Un percorso per scoprire il labirinto di bambù più grande del mondo e la collezione d’arte di Franco Maria Ricci, in località La Masone, a Fontanellato, a 19 km da Parma, e una mostra che mette a confronto i lavori di due straordinari artisti che hanno vissuto al margine della società: Antonio Ligabue e Pietro Ghizzardi. Fino ad ottobre 2015.
Con lo spirito di un Je déclare – parafrasando il J’accuse di Zola – riflessivo, quasi un ripiegamento su se stessi e le proprie origini, da parte dei protagonisti, è nata
Arte e Follia
la mostra ultima curata da Vittorio Sgarbi, dedicata a Ligabue e Ghizzardi che raccontano, ad un tempo, se stessi e la loro vicenda individuale, illustrando il loro peculiare mondo creativo, unico, ognuno a modo proprio, contemporanei nel limite ristretto di una topografia padana di pianura reinventata dalla mano dell’uomo.
Organizzata da Augusto Agosta Tota e fortemente voluta dalla Fondazione Franco Maria Ricci ed il Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue di Parma, in occasione di Expo 2015, ben si colloca all’interno dello stesso circuito ufficiale della grande manifestazione.
Dopo un battage pubblicistico internazionale, il Labirinto di Franco Maria Ricci a Fontanellato apre al pubblico per la prima volta presentando questo eccezionale iter artistico che si compone di 30 capolavori a firma Antonio Ligabue e 50 Pietro Ghizzardi, di cui 9 inediti, un’occasione unica per godere dell’opera di due straordinari protagonisti dell’arte della seconda metà del XX secolo, messi a confronto per individuarne le caratteristiche distintive.
Ma molte anche gli elementi in comune: entrambi conobbero l’emarginazione sociale, le difficoltà dell’esclusione e dell’indigenza, i limiti di una formazione e di un bagaglio culturale che li obbligava a cercare in se stessi le motivazioni di un’iconografia che fosse in grado di ricostruire il loro mondo fantastico, unico, permettesse loro di interagire con gli altri, narrando, per immagini, le emozioni più profonde ed autentiche.
Entrambi crearono un linguaggio artistico assolutamente esclusivo, al di là ed al di fuori di scuole, maestri e modelli: un’affabulazione delle metafore della loro esistenza, dei loro sogni e dei loro desideri, della loro esistenza, insomma.
Entrambi raggiunsero vette di altissimo livello, maestri originali e geniali dell’arte del XX secolo.
La mostra è supportata da un catalogo èdito, con la consueta cura ed eleganza, da Franco Maria Ricci e s’avvale dei testi di Vittorio Sgarbi, Marzio Dall’Acqua, Pascal Bonafoux e Gianfranco Marchesi.
La visita alla mostra sarà vieppiù golosa occasione per visitare il già famoso Labirinto di Franco Maria Ricci, in località La Masone, a Fontanellato, in provincia di Parma.
Il complesso del labirinto ospita spazi culturali per oltre 5000 metri quadrati, destinati alla collezione d’arte permanente di Franco Maria Ricci (circa 500 opere dal Cinquecento al Novecento) ed una biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica, tra cui molte opere di Giovambattista Bodoni e l’intera produzione di Alberto Tallone.
Completeranno naturalmente questa collezione storica tutti i libri e le pubblicazioni preziosissime curate da Franco Maria Ricci in cinquant’anni di attività.
Maria Cristina Nascosi Sandri
Info in più:
www.labirintodifrancomariaricci.it
Data Inizio: 03 maggio 2015
Data Fine: 31 ottobre 2015
Luogo: Fontanellato, Fondazione Franco Maria Ricci
Strada Masone 121
43012 Fontanellato, Parma
Telefono 0521 827081
labirinto@francomariaricci.com
Orario: Tutti i giorni dalle 10 alle 19, tranne il martedi