Venezia 82. Focus sui film italiani alla Mostra del Cinema 2025 (al Lido dal 27 agosto)

Parte I:  Rassegna Ufficiale. Un reportage Altritaliani. 
Così anche quest’anno, con l’approssimarsi della Mostra del Cinema 2025 – Edizione 82, il nostro fedele collaboratore veneziano Andrea Curcione, critico di cinema, ha studiato il programma per cercare di raccontarvi cosa si vedrà al Lido. Si è dedicato esclusivamente ai film, ai documentari e ai corti italiani, presenti sia nella Rassegna Ufficiale (parte 1) che nelle sezioni esterne della Settimana della Critica e delle Giornate degli Autori (parte 2). Perché sa bene che ad una parte dei lettori Altritaliani interessano le anticipazioni dei titoli italiani che in seguito, prossimamente, potranno vedere anche in Francia.

Reportage Altritaliani – Andrea Curcione alla Mostra del Cinema di Venezia

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C’è una bella e variegata squadra di film italiani alla prossima Mostra d’Arte Cinematografica 2025, edizione numero 82, che inizierà al Lido di Venezia il 27 agosto e si concluderà il 6 settembre ancora sotto la direzione artistica di Alberto Barbera e al secondo anno della presidenza della Biennale di Pietrangelo Buttafuoco.
Erano 173 i film italiani arrivati a Venezia per la selezione; ventuno quelli che sono stati selezionati e, di questi, cinque sono in concorso (senza nessuna donna alla regia) mentre il resto sono disseminati nelle varie sezioni ufficiali.

Iniziamo in questa PARTE I dai film nella Selezione Ufficiale.

FILM ITALIANI IN CONCORSO:

Il 27 agosto, dopo gli onori di casa della prima “non madrina” della Mostra, l’attrice 39enne Emanuela Fanelli (due David di Donatello in ruoli da non protagonista: in “Siccità”, 2023 e in “C’è ancora domani”, 2024) la competizione si aprirà con l’ultimo lavoro del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, “La grazia”. Non si sa molto sulla trama, che vede ancora una volta nel ruolo da protagonista l’attore Toni Servillo (alla sua settima collaborazione con il regista napoletano) insieme all’attrice Anna Ferzetti. Sarà una storia sentimentale “alla Truffaut” a cui pensava da oltre vent’anni e che adesso ha sentito di realizzare, ha dichiarato Sorrentino. Dopo “Partenope”, la sua dedica d’amore a Napoli, questa volta ha voluto ambientare alcune scene al Nord; dapprima a Torino, per poi girare a Roma.

Sabato 30 agosto sarà la volta del documentario di Gianfranco Rosi “Sotto le nuvole”. Il regista 62enne, già vincitore del Leone d’Oro a Venezia nel 2013 con “Sacro GRA”, ritorna a Venezia con un documentario ambientato in Campania e incentrato su Pompei, il Golfo di Napoli, il Vesuvio e le fumarole dei Campi Flegrei, per raccontare le vite sotto la minaccia del vulcano. Le tragedie antiche e contemporanee sono distanti tra loro, e il passato infonde il presente per tutti: archeologi e artisti, studiosi e mercanti, turisti e scienziati. Il tutto girato in un meraviglioso bianco e nero.

Il 3 settembre sarà il giorno di “Duse” il nuovo film di Pietro Marcello. Il 49enne regista casertano, dopo il suo esordio nel 2019 con la rivisitazione di “Martin Eden” (Coppa Volpi per Luca Marinelli) è al Lido con questo lavoro dedicato a Eleonora Duse (Vigevano, 3 ottobre 1858 – Pittsburgh, 21 aprile 1924), una leggendaria figura del teatro italiano e donna dal temperamento fiero e indomito, che ha lasciato un’impronta profonda nella storia culturale europea. Nei panni della “Divina” è Valeria Bruni Tedeschi che vedremo impersonare la celebre attrice negli ultimi anni della sua vita – tra la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del Fascismo – divisa tra amori (quello per D’Annunzio) e impegni culturali, raccontati dalla sua unica figlia, Enrichetta (l’attrice Noémie Merlant). Ne uscirà il ritratto di un’anima irrequieta, moderna e profondamente libera, distante dalle convenzioni e dalle ipocrisie del suo tempo che, pur segnata dalla fine imminente, deciderà di calcare per l’ultima volta il palcoscenico; perché il teatro era la sua vita.

