Anche se il tempo passa, l’universo di Lucio Dalla in una mostra evento a 10 anni dalla morte.

Il 1° marzo 2012 è scomparso Lucio Dalla, uno degli artisti italiani più amati, lasciando un tracciato poetico di splendide canzoni che ci hanno fatto da colonna sonora. Molte in questo giorno le persone e i giornali che ricordano l’artista e la sua vita in musica. Grande innovatore, eccellenza italiana, Lucio Dalla ha lasciato un segno indimenticabile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura.

Lucio Dalla. Anche se il tempo passa. Bologna prima tappa.

Dal 4 marzo al 17 luglio 2022, la “sua” Bologna gli dedica una mostra-evento: Lucio Dalla. Anche se il tempo passa. Si svolgerà al Museo Civico Archeologico. Un ricordo vero, che restituirà un’immagine eclettica, autentica del grande artista e racconterà aspetti inediti della sua vita. Sarà la prima tappa di un percorso nazionale che la vedrà realizzata poi in altre città che ebbero un ruolo importante nella vicenda dell’artista: a Roma in autunno, dal 22 settembre all’Ara Pacis e, successivamente, nel 2023, in occasione dell’ottantesimo della nascita, a Napoli e a Milano.

«Quello tra Lucio Dalla e Bologna è un legame indissolubile e che traspare dalle sue canzoni e nel ricordo personale che molti bolognesi conservano di lui», ha dichiarato il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore. «A 10 anni dalla sua scomparsa, Bologna Città creativa della musica Unesco vuole celebrare la sua musica, le sue canzoni, il suo genio, attraverso una grande mostra». L’esposizione è frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che andranno a documentare l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti del nostro paese.

Addio Lucio, vignetta di Emanuela De Siati
Addio a Lucio Dalla, vignetta di Emanuela De Siati per Altritaliani

«Dedicare una mostra a Lucio Dalla è qualcosa di più che un semplice tributo», ha dichiarato dal canto suo Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna. “Abbiamo tutti una canzone di Lucio nel cuore. I suoi brani, la sua poetica, hanno accompagnato come una colonna sonora la nostra vita e quella di generazioni di italiani. È una prerogativa solo dei grandi artisti, quella di riuscire a essere così empatici, capaci di interpretare con le parole e la melodia di una canzone anche il nostro vissuto e i nostri stati d’animo. Per questo ho trovato subito veramente interessante l’idea di una mostra evento dedicata a questo nostro grande artista a dieci anni dalla sua scomparsa e a ottanta dalla nascita. Un’occasione per ripercorrere la sua produzione di cantante e compositore ma anche la dimensione umana, privata, così ironica e straripante. Lucio non è stato solo un grande musicista, ma anche un artista poliedrico che fu attore cinematografico, scrittore, regista teatrale, amante dello sport, appassionato di motori. In breve, un autore capace di interpretare l’anima e la storia del nostro Paese.”

Saranno oltre  dieci  le  sezioni  in  cui  sarà  suddivisa  la mostra, che toccherà i vari aspetti della ricerca artistica e della vicenda umana di Lucio Dalla, dall’infanzia agli inizi musicali, dal clarinetto al rapporto con il cinema, il teatro e la televisione, fino alle amicizie con i personaggi della cultura e della musica ma anche con i suoi collaboratori; l’ultima sarà dedicata a Dalla e la sua Bologna. Insieme ai documenti, tante fotografie, filmati, abiti di scena e altri oggetti che racconteranno la sua vita, la sua arte e le sue passioni.

Lucio Dalla e Sofia Loren
Lucio Dalla a Napoli con Sofia Loren, copyright LaPresse

L’esposizione curata da Alessandro Nicosia in collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla, promossa dal Comune di Bologna con il patrocinio della Regione, sarà accompagnata da un catalogo edito da Skira, con un lungo elenco di straordinarie testimonianze.

Evolena

www.mostraluciodalla.it

Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2 – 40124 Bologna
Tel. 051.27.57.211

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Evolena
Michèle Gesbert est née à Genève. Après des études de langues et secrétariat de direction elle s'installe à Paris dans les années '70 et travaille à l'Ambassade de Suisse (culture, presse et communication). Suit une expérience associative auprès d'enfants en difficulté de langage et parole. Plus tard elle attrape le virus de l'Italie, sa langue et sa/ses culture(s). Contrairement au covid c'est un virus bienfaisant qu'elle souhaite partager et transmettre. Membre-fondatrice et présidente d'Altritaliani depuis 2009. Coordinatrice et animatrice du site.

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