IX Forum Internazionale degli Studi “Le Vie dei Mercanti”: S.A.V.E. Heritage

L’obiettivo del IX Forum Internazionale di Studi dal titolo S.A.V.E. Heritage (Aversa e Capri 9,10,11 giugno 2011) è stato di creare un confronto internazionale sulle esperienze locali relative alla salvaguardia del patrimonio culturale, architettonico, archeologico, paesaggistico ed ambientale. La Campania, un laboratorio e una location ideale.


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Si è tenuto nella sede della Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” di Aversa della Seconda Università di Napoli (SUN) il 9 giugno e nel centro congressi dell’isola di Capri il 10 e 11 giugno 2011 il IX Forum Internazionale degli Studi “La Via dei Mercanti” dal titolo S.A.V.E. Heritage (Safeguard of Architectural, Visual and Environmental Heritage) organizzato dal Centro di Competenza della Campania sui Beni Culturali, Ecologia ed Economia (BENECON SCaRL), costituito da quattro atenei regionali (SUN, Università di Napoli “Federico II”, Università del Sannio, Università di Salerno), membro istituzionale del “Forum UNESCO University and Heritage”, dalla Facoltà di Architettura SUN e dall’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria.

Il Forum è stato patrocinato dal network universitario UNESCO, dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dalla US-Italy Fulbright Commission, che cura gli scambi culturali fra l’Italia e gli Stati Uniti, e dalla Camera dei Deputati del Governo italiano.

Il Forum annuale e ciclico è intitolato alle “Vie dei Mercanti” perché queste erano le vie degli scambi economici, culturali, religiosi, politici, artistici e filosofici fra Occidente e Oriente che videro il massimo splendore nel Rinascimento. Le vie dei Mercanti sono state percorse, fra gli altri, dalla famiglia veneziana dei Rompiasi, presso la quale ha lavorato come agente commerciale nei viaggi per mare il geometra Luca Pacioli, che, incarnando la tipica figura dell’uomo rinascimentale, ha svolto un ruolo fondamentale nel campo delle scienze: inventò infatti la partita doppia, dove l’oggetto di analisi diventa il patrimonio e il suo divenire per effetto della gestione.

Ogni anno il Forum ha inoltre un titolo specifico legato all’attualità, alle ricerche tematiche della Facoltà di Architettura SUN, del Centro di competenza regionale BENECON, e dei partner internazionali. Il Forum 2011 “Safeguard of Architectural, Visual, Environmental Heritage” ha avuto l’obiettivo di creare un confronto internazionale sulle esperienze locali relative alla salvaguardia del patrimonio culturale, architettonico, archeologico, paesaggistico e ambientale.
Teatro di Corte. Reggia di Caserta (foto EPT Caserta)

La Campania è un laboratorio e una location ideale. Nella regione sono locati cinque siti Patrimonio Mondiale UNESCO, annoverati per differenti caratteristiche tipologiche nella World Heritage List : dal patrimonio culturale e paesaggistico del sito di Caserta, costituito dalla Reggia, i Giardini Reali, il Belvedere di San Leucio e l’Acquedotto Carolino, al Centro Storico di Napoli, all’area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, ai paesaggi culturali della Costiera Amalfitana e del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Velia e Paestum e la Certosa di Padula. Vanno anche annoverate le due Man and Biosphere UNESCO del Parco Nazionale del Vesuvio e del Cilento, e le bellissime isole del golfo: Procida, Ischia e Capri.

Ma questo enorme patrimonio è in pericolo e poco valorizzato. Basti pensare alle emergenze ataviche regionali come quelle sociali e ambientali: l’emergenza rifiuti, che da oltre 15 anni ha ripercussioni sulla salute dei cittadini e sul patrimonio, contribuisce a degenerare l’immagine della Campania nel mondo.

Il Forum SAVE Heritage ha contribuito a creare un momento di confronto internazionale su queste problematiche. Hanno partecipato alla manifestazione oltre 300 studiosi, attraverso contributi scientifici scritti e orali, provenienti da 34 differenti paesi nel mondo. La selezione dei contributi scritti si è svolta secondo un procedimento di revisione anonima da parte dei membri del Comitato Scientifico Internazionale, costituito da 17 esperti e presieduta da Carmine Gambardella, Presidente del Centro BENECON e Preside della Facoltà di Architettura SUN. Hanno inoltre partecipato all’ International Committee il Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, rappresentanti dell’UNESCO e della Fulbright, e 12 distinguished professors di università partners, provenienti dalla Russia, Francia, Spagna e Stati Uniti, con i quali il BENECON e la facoltà di Architettura SUN hanno esperienze pregresse e in progress relative a progetti di cooperazione internazionale, come ATLANTIS (Europa – Stati Uniti), ALFA III (Europa – America Latina) e TEMPUS IV (Europa – paesi confinanti).