Il 4 settembre passerà in concorso l’ultimo film del regista Leonardo Di Costanzo: “Elisa”. Anche l’ischitano regista 67enne è ormai di casa a Venezia, dove in passato ha presentato il suo lungometraggio d’esordio “L’intervallo” (sezione Orizzonti, 2012) e in seguito “Ariaferma” (Fuori Concorso, 2021). La storia è quella della 35enne Elisa, una ragazza di buona famiglia (interpretata dall’attrice Barbara Ronchi) reclusa in un penitenziario da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella e per aver tentato di uccidere anche la madre senza un motivo apparente. In carcere incontrerà Alaoui, un criminologo (l’attore Roschdy Zem) che durante alcune sedute la porterà a ricordare quei momenti tragici fino ad una rivelazione sconvolgente, ma liberatoria. Una storia che ricorda da lontano la tragedia famigliare di Novi Ligure del 2001.

Per concludere, il 5 settembre verrà proiettato il documentario di Franco Maresco “Un film fatto per bene”. Il 67enne palermitano Maresco è uno dei registi italiani più irriverenti e originali del nostro cinema. I più grandi di noi lo ricordano insieme a Franco Ciprì nelle loro incredibili incursioni su Rai 3in vari programmi, da Blob ad Avanzi. Dopo “Belluscone: Una storia siciliana” e altri titoli, Maresco torna al cinema con un omaggio dedicato al genio di Carmelo Bene partendo da un progetto di un lavoro, mai terminato, dedicato al grande artista sempre controcorrente, con il racconto delle difficoltà produttive del regista e le interviste a chi vi è stato coinvolto. Il tutto condito sempre da un sottofondo di ironia che caratterizza le opere di questo talentuoso siciliano.

Diamo uno sguardo agli altri film italiani nelle altre sezioni.

Film italiani Fuori Concorso:

Il 30 agosto verrà proiettato “La valle dei sorrisi” del regista barese 32enne Paolo Strippoli (“Piove”, 2022). La trama: Sergio (Michele Riondino) è un insegnate di educazione fisica dal passato tormentato che viene trasferito a Remis, un remoto piccolo paese di montagna alle pendici del Tarvisio dove regna una apparente serenità ma che nasconde un inquietante segreto. Nel cast anche Romana Maggiora Vergano, Paolo Pierobon e Giulio Feltri.

Il 31 agosto sarà la volta de “Il maestro” film di Andrea Di Stefano. La trama è quella di un giovane tennista che, dopo anni di allenamento, si prepara per i tornei nazionali. Il padre lo affiderà per la preparazione a Raul (Pierfrancesco Favino) un ex tennista con un passato glorioso ma segnato da delusioni. Insieme intraprenderanno un viaggio lungo la costa italiana, tra vittorie, sconfitte e incontri inaspettati. Il 53enne attore e regista romano ha lavorato ancora una volta con Favino già protagonista del suo precedente film noir “L’ultima notte di Amore” (2023). Nel cast anche Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, Paolo Briguglia, Valentina Bellè ed Edwige Fenech.

Il 5 settembre ci sarà “L’isola di Andrea” di Antonio Capuano. Il vivace 85enne regista napoletano presenta questo suo ultimo lavoro dove si racconta la storia di Marta e Guido, una coppia separata che intraprende una battaglia legale per la custodia del loro figlio di otto anni, Andrea. Il film è un « legal-drama da camera » incentrato sul conflitto familiare, il dolore e le difficoltà vissute da genitori e il figlio durante il processo di affidamento. Nel cast Teresa Saponangelo, Vinicio Marchioni, Andrea Migliucci.

Il 1° settembre sarà la volta del film di Virgilio Villoresi “Orfeo”, definito dall’autore un “fantasy”, una storia d’amore e di perdita, ispirata liberamente al mito di Orfeo ed Euridice, e al “Poema a fumetti” di Dino Buzzati, Nel cast Luca Vergoni, Giulia Maenza, Aomi Muyock e Vinicio Marchioni.

Nella rassegna “Fuori Concorso non Fiction” troviamo tre lungometraggi:

Il 2 settembre ci sarà “I diari di Angela – Noi due cineasti – Capitolo Terzo” di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. Questo lavoro, apprezzato nel tempo a livello internazionale, ha lasciato un segno nel panorama del cinema d’avanguardia. Dopo la scomparsa della compagna Angela Ricci Lucchi, Gianikian ha scelto di ripercorrere la loro storia comune attraverso le pagine dei suoi diari meticolosi, trasformandoli in un omaggio intimo e struggente fatto di memoria, viaggi e arte vissuta insieme.

Il 4 settembre verrà presentato il documentario “Ferdinando Scianna – Il fotografo dell’ombra” del regista e sceneggiatore 66enne Roberto Andò (“La stranezza”, “L’abbaglio”). Un omaggio alla vita e alla carriera del celebre fotografo 82enne siciliano, dedicato dal suo amico regista e sceneggiatore suo conterraneo. Viene così esplorato l’approccio unico alla fotografia del grande Maestro, caratterizzato da un uso evocativo della luce e dell’ombra, e il suo rapporto con il mondo e la cultura.

