A Roma, intorno ad uno dei quartieri più popolari della città, è nata un’esperienza straordinaria: un’orchestra multietnica. Un gruppo composto da una ventina di musicisti provenienti da comunità e culture diverse, ognuno con i suoi strumenti e il suo bagaglio di musica popolare, in una fusione di culture e tradizioni. Voci del mondo; oltre tutte le frontiere.
La storia dell’Orchestra è iniziata con il salvataggio del Cinema Apollo di Roma. Lo storico locale era destinato a diventare una sala Bingo e dalla volontà di trasformarlo in un Laboratorio Internazionale di Cinema, Musica e Scrittura, si è sviluppata, nel 2002, l’idea di creare un’orchestra multietnica. Un gruppo composto da una ventina di musicisti provenienti da comunità e culture diverse, ognuno con i suoi strumenti e il suo bagaglio di musica popolare, in una fusione di culture e tradizioni, memorie e nuove sonorità, strumenti sconosciuti, melodie magicamente universali, voci del mondo.
Ideata da Mario Tronco, ex membro della Piccola Orchestra Avion Travel, e prodotta da Apollo 11, l’Orchestra rappresenta un’esperienza forse unica al mondo, che assegna all’Italia un primato di cui essere fieri.
Questo progetto, che ha raccolto l’entusiasmo di migliaia di sostenitori ha suscitato via via l’interesse dei media italiani e stranieri, nonché l’attenzione di docenti e ricercatori universitari che ne studiano lo sviluppo con pubblicazioni monografiche e convegni. L’Orchestra di Piazza Vittorio rappresenta una realtà unica in Europa.
È la prima ed unica orchestra che, nata con l’auto-tassazione di alcuni cittadini, ha creato posti di lavoro e garantito permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo, ora di fatto nostri concittadini.
Questi musicisti portano la testimonianza di musiche, culture e religioni diverse. Basta guardarli tutti insieme, sul palco, per comprendere quanto possano felicemente incarnare un messaggio di fratellanza e di pace ben più efficace di proclami, comizi e dibattiti televisivi.
Ma al di là del suo valore politico e sociale l’Orchestra si fa portatrice di un contenuto musicale e artistico unico e lo fa promuovendo la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al pubblico italiano, costituendo anche un mezzo di recupero e di riscatto per musicisti stranieri che vivono a Roma a volte in condizioni di emarginazione culturale e sociale.
L’Orchestra in questo senso ha ottenuto un importante risultato: stabilire nel tempo un rapporto di continuità attraverso un contributo minimo garantito ai musicisti. L’obiettivo finale è la creazione di un’orchestra multietnica stabile.
L’Orchestra di Piazza Vittorio è anche un film documentario diretto da Agostino Ferrente e distribuito da Lucky Red. Un’opera che racconta la genesi dell’orchestra in uno straordinario miscuglio multietnico di storie, umanità e musica che per molte persone non sono solo la realizzazione di un sogno, ma una scelta di vita, un lavoro, una famiglia.