In mostra a Parigi “Napoléon III et l’Italie : naissance d’une nation 1848-1870”

Parigi rende omaggio all’unità italiana con un’esposizione destinata a essere visitabile fino alla metà di gennaio. Lo tsunami dei turisti italiani che si riverserà nella capitale francese in occasione delle festività capodannesche avrà dunque l’opportunità di osservare una straordinaria quantità di documenti (dalle foto originali ai giornali dell’epoca, passando per opere d’arte, uniformi militari, disegni di prima mano e informazioni sulle operazioni belliche) raccolti per l’occasione al Musée de l’Armée, nell’insieme di palazzi (una vera e propria città nella città) che tutti conoscono come “les Invalides”.
Giuseppe Garibaldi, di Auguste Etienne, 1856 ©Musée de l'Armée

Chi pronuncia questo nome pensa immediatamente alla tomba dell’imperatore Napoleone I. Ma agli Invalides c’è anche molto altro, a cominciare appunto dal museo di storia militare che contiene alcune sale assolutamente spettacolari, come quella in cui viene presentata la ricostruzione in grandezza naturale di decine di cavalli e cavalieri nelle uniformi delle diverse epoche storiche. Sembrano veri.

Adesso il museo parigino ha raccolto, in collaborazione con numerose istituzioni culturali francesi e italiane (tra cui il Louvre, il Museo d’Orsay, Palazzo Pitti, la straordinaria collezione fotografica Fratelli Alinari, il Museo del Risorgimento di Milano e il Museo di Brera) la documentazione che consente di ripercorrere l’itinerario storico dell’unità italiana in relazione all’impegno francese e in particolare a quello dell’imperatore Napoleone III. Il titolo dell’esposizione agli Invalides è appunto: “Napoleone III e l’Italia. Nascita di una nazione. 1848-1870”.

Napoleone III (1808 -1873) ha avuto una relazione assolutamente particolare con l’Italia. In gioventù questo figlio di Luigi Bonaparte (uno dei fratelli di Napoleone I) ha partecipato alle insurrezioni carbonare e ha vissuto sulla propria pelle la tragedia del loro fallimento.

Napoleone III, di Xavier Franz-Winterhalter

Luigi Napoleone, come si chiamava allora il futuro imperatore, partecipo’ nel 1831 ai moti risorgimentali in condizioni improvvisate e confuse, ma non per questo meno pericolose, insieme al fratello Napoleone Luigi. Braccato dagli austriaci nelle campagne romagnole, si salvo’ grazie all’intervento della madre dopo aver assistito impotente alla morte per malattia del fratello. A salvargli la vita contribui’ (appunto su richiesta della madre) un prelato dal promettente futuro: Giovanni Maria Mastai Ferretti, che sarà papa dal 1846 al 1878 col nome di Pio IX.

Fuggito dallo Stato pontificio alla fine del 1848, Pio IX chiese a sua volta l’aiuto di Luigi Napoleone, che in quel momento era presidente della Repubblica (la Seconda Repubblica francese) per schiacciare gli insorti della Repubblica romana e riprendere cosi’ il potere. Ecco, nella primavera 1849, le forze francesi attaccare a Roma i mazziniani e i garibaldini, che avevano proclamato le nuove istituzioni ed ecco il ritorno di Pio IX al potere – dopo scontri molto sanguinosi, in cui perse la vita Goffredo Mameli – grazie a quel ragazzo francese da lui salvato nel 1831.

Naturalmente l’esposizione parigina agli Invalides dà spazio soprattutto ai capitoli successivi di questa relazione particolarissima tra Luigi Napoleone e l’Italia. Dal 1852 in Francia c’è di nuovo un impero: meglio non fare le elezioni quando si rischia di perderle. Napoleone III gestisce un potere enorme e riscopre l’idea dell’unità italiana. Le vicende della guerra del 1859, combattuta contro l’Austria dalla coalizione franco-piemontese, sono illustrate all’esposizione parigina da fotografie di straordinario interesse, che ci riportano alle battaglie fondamentali del giugno 1859 a Magenta e a Solferino.

