È ancora inverno.
Da più di dieci giorni l’Italia è vittima del ghiaccio e della neve; interi paesi bloccati da più di un metro e mezzo di coltre bianca venuta giù in meno di 48 ore e che non da tregua.
Famiglie intere murate vive in casa, senza cibo né acqua, gelata nelle tubature e paesi completamente isolati senza viveri né mezzi sufficienti a risolvere la situazione.
Questa immagine, di questa Italia in ginocchio per il freddo è in linea con la situazione politica che stiamo vivendo.
Se si riflette bene nel giro di poco tempo il nostro Presidente del Consiglio è passato da eroe nazionale a eroe mondiale. Il Time pochi giorni fa intitola così una copertina a lui dedicata: Can this man save Europe?
A dire il vero, noi italiani ci siamo chiesti se quest’uomo potesse semplicemente salvare l’Italia: sicuramente è una speranza ma alcune cose le abbiamo recepite.
Abbiamo capito che non possiamo pretendere servizi sociali europei mantenendo comportamenti fiscali medioevali. Non possiamo pretendere scuole, ospedali e infrastrutture efficienti se le risorse economiche finiscono nell’economia malavitosa, nelle banche estere o peggio in corruzione, rendite ingiustificate e altri sprechi.
Abbiamo anche capito (anzi hanno vista la mia giovane età) che non si può andare in pensione quando si è ancora attivi e troppo giovani (rispetto all’aspettativa media di vita) perché, di conseguenza, noi giovani saremo costretti all’inattività (mercato del lavoro saturo) e in prospettiva a mantenere i nostri vecchi.
Ma torniamo un secondo sul tema meteo: questo clima di neve e gelo, che ha costretto milioni di italiani nelle case, ha fatto si che tutti potessero seguire con attenzione le notizie sui rotocalchi nazionali, sbattute sulle prime pagine dei giornali e dei servizi tv – ben 15 dei 30 minuti dei tg nazionali o interi programmi di attualità.
E anche in questa occasione alcune cose le abbiamo capite : la Protezione civile non funziona e abbiamo speso tanti soldi pubblici per far funzionare un apparato che avrebbe dovuto essere pronto di suo.
Giustificazione del capo della Protezione civile: non abbiamo fondi sufficienti per poter operare con il nostro personale, ci hanno legato le mani ridimensionando poteri e fondi.
La verità: questo apparato negli ultimi dieci anni ha incamerato una quantità di personale degna di una macchina burocratica di alto livello, personale il più delle volte poco qualificato – basti pensare che gli esperti meteo della mia regione sono laureati in lettere.
In tutto questo marasma dove è finita la politica nazionale, i nostri amati leader politici? Desaparecidos! Magia! Anche la politica italiana pare essersi congelata, la neve e il ghiaccio devono aver paralizzato anche Palazzo Chigi (mancanza di idee dovuta ad una inadeguata lettura del momento economico).
Così non è ovviamente. Mentre tutti gli italiani sono presi dai bollettini meteo e non solo, Monti dall’altra parte dell’oceano, viene consacrato da tutti gli attori economici mondiali e dal Presidente Obama in persona come l’uomo che salverà l’Europa, su cui l’Europa poggia ogni speranza di rinascita e non solo.
Nel momento in cui le potenti leadership europee, parlo di Francia e Germania – con i rispettivi leader occupati a farsi riconfermare a breve sulla scena politica nazionale e l’Inghilterra più anti europea (individualista) che europeista – non possono esporsi, l’unica persona che può essere chiamata in ballo è il nostro preparato Presidente del Consiglio.
E così pian piano, senza che una buona parte degli italiani vi presti troppa attenzione – perché occupata a spalare neve e spargere sale davanti casa per non rompersi l’osso del collo uscendo dal portone – avverranno cambiamenti “epocali”: il cosiddetto balzo mentale che stravolgerà, si spera in meglio, la mentalità nostrana!
La sensazione che provo, guardando dall’alto di un satellite meteo l’Italia, è di freddo tanto freddo: vedo lo stivale congelato e spero che col disgelo primaverile quello che troveremo sotto la coltre gelida saranno tanti germogli pronti a fiorire.
Cassandra