Svuota la vetrina! Un ‘movimento’ culturale rincuorante nato da un fatto di cronaca

Per una volta invece di raccapricciarci per una ennesima violenza, un’azione vandalica ai danni di commercianti, una di quelle che spesso accadono ai margini di manifestazioni selvagge, possiamo rallegrarci. La vetrina svuotata non è quella di una gioielleria o di un negozio di articoli di lusso, come recentemente accaduto a Roma alla boutique di Valentino. Nel nostro caso si tratta di una libreria e le modalità dello “svuotamento” senza vetri infranti e nella assoluta legalità.

Forse mi sarei rallegrata perfino se si fosse trattato di un vero furto di tomi e affini, segno che questi sono ancora considerati merce ricercata e preziosa.
Un colpo in libreria per sottrarre non la cassa ma dei libri temo che appartenga piuttosto al campo della fantascienza, e in effetti non si tratta di furto, ma di vero e proprio acquisto.

Tutto ha preso inizio quando nel mese di agosto uno sconosciuto entra nella libreria Hoepli a Milano e acquista in blocco tutti i libri esposti in vetrina. Duecento libri dai più economici di un costo di circa 12 euro fino ai 600 euro del volume “Bruce Springsteen, Lynn Goldsmith- Limited Edition” per la modica spesa totale di circa 10 000 euro, pagati senza batter ciglio, né chiedere sconti e addebitandoli su una carta di credito.
Evidentemente una carta che di credito ne aveva in abbondanza.
Un taxi arriva e il misterioso cliente si dilegua.
Inutile chiedersi il perché di questa azione. Raptus da acquisto compulsivo? La vetrina è bella e me la compro. Un mobile o scaffale biblioteca da riempire? Niente di meglio che utilizzare per lo scopo una scelta di libri, ben curata e sapientemente allestita in vetrina.
Ipotesi da film di James Bond? Messaggi nascosti all’interno di uno dei libri senza saper dentro a quale tanto da decidere l’acquisto in toto.
Ripeto inutile chiederselo perché a patto che Mister X non ce lo sveli non lo sapremo mai e in ogni caso l’importanza del come e perché non è quello che veramente interessa.

Quello che ha mantenuto l’attualità di questo “fatterello” di cronaca rosa in un oceano di nera sono le ricadute dell’evento che ha fatto scoccare una prima e poi altre scintille.

Daniela, redattrice di testi universitari legge la notizia della vetrina Hoepli “svaligiata”, che espone il cartello “Scusate abbiamo venduto tutto”.
La prima reazione è di meraviglia assoluta per un evento che le appare come magico, e si mette a fantasticare, si vorrebbe anche lei protagonista di una simile azione.
E dai sogni, passa all’atto. Sceglie una piccola libreria milanese alla sua portata, entra e imita il cliente sconosciuto che la ha ispirata.
Svuota la vetrina de I Baffi, libreria di via Lepontina, per una cifra certamente di gran lunga inferiore, ma di lei siamo certi del motivo che la ha animata e della soddisfazione immensa che ha provato.
Le librerie vanno aiutate, in Italia si legge pochissimo, ma i lettori non possono aumentare se le librerie chiudono. Ora spero che tantissime persone decidano di imitare il misterioso cliente della Hoepli.”

Daniela non si ferma e crea una pagina Instagram SVUOTA LA VETRINA, per dare impulso alla sua azione con la speranza di essere a sua volta emulata. La pagina è dedicata all’iniziativa e al racconto dei suoi progressi in tutta Italia.
E dopo Milano, Osimo, Pomigliano d’Arco, Prato e Bari dove la libreria Laterza è stata la decima della lista delle librerie “prese di mira,” ora siamo già alla undicesima vetrina svuotata, di nuovo a Milano.
C’è chi tiene per sé i libri per sostenere le piccole librerie indipendenti e chi li destina alla biblioteca di scuole, per incentivare i giovani a leggere.

L’Italia è purtroppo fanalino di coda tra le nazioni della Comunità Europea per quanto riguarda la lettura. Si piazza in terzultima posizione con il 35,4 % di persone che dichiarano di leggere libri, battendo di poco Cipro (33,1% di lettori) e la Romania con poco meno del 30%.
Questi sono elementi di un’indagine Eurostat abbastanza recente, in cui l’unica nota consolante riguarda l’età dei lettori. La fascia di lettori più assidua è quella dei 16-29enni, anche se non è chiaro se si tratti di una percentuale nazionale o europea. Un dato positivo che comunque incoraggia e come l’operazione “Svuota la vetrina” ci ricorda che possiamo essere tutti attori e non spettatori passivi.

Non potremo magari svuotare una vetrina, ma approfittando delle prossime feste potremo forse riempire una calza dei figli, nipoti o amici senza dimenticare di fare un regalo a noi stessi.
Un libro è sempre un amico meraviglioso.
Con un libro non si è mai soli.
Perché privarsene?

Tosca, non di nome, ma di fatto, anzi di Misfatto

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Tosca
IF - REBECCA - Tosca non di nome, ma di fatto, anzi meglio di Misfatto. Affetta da sempre da sindrome della pagina bianca e in seguito pure da quella del “pollaio vuoto” per curarmi, scrivo…. Con un viatico come quello di Claude Lelouch che dalle onde, non del Mare nostrum ma di France Info, mi ha sussurrato “J’aime les gens qui se racontent au moins ils savent de quoi ils parlent”… …come non esaudirlo?

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