce’ ma che la portano avanti.

Una dichiarazione d’intenti, il manifesto che rappresenta l’ immagine dell’altopiano e che in sé  contiene già tutto ciò che diverrà e sarà Agnès Varda: passione, audacia, malizia. Gli ingredienti di una ricetta d’artista in libertà che lei userà, arricchendoli incessantemente.  Sessantacinque anni di creazione e sperimentazione, furono i suoi, lunghi quasi quanto il Festival di Cannes.

Cannes festival 2019
Agnès Varda e Jacques Demi

È mancata a 90 anni, quasi un mese fa, in silenzio, in sordina se ne è andata questa regina dello schermo francese ed internazionale, nel 2018 Oscar alla carriera, premio ‘tardo’. Ma ora, dalla spiaggia di Cannes, il suo sguardo giovane ed eterno, come quello del suo amato e mai dimenticato Jacques Demy, sarà il faro ispiratore della 72esima edizione di questo evento imperdibile.

Maria Cristina Nascosi Sandri

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Maria Cristina Nascosi Sandri
Di Ferrara, giornalista pubblicista, critico letterario, cinematografico ed artistico. Collabora da parecchi anni con quotidiani nazionali, periodici specialistici e non, su carta e on line, anche esteri come Altritaliani. Dopo la laurea in Lettere Moderne, conseguita presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è dedicata per un po’ alla scuola dove ha svolto attività anche come traduttrice, oltreché docente. Da anni si dedica con passione allo studio, alla ricerca ed alla conservazione della lingua, della cultura e della civiltà dialettale di Ferrara, mantenendo lo stesso interesse per quelle italiana, latina ed inglese, già approfondito dai tempi dell’università, insieme con quello per l’arte, il teatro ed il cinema. Al suo attivo centinaia di articoli e recensioni, e qualche decina di libri sulle discipline di cui sopra, tra cui un'intera collana multilingue sulla propria lingua materna.

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