Piedi a terra
«Il “pendolarismo” culturale, territoriale e affettivo che da circa 20 anni faccio tra San Paolo e Pisa, mi costringe a misurarmi con il dentro e il fuori di queste due città. Ogni partenza ed ogni arrivo sono motivo per mettere in discussione o per ricevere conferma di cose che sembrano appartenermi, ma che in realtà sono altrove.
Quando a 16 anni per la prima volta presi un aereo diretto in Italia non potevo immaginare che stessi facendo una sorta di viaggio senza ritorno. Solo qualche anno dopo ho avuto la consapevolezza che dopo aver attraversato la “linea gialla” della frontiera il mio viaggio non avrebbe più avuto un ritorno definitivo.
Secondo il sociologo Robert Park , lo straniero, nella società che lo ospita, diventa un “uomo marginale”, perché si trova “ai margini” di due culture e di due società. La sua personalità rappresenta un “ibrido culturale”, perchè non è né l’una né l’altra, diventa qualcosa d’indefinito.
L’immigrato che attraversa la “linea gialla” che delimita le radici socio-culturali, intraprende un viaggio di solo andata, nel quale le radici perdono le loro originarie funzioni, perché lo straniero si contamina con nuovi valori che molto spesso entrano in conflitto con le regole sociali del paese d’origine.
Il fatto di aver passato la maggior parte della mia vita adulta in Italia mi ha caratterizzato culturalmente e perfino nel lessico. Mi capita frequentemente di dover dire da dove provengo, quando sono in Italia, ma la stessa cosa succede, quando sono in Brasile. L’ultima volta è successo nel mio quartiere d’infanzia e non è servito a nulla tentare di rispondere in “slang”, sono uno straniero anche dove sono nato e cresciuto».
Biografia
Taiguara Alves Giannotti, artista italo brasiliano vive e lavora a Pisa dal 1989. Si è diplomato all’ Liceo Artistico di Lucca e attualmente è iscritto al corso di Comunicazione d’impresa presso l’Università di Pisa.
Inizia la sua ricerca artistica come autodidatta, sceglie come mezzo espressivo la scultura fatta con metallo riciclato. Taiguara si interessa fin da subito all’archeologia industriale, serbatoio di oggetti abbandonati che diventano stimolo del processo creativo. Nel suo studio colleziona centinaia d’oggetti raccolti nel corso degli anni.
Taiguara ha esposto le sue sculture in diverse personali e collettive in Toscana e a Milano, il suo lavoro è stato inserito in quattro pubblicazioni cartacea e su due pubblicazioni web.
Tra il 1994 e il 1995 trasferisce il suo studio nel Centro sociale occupato « Macchia Nera » di Pisa, dove respirerà l’aria della cultura underground di quell’anni, che in parte caratterizzerà il suo percorso artistico.
Dal 1996 inizia a collaborare come scenografo per spettacoli di danza contemporanea e di teatro.
Nel 2001 ha l’opportunità di fare la prima installazione artistica che sceglie come mezzo espressivo per unire la sua attività politica con quella espressiva.
Nel 2004 insieme ad Alessandra Taffi mette in scena lo spettacolo teatrale “La casa di Asterione” all’interno della rassegna del teatro Sant’Andrea di Pisa.
Nel 2006 realizza il primo cortometraggio Piedi a terra, premiato al concorso di cortometraggi “Raccorti” di Pisa e presentato al festival “Cimamerica Film Festival” di Chiavari (Genova).
Nel 2007 realizza un workshop di fotografia e acquarello in alcune classi della scuola elementare un quartiere operaio di Pontedera, all’interno di un progetto per l’introduzione dell’arte contemporanea nelle scuole “Giocalarte”.
Per saperne di più : http://www.taiguara.net/index.html
Taiguara Alves Giannotti
Segue o teu destino,
rega as tuas plantas,
Ama as tuas rosas.
O resto é sombra
De árvores alheias
A realidade
Sempre é mais ou menos
Do que nós queremos.
Só nós somos sempre
Iguais a nós-próprios
Suave é viver só.
Grande e nobre é sempre
Viver simplesmente.
Deixa a dor nas aras
Como ex-votos aos deuses.
Vê de longe a vida.
Nunca a interrogues
Ela nada pode
Dizer-te. A resposta
Está além dos deuses.
Mas sereramente
Imita o Olimpo
No teu coração
Os deuses são deuses
Porque não se pensam.
Fernando Pessoa
Sua amiga-admiradora, Stela
Taiguara Alves Giannotti
Maravilhoso teu trabalho
baci a tutti
Claudia
Taiguara Alves Giannotti
Obrigado, Claudia.
Taiguara Alves Giannotti
Ciao grande Taiguara sono Daniele,quest’uomo è un grande,sin da piccolo l’ho sempre stimato e ho sempre adorato le sue opere.
saluti
Dani
Taiguara Alves Giannotti
Bene Taiguara. Bravo.
Questa tua mostra attuale è un’evoluzione riguardo a quella che hai fatto durante il seminario della « Sagarana » a Lucca, qualche anno fa, con le bottiglie di latte. Una come altra rappresentano il congedo del « moderno », del XX secolo. Attraverso un’operazione artistica che rivela il lirismo della ruggine e del ferro, degli scarti industriali obsoleti, tu fai un retratto spietato di un mondo industriale vicino a scomparire, e che si avvia verso un nuovo mondo più imateriale, più virtuale. Ma per il momento, come nella tua opera, siamo tutti ancora immersi nella ruggine e incatenati alle rovine del passato.
Julio Monteiro Martins
Taiguara Alves Giannotti
Conosco l’artista, abbiamo anche studiato insieme, sono elaborazioni veramente belle. ciao Taiguara, complimenti vivissimi.
Andrea
Taiguara Alves Giannotti
Guara, em todas as tuas obras se sente um forte peso da realidade, da dureza da vida que você experimenta desde quando,aos teus 16 anos, por absoluto acaso saiste do Brasil e nunca mais voltaste. Sim, várias vezes passaste por aqui, mas tua terra é outra. É a dos teus filhos, aonde você amou e amas. Onde você começou a trabalhar, como eu trabalhei e onde você ama, trabalha, cuida com extremo carinho dos teus filhos.
Não sei como vai ficar este sentimento de estrangeiro, como disseste na tua biografia. Imagino que com o passar dos anos vai se sentir mais italiano do que brasileiro. Mas, no final das contas, tudo isso é puramente acidental.O que conta é a pessoa que tu criaste em você: digna, bonita, carinhosa e que sonha com um mundo diferente deste aqui.
Paro por aqui. Continue a fazer tua arte. Te admiro
Vito