Italinscena: Tino Caspanello et Pubblico Incanto Artheatre Festival à Pagliara en Sicile

Du 17 au 31 juillet 2011 à Pagliara en Sicile, se tient la première édition du festival de théâtre et d’art contemporain de la compagnie Teatro Pubblico Incanto, organisée par Cinzia Muscolino et Tino Caspanello, auteur de Mari (“Mer” récemment mis en scène par Jean-Louis Benoît au Théâtre de l’Atelier à Paris avec Gilles Cohen et Léa Drucker).

Le festival reflète les préoccupations de ces deux artistes qui au moyen de l’expression artistique et théâtrale cherchent à pénétrer la simple réalité qui nous entoure pour en révéler la dimension métaphysique.

La programmation, dont le fil rouge est la figure de la femme, offre une place particulière à la dramaturgie du Sud de l’Italie et aux nouvelles écritures en langues régionales (sicilien de la région de Messine, palermitain, calabrais).

La rencontre et la circulation des idées est au cœur de la manifestation qui associe directement le public à travers une série d’ateliers de théâtre. Daniela Milone et Salvatore Raimondo sont les deux artistes invités en résidence, ils s’attacheront à restituer le «théâtre de la vie» à l’œuvre pendant le festival par la réalisation d’une vidéo révélant la chorégraphie humaine quotidienne.

A suivre début août sur Altritaliani.net, dans le cadre d’Italinscena, le «journal» du Festival par Julie Quénehen, traductrice de la Maison Antoine Vitez.

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PRESENTAZIONE, di Tino Caspanello – Direttore Artistico

Nel 2001, lo spazio della Compagnia Teatro Pubblico Incanto, “La lanterna rossa”, aveva accolto l’ultima edizione di MICROCOSMI, rassegna di teatro contemporaneo. Le condizioni della sala, successivamente, ci hanno imposto una pausa, forse un po’ troppo lunga, che però non ci ha tolto il grande desiderio di portare a casa nostra quel teatro che, nel frattempo, incrociavamo nei festival e in altri teatri lungo la penisola. Abbiamo aspettato. E se c’è un tempo per l’attesa, durante il quale si riflette e ci si concentra, poi arriva il tempo dell’azione, tempo in cui, rinnovate le energie e messi a fuoco gli obiettivi, si riparte per quella avventura, che, sicuramente, concorre all’arricchimento del nostro viaggio dentro il teatro: l’organizzazione di un festival.

Pubblico Incanto Artheatre Festival nasce con delle precise finalità, le stesse che muovono l’anima di tutti i festival: offrire un panorama più ampio sugli sviluppi della drammaturgia e del teatro contemporaneo, rinnovare il rapporto tra pubblico e teatro attraverso il confronto e il dibattito, favorire la circolazione di idee e di riflessioni che, attraverso il teatro, ci informano sulla condizione dell’umanità e ci sollecitano a riformulare la nostra visione della realtà, a viverla con coscienza critica e a intervenire in essa, quando i cortocircuiti culturali, casuali o progettati, impediscono di percepirne gli ostacoli e le mancanze; e infine, ma non ultima, la ri-creazione di spazi per la socialità, luoghi fisici, mentali e spirituali, che ci restituiscano la possibilità di vivere tutti insieme un evento che affonda le sue radici nell’unità di un’anima universale.

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Pubblico Incanto Artheatre Festival rappresenta per noi, per la nostra compagnia, una sorta di rinascita e non potevamo rinascere senza pensare a chi, per natura, mette al mondo la vita, alle donne. A loro è dedicata questa edizione, a figure di donne che muovono lo spazio e partoriscono volontà e generano la storia, ancora purtroppo nel silenzio e nella violenza.

Pubblico Incanto Artheatre Festival, nell’intento di diventare un appuntamento costante, desidera offrire agli artisti la possibilità di verifiche, diventare insomma una fucina di idee; a tal fine ospiterà, accanto a cinque spettacoli già collaudati, alcuni studi che qui troveranno gli strumenti e il pubblico per comprendere tutte le loro possibilità di sviluppo.

La scelta dei lavori, in generale, ci ha suggerito un percorso lungo il quale incontreremo nuove scritture per la scena insieme alle lingue regionali, con particolare attenzione alla drammaturgia che nasce al sud.

A volte, però, un festival da solo non basta per un’azione più profonda e incisiva. Non ci bastava pensare a una rassegna che vedesse soltanto l’avvicendarsi, sera dopo sera, degli spettacoli; abbiamo pensato di cominciare prima, di aprire la strada agli eventi con tre laboratori dedicati alle persone che qui vivono, ai bambini, ai giovani e agli adulti, con una attenzione particolare verso gli anziani con i loro racconti e la loro memoria.

E ancora, col desiderio di dare vita a un organismo più complesso, abbiamo istituito una residenza per artisti visivi: due artisti vivranno nei nostri luoghi durante la manifestazione, lavoreranno per essi e con gli abitanti, nel tentativo di ridare forma, attraverso il rapporto con le voci, i corpi e il nostro tempo, a un dialogo con l’opera d’arte, con il suo linguaggio e le sue dirompenti capacità espressive.

Tino Caspanello – Direttore Artistico

Il sito di Pubblico Incanto Artheatre Festival

A lire aussi / Da leggere :

Conversation avec Tino Caspanello et la compagnie Teatro Pubblico Incanto, traduction de Julie Quénehen

Conversazione in italiano con Tino Caspanello e la compagnia Teatro Pubblico Incanto di Julie Quénehen

http://www.altritaliani.net/spip.php?article743

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ITALINSCENA

Italinscena est un rendez-vous d’exploration critique des nouvelles écritures théâtrales italiennes proposé par les lecteurs et traducteurs du Comité italien de la Maison Antoine Vitez en partenariat avec ALTRITALIANI.NET

Maison Antoine Vitez
Centre International de la Traduction Théâtrale
134, rue Legendre – 75017 Paris
Téléphone : 01 42 63 44 50 / Fax : 01 42 63 44 51

http://www.maisonantoinevitez.fr/

Membres du comité italien: Antonella Amirante (metteuse en scène), Sylvia Bagli (comédienne, traductrice), Angela de Lorenzis (dramaturge), Eve Duca (enseignante, traductrice), Olivier Favier (traducteur), Juliette Gheerbrant (traductrice, journaliste), Hervé Guerrisi (comédien, traducteur, metteur en scène), Giampaolo Gotti (metteur en scène), Federica Martucci (comédienne, traductrice), Maria Cristina Mastrangeli (metteuse en scène, comédienne, traductrice), Amandine Mélan (traductrice), Caroline Michel (comédienne, traductrice), Antonia Proto Pisani (dramaturge), Julie Quénehen (enseignante, traductrice), Paola Ranzini (enseignante), Susy Memo (traductrice, comédienne),
Sophie Royère (enseignante, traductrice), Rossana Jemma-Schwentzel (enseignante, traductrice).

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