Il 5 settembre si proietterà “Dai nostri inviati. La Rai racconta la Mostra del Cinema 1990-2000” di Giuseppe Giannotti, Enrico Salvatori. Un repertorio di immagini da vari programmi della televisione di Stato sulla kermesse veneziana raccontate dalla voce narrante di Marco Vivio.

ORIZZONTI

Il 28 agosto aprirà questa sezione il primo film italiano “Il rapimento di Arabella” di Carolina Cavalli. La regista e sceneggiatrice “Amanda”, sua precedente opera di successo (presentato a Orizzonti Extra nel 2022) ci racconta la storia di una donna di nome Holly che è convinta di essere la versione sbagliata di sé stessa fino quando non incontra una bambina di 7 anni che le cambierà la prospettiva. Nel cast è presente anche la “star” statunitense Chris Pine con Benedetta Porcaroli, Lucrezia Guglielmino, Marco Bonadei ed Eva Robin’s.

Il 31 agosto sarà la volta del secondo film italiano: “Un anno di scuola” di Laura Samani. L’autrice 36enne triestina, vincitrice nel 2022 del David di Donatello per regia di “Piccolo corpo”, ci presenta la storia di Fred, una diciottenne svedese che, giunta a Trieste per frequentare l’ultimo anno di un istituto tecnico, si ritroverà ad essere l’unica ragazza in una classe di soli maschi. Con il suo esuberante e coraggioso lei catalizzerà l’attenzione di tutti, in particolare di tre suoi compagni di scuola. Sarà una gara fra loro per conquistarla, che finirà per mettere in crisi le loro durature amicizie. Nel cast: Stella Wendick, Giacomo Covi, Pietro Giustolisi, Samuel Volturno.

Nella Mostra c’è una nuova sezione chiamata “Venezia Spotlight” che prevede una selezione di opere con particolare attenzione per i film che si misurano con i generi e la produzione corrente, caratterizzati da intenti d’innovazione e di originalità creativa.
Tra i dieci film selezionati verrà presentato il 2 settembre l’unico italiano, “Ammazzare stanca” del 58enne regista e documentarista reatino Daniele Vicari (“Diaz”, “La nave dolce”). La storia drammatica è ispirata a un fatto vero. Negli anni ’70, mentre l’Italia era attraversata da fermenti sociali e politici, Antonio Zagari, figlio di un potente boss della ‘ndrangheta, decise di ribellarsi al destino criminale tracciato dal padre, rifiutando di seguire le orme della famiglia. Il film racconta la sua lotta interiore e la sua decisione di rompere con la tradizione familiare, scegliendo una strada di autonomia e di rifiuto della violenza nonostante il pericolo che ciò gli avrebbe comportato.

Per il concorso internazionale di “Orizzonti Corti” troviamo in competizione l’unico italiano su 14 lavori selezionati: “Kushta Mayn – La mia Costantinopoli” di Nicolò Folin che narra le storie di due adolescenti ebrei a Venezia nel 1563, focalizzandosi sulle loro conversioni al cattolicesimo (nel cast anche Roberto Citran). Il film è prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema.

In chiusura, Fuori Concorso verrà presentato “Rukeli”, un lavoro d’animazione del 48enne regista napoletano Alessandro Rak (“L’arte delle felicità”, “Gatta Cenerentola”) dove si racconta la tragica storia di Johann Wilhelm Trollmann, un pugile sinto-tedesco, noto come “Rukeli” (in lingua sinti: Albero) che divenne campione dei pesi medi nella Germania nazista. A causa delle leggi razziali poi verrà privato del titolo, separato dalla famiglia e imprigionato nei campi di concentramento, dove morì a causa delle violenze subite.

Concludiamo questa panoramica citando i “Fuori Concorso Speciale Cinema & Musica”. Il 5 settembre si presenteranno i documentari: “Francesco De Gregori Nevergreen” di Stefano Pistolini; “Nino. 18 giorni” diretto da Toni D’Angelo che racconta la vita e la carriera di suo padre e “Piero Pelù. Rumore dentro” di Francesco Fei.

Confidiamo che questo corposo gruppo di film italiani in Mostra non deludano e ottengano qualche riconoscimento importante nelle loro categorie in concorso.

Andrea Curcione

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Andrea Curcione
Andrea Curcione è nato e risiede a Venezia dal 1964. Laureato in Storia all'Università Ca'Foscari di Venezia, ama i libri, la scrittura, la fotografia e il disegno. Giornalista pubblicista, ha pubblicato alcuni racconti e romanzi noir di ambientazione veneziana. Si occupa soprattutto di critica cinematografica, ma per Altritaliani scrive anche di avvenimenti culturali e mostre di particolare interesse che si inaugurano nella città lagunare.

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