Easter Parade, di Richard Yates

100-8471_easter-parade-richard-.jpgLe sorelle Grimes sono due bambine molto diverse, nell’aspetto e nel temperamento : Sarah, la maggiore, è “bruna, con un’espressione di innocenza fiduciosa”, mentre Emily, di quattro anni più giovane, è “bionda, esile e seria”.

Ciò che le accomuna, come il narratore annuncia fin dalla prima riga del romanzo, è l’infelicità a cui entrambe sono destinate. Tutto comincia con il divorzio dei loro genitori, in seguito al quale le due sorelle vanno a vivere insieme alla madre, Pookie: una donna fragile e irresponsabile, che le costringe a trasferirsi continuamente da una città all’altra per assecondare i “suoi progetti per l’indipendenza”, la maggior parte dei quali votati al fallimento . L’unico contatto con New York, la loro città d’origine, è il padre, Walter Grimes, impiegato al Sun dove però, con un certo disappunto delle sue figlie, è solo un correttore di bozze.

Quando finalmente anche Pookie decide di tornare a vivere in città, per le sorelle Grimes arrivano i primi, veri contatti con il mondo dell’amore e del sesso, dopo qualche effimera esperienza in provincia. Sarah, ancora molto giovane, si sposa con il figlio dei vicini, un ragazzo di origini inglesi che somiglia a Laurence Olivier, si trasferisce nella tenuta dei suoceri a Long Island e da alla luce tre figli nell’arco di tre anni; Emily invece ha numerose relazioni, non si fidanza, ma ottiene una borsa di studio, frequenta il college e, dopo il diploma, trova un impiego in un’agenzia pubblicitaria.

Easter-Parade_Richard-Yates.jpgInsomma, due vite apparentemente felici e realizzate, seppure in maniera diversa: ma questa serenità non è altro che una facciata di scarsa consistenza. Il matrimonio di Sarah, nonostante i teneri quadretti di vita familiare inscenati da lei e dal marito, è tutt’altro che un idillio, mentre l’esistenza libera ed emancipata di Emily si rivela estremamente precaria: in entrambi i casi, l’instabilità della situazione finisce per affiorare in superficie, con conseguenze drammatiche.
In generale, nessuno dei personaggi di Yates, sia nei suoi romanzi che nei suoi racconti, sembra poter sperare in una vita serena e appagata: al contrario, i protagonisti delle sue storie si trovano spesso a fare i conti con la disperazione, a volte con la follia, e scivolano inesorabilmente verso una fine dolorosa, come quella della vita dell’autore, morto solo e alcolizzato.

I critici letterari mettono spesso in guardia dal cercare di leggere le opere di uno scrittore a partire dalle sue esperienze biografiche