Napoleone III a Solferino, di Jean Louis-E. Meissonier, 1863 ©Rmn

Napoleone III alloggio’ ai primi di giugno nel palazzo del centro di Novara in cui ha oggi sede la Banca popolare, che porta il nome di questa città e in cui nel 1849 re Carlo Alberto aveva abdicato in favore del figlio Vittorio Emanuele II (dopo essere stato sconfitto dagli austriaci, nella battaglia del 23 marzo tra le risaie del quartiere della Bicocca). Il nuovo capitolo della relazione tra Napoleone III e la causa italiana non manca di situazioni difficili e di gravi incomprensioni. Dopo Solferino, l’imperatore francese sceglie di dialogare direttamente con Francesco Giuseppe d’Austria per decidere le condizioni della pace alle spalle di Vittorio Emanuele II, che era nella zona delle operazioni militari, e di Cavour, rimasto a Torino per guidare il governo. Uno degli elementi più interessanti dell’esposizione parigina è il quadro raffigurante le reazioni, tristi e perplesse, della gente comune italiana all’annuncio della Pace di Villafranca, che lascio’ il Veneto in mani austriache.

Imbarco a Genova di Garibaldi e dei Mille, di Gerolamo Induno, 1860 ©Museo del Risorgimento, Milano

Conosciamo la fine della storia: divenuto il difensore del papa a Roma di fronte al nuovo regno d’Italia, proclamato nel marzo 1861, Napoleone III perse tutto nell’estate 1870 davanti ai prussiani e cio’ permise ai bersaglieri d’entrare nella nuova capitale d’Italia (combattendo tra i giardini di Villa Bonaparte, che è oggi la magnifica residenza degli ambasciatori francesi presso la Santa sede).

Una cosa è certa: il rapporto tra Napoleone III e l’Italia è stato una straordinaria storia d’amore e di incomprensioni, di slanci e di polemiche, di grandi soddisfazioni e di qualche amarezza. Il merito dell’esposizione parigina è di renderla viva e attuale.

Alberto Toscano

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Informations pratiques :

DU 19 OCTOBRE 2011 AU 15 JANVIER 2012

Napoléon III et l’Italie : naissance d’une nation 1848-1870
Exposition organisée par le musée de l’Armée,
Alinari 24ORE – Florence, Ville de Milan – Civiche Raccolte Storiche
Dans le cadre des manifestations du 150e anniversaire de l’Unité de l’Italie 1861-2011

Musée de l’Armée

Hôtel des Invalides
Salles Chanzy et Pélissier
129, rue de Grenelle
75700 PARIS 07
www.invalides.org

TARIFS :
– Exposition seule : 8 €
– Billet couplé exposition + musée : 11 € (billet donnant accès à l’exposition, aux collections permanentes du musée de l’Armée, à l’Eglise du Dôme (Tombeau de Napoléon Ier), au musée des plans-reliefs et au musée de l’Ordre de la Libération).
– Gratuit pour les moins de 18 ans

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Alberto Toscano
Alberto Toscano est docteur en Sciences politiques à l’Université de Milan, journaliste depuis 1975 et correspondant de la presse italienne à Paris depuis 1986. Ex-président de la Presse étrangère, il est l’un des journalistes étrangers les plus présents sur les chaînes radio-télé françaises. A partir de 1999, il anime à Paris le Club de la presse européenne. Parmi ses livres, ‘Sacrés Italiens’ (Armand Colin, 2014), ‘Gino Bartali, un vélo contre la barbarie nazie', 2018), 'Ti amo Francia : De Léonard de Vinci à Pierre Cardin, ces Italiens qui ont fait la France' (Paris, Armand Colin, 2019), Gli italiani che hanno fatto la Francia (Baldini-Castoldi, Milan, 2020), Mussolini, "Un homme à nous" : La France et la marche sur Rome, Paris (Armand Colin, 2022)