Quando è iniziata l’Italia ? Oggi tutti dicono nel 1861. Ed ecco l’anniversario per i 150 anni. Ma è cosi’ ? Oppure è nata con Dante e il «Bel Paese ove il si’ suona» ? O con la Grande Guerra e l’incontro di tanti che dal nord al sud vivevano e morivano tra il fango delle trincee?
Forse è nata ancora dopo ? Con la cacciata dei nazi fascisti, il riscatto partigiano, la Costituzione e la ricostruzione del Paese? Oppure, l’Italia non è ancora nata ? Chiusa dal dopoguerra prima tra comunismo e anticomunismo, poi con la fine della Prima Repubblica (ma è poi finita?) tra berluconismo e antiberluconismo ? Stretta tra particolarismi e regionalismi, tra diffidenze e privilegi, come misurare il sentimento dell’unità? Tante le domande. In questo anno di «commemorazione», Altritaliani ha pensato di «celebrare» i centocinquant’anni dell’ «Unità» d’Italia proprio attraverso l’interpretazione di una serie di parole ricorse in epoche diverse della nostra storia ma con significati divergenti. Cosa evocano in noi oggi termini come SBARCO, FRONTIERE, REFERENDUM ? O ancora le parole che abbiamo volontariamente messo fra « » (commemorazione, celebrazione, Unità…) in modo da raccogliere, come in un puzzle, le testimonianze e i frammenti utili a ricercare una visione d’insieme ? Parole cosi vicine alla nostra attualità e tuttavia cosi ancorate alle nostre origini.
Se volete partecipare a questa esperienza, scegliete la parola che più vi ispira e raccontate la vostra storia d’Italia.
Alla ricerca di un sentimento comune, proponiamo un primo evocativo elenco. Naturalmente si possono e forse si devono aggiungere altre parole: Sbarco, resistenza, frontiere, briganti, partigiani, breccia, canzone, terrorismo, valigia, lingua e dialetti, crocefisso, misteri, regole o etica, terrone, lotta, oblio, referendum, televisione, costituzione, esercito, nazione, paese…