Alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 24 al 26 maggio, il Napoli Tattoo Expo 2013, palcoscenico della seconda edizione del Premio internazionale Chaudesaigues che fu fondato alla scuola di Belle Arti di Parigi. Un appuntamento essenziale per tutti gli amanti del tatuaggio. Un fenomeno di arte ma anche di costume in continua evoluzione. Tra le iniziative previste anche attività benefiche e sociali nonché una sala dedicata ai comix e tanta musica.
Napoli e Parigi ancora una volta confermano uno stretto gemellaggio sul filo dell’arte. L’intreccio ora è con i tatuaggi. È infatti la città partenopea ad ospitare la seconda edizione del Chaudesaigues Awards 2013. Il premio, la cui scorsa edizione si è svolta negli Stati Uniti, riconosce e mette in rilievo il percorso e l’orientamento artistico di un tatuatore.
Fondato da Stéphane e Patrick Chaudesaigues artisti e tatuatori, il riconoscimento ha una lunga tradizione di famiglia, già un loro antenato Eusèbe Joseph Adolphe Chaudesaigues fu fondatore del premio Chaudesaigues alla Scuola delle Belle Arti di Parigi. È anche un incoraggiamento, da parte di una giura di grandi professionisti, verso una carriera nascente. Trofeo della rassegna: la scultura “Il cuore delle margherite” realizzata dall’artista Jean-Baptiste Martin. A selezionare i professionisti sarà una illustre giuria di esperti: Shane O’Neill, Nikko Hurtado, Alex De Pase e Mike Devries.
Palcoscenico dello Chaudesaigues Awards è il Napoli Tattoo Expo che torna, più ricco di eventi che mai, durante il prossimo fine settimana. La convention, organizzata dall’Associazione Culturale Napolindelebile, in collaborazione con Friz Tattoo e Micromutazioni, dedicata alle nuove espressioni artistiche legate al mondo della body-art e della body-modification, si tiene alla Mostra d’Oltremare di Napoli, nei giorni 24, 25 e 26 maggio.
Duecento i tatuatori internazionali presenti durante la tre giorni. Per la prima volta in Italia ci sarà Joe Capobianco, raffinato artista nel campo dell’aerografia e dei tatuaggi. Da oltre 19 anni utilizza varie tecniche e mezzi, al fine di creare alcuni dei più affascinanti pezzi in stile pin up, simili a quelli della fine degli anni ‘50 a cui aggiunge un tocco di modernità. «La convention rende Napoli vetrina mondiale del tatuaggio, il fatto che quest’anno ospiti il premio internazionale Chaudesaigues conferma tale tendenza. Non solo un capriccio o una moda – spiega il presidente dell’associazione Napolindelebile, organizzatore dell’Expo, Giuseppe Zazzera – il tattoo è una forma d’arte dalle antichissime origini e tradizioni, uno dei primi tatuaggi risale a 5.300 anni fa, dal valore decorativo ma anche, come allora, terapeutico».
Non solo tattoo ma anche tanta musica con sonorità contemporanee di grande effetto con Inguine di Daphne e Jean Drop della First Floor Factory di Marco De Falco. Dall’elettronica minimale che accompagna le melodie e l’eccentricità tonale della voce di Jean Drop alla polivalenza artistica che unisce video-arte, musica e teatro di Inguine di Daphne al sound maturo della band partenopea BluDiMetilene con le loro dolci dinamiche soft-rock alternate a sonorità graffianti e vibranti. A darsi il cambio sul palco l’Indie pop degli Abulico e il rock’n’roll britannico dall’impronta napoletana dei The Collettivo.
Di grande impatto emotivo i testi crudi e diretti de “La notte dei lunghi coltelli”, il progetto solista di Karim Qqru degli Zen Circus. Inoltre l’expo del tatuaggio sarà anche l’unica tappa nel Sud Italia per l’ipnotica e sensuale elettronica di Tying Tiffany.
Attenzione anche al sociale: sarà infatti presente uno stand per la raccolta fondi a favore dell’Associazione Mattia Fagnoni Onlus a sostegno della ricerca sulla Sindrome di Sandhoff. Rara malattia metabolica degenerativa e mortale che colpisce i neonati dai primi mesi di vita.
Per l’ambiente: la tre giorni ospiterà uno stand di “Sea Shepherd”, organizzazione internazionale la cui missione è quella di fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro della fauna marina negli oceani del mondo intero al fine di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie.
L’arte pittorica e l’arte del tatuaggio hanno sempre camminato di pari passo, ora la fusione è totale. Durante la kermesse saranno infatti realizzate ed esposte le opere di Amalgamarte, il movimento artistico creato da Alfredo Raimondi, in arte Mojo e Vladimiro Apollonio. È un progetto che ha come punto di riferimento l’Art Fusion di Filip Leu e Paul Booth. Il fulcro di Amalgamarte è il disegnare insieme, per questo artisti tatuatori si ritrovano a interagire tra loro su un supporto comune. Venti artisti daranno vita a 10 opere a olio su tela. Un lavoro a più mani a cui potrà assistere dal vivo il pubblico della convention. Imperdibile, come ogni anno, l’Artexpo, mostra d’arte contemporanea destinata ad ospitare le opere figurative di molti artisti-tatuatori oltre a quelle dei talenti del panorama artistico nazionale. Collocata nella sala A, primo padiglione della Mostra d’Oltremare, Artexpo chiarisce la piena appartenenza del tatuaggio al mondo dell’arte, considerato essenziale affluente della body art.
Organizzata dall’artista Emanuela Bottone, in collaborazione con Valentina Abussi, la mostra ospita le opere degli artisti: Andrea Lanzi Antikorpo (scultura); Fabio Abbreccia (pittura); Alfredo Mojo (pittura); Andrea Pallocchini (pittura); Giancarlo Capra (pittura); Loris Lombardo (pittura); Davide Mancini (pittura); Enzo Caccioppoli (pittura); Mattia Brescia (video arte); Paolo Serao (pittura); Fix (pittura); Roberto Lauro (pittura); Maria Balzano (combine paintings); Amedeo Kvis (pittura); Yuri Donnarumma (fotografia); Enrico Ocirne Piccirillo (fotografia). Ma le possibilità di assistere dal vivo alla realizzazione di opere d’arte, non finisce qui: nella sala B gli spettatori potranno infatti assistere alla costante esecuzione di disegni e fumetti degli allievi della scuola Comix.
Violetta Luongo