Nei tre giorni di studi sono state organizzate sessioni parallele sui temi principali del convegno, ovvero “ Safeguard, Architecture, Visual, Environment, and Heritage ” nel corso delle quali i partecipanti hanno presentato le proprie progettualità in una logica di scambi internazionali e di analisi di best practices per la tutela e la valorizzazione del Patrimonio.

Casertavecchia. Provincia di Caserta (foto EPT Caserta)

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Capo Miseno. Provincia di Napoli (foto Archizoom)

Particolarmente interessanti si sono manifestate le due sessioni plenarie di giovedì 9 e sabato 11 giugno. Il Presidente Gambardella ha introdotto il Forum presentando il progetto per la gestione unificata dei cinque siti UNESCO della regione Campania (Napoli, Caserta, Pompei, Amalfi, Cilento) che è alla base di un Memorandum of Understanding siglato fra il Centro BENECON e il World Heritage Centre dell’UNESCO e per il quale sono già stati sviluppati dei progetti per la città di Pompei, il parco Nazionale del Cilento, il centro storico di Napoli e il Litorale Domitio nella Provincia di Caserta. Sono seguiti i saluti istituzionali del Rettore della SUN, del Sindaco di Aversa, splendida città normanna, del Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e dell’executive director della Commissione Fulbright.

Fra gli ospiti invitatati Salvatore Settis, ex direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha presentato una lectio magistralis sulla “salvaguardia del paesaggio”. Settis ha evidenziato che la tutela del paesaggio è fortemente legata alla nostra storia, alla nostra cultura e alla nostra legislazione, ma spesso l’intervento azzardato dell’uomo mette a repentaglio gli spettacolari paesaggi culturali italiani, fra cui i siti Patrimonio Mondiale della costiera amalfitana, della Val d’Orcia e della costa cilentana. E’ stata poi la volta degli ospiti internazionali: Bernard Haumont dell’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture Paris-Val de Seine con una lezione su “i luoghi del patrimonio: le tradizioni, le trasmissioni, le obsolescenze”; Jim Kushner, Fulbright visiting professor della Southwester Law School di Los Angeles con una lezione sulla “Conservazione del patrimonio storico nell’era dei cambiamenti climatici”; Xavier Greffe, Direttore del Centro di Economia della Sorbonne, con una lezione sull’”importanza del valore economico dei beni materiali e immateriali del patrimonio paesaggistico e culturale”; e Federico Casalegno del Massachussetts Institute of Technology di Boston, che ha presentato un progetto di promozione del turismo culturale in Italia attraverso nuove tecnologie e sistemi informatici complessi. Inoltre al Forum è stato premiato il primo vincitore della Borsa di studi dedicata a Gaspare de Fiore, da poco scomparso, mentore dell’area disciplinare del Disegno e della Rappresentazione, riservata a giovani studiosi, laureati, dottorandi e dottori di ricerca.

Castello di Baia. Provincia di Napoli (foto Archizoom)

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Terme di Baia. Provincia di Napoli (foto Archizoom)

L’esperienza del Forum contribuisce ogni anno ad accrescere la consapevolezza dell’importanza della tutela del Patrimonio, come matrice identitaria della nostra cultura, che, come ci ricordano la World Bank e l’UNESCO, può diventare il motore del riscatto non solo sociale, ma anche economico di un territorio. Il confronto internazionale, inoltre, mette in evidenza come le risposte a problemi di una specifica area geografica possano anche essere oggetto di dibattiti che si estendono a diversi contesti, per poi ritornare alla realtà locale originaria con idee e progetti innovativi che rispettano l’identità del luogo.

Alessandro Ciambrone*

Per saperne di più, si puo’ scaricare questo documento
Le vie dei mercanti, un’intervista a Carmine Gambardella

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Il sito : IX Forum Internazionale degli Studi “Le Vie dei Mercanti”

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