Capossela: un menestrello italiano a Parigi

Vinicio Capossela rappresenta il perfetto sincretismo tra la musica leggera italiana, che fa riferimento tra gli altri a Tenco (non è un caso l’omaggio di “Estate”) o Carosone e la ricerca della tradizione, soprattutta quella del sud Italia. Una tradizione che non si avviluppa su se stessa, ma che si mescola con le altre tradizioni europee, sviluppando sempre nuove sonorità e che si abbevera nella tradizione americana, quella musicale di Tom Waits, a cui spesso viene paragonato, ma anche in quella letteraria, come nel caso di John Fante, ma anche Jack Kerouac, Charles Bukowski…

vinicio4.jpgCapossela è uscito col primo album, “All’una e trentacinque circa”, nel ’90 a cui è seguito “Modì”, ma ha cominciato a farsi largo tra il grande pubblico in Italia con Che coss’è l’amor, nell’album “Camera in Sud” (1996), colonna sonora anche del film di Bellocchio “L’ora di religione” e di “Tre uomini e una gamba” di Aldo Giovanni e Giacomo. Poi è stata la volta de “Il ballo di San Vito” (la cui canzone omonima è ormai un must del repertorio della musica italiana) ma è con “Canzoni a Manovella” che il nome di Capossela diventa una certezza nel panorama musicale italiano, vincendo anche la Targa Tenco come miglior album.

Poi toccherà al best “L’indispensabile” fino a “Ovunque proteggi” fatto di immagini bibliche e riferimenti mitologici del 2006.

Nel 2008, dopo due anni d’attesa esce finalmente “Da Solo” un album che ancora una volta prende una via diversa, più intimista dove il cantautorato è in primissimo piano.

Un amore, quello per Capossela, che sfocia anche all’estero, dove è uno degli autori italiani più apprezzati, tanto da portarlo a diverse collaborazioni con importanti artisti stranieri (Marc Ribot, Kocani Orkestar etc) non ultima quella con i Calexico nell’ultimo album “Da Solo”, ma anche nell’ultimo album del gruppo americano “Carried To Dust”. E proprio all’estero Freakout seguirà il menestrello nato ad Hannover, ma con le radici salde in Irpinia. Capossela infatti sarà a Parigi all’Ahlambra il 6 maggio a partire dalle 20.00, e ci arriverà sull’onda del successo che il suo ultimo album “Da Solo” ha avuto oltralpe. Una Francia che è anche bacino da cui Capossela pesca a piene mani, e come non potrebbe. Si ispira tra gli altri a Celine per Bardamu, ma si rifà alla cultura francofona anche grazie all’amore per Adamo. Il tour europeo toccherà anche Brussels, Zurigo e Londra.

vinicio3.jpgOvviamente anche a Parigi Capossela metterà in scena uno dei suoi spettacoli, il “Solo Show”. Ispirato ai “Side show”, quegli spettacoli che all’epoca del Barnum, si svolgevano al fianco del grande Circo, e vivevano soprattutto di freaks. Lo spettacolo è diviso in due parti: il primo in cui ci saranno le canzoni di “Da solo”, nella seconda le “attrazioni” sotto forma di canzoni, per terminare col classico finale da saloon.

Da non perdere, insomma, la performance di questo giocoliere delle parole, soprattutto quando alla mente torna il concerto del Formicoso, contro la proposta di creare lì la discarica. Un concerto, quello dell’estate scorsa, dedicato completamente alla tradizione del suo paese.

Vinicio Capossela : « Solo Show » à Paris

Concert à l’Alhambra le 6 Mai 2009 à 20h – 21, rue Yves Toudic 75011 Paris – tel 01 40 20 40 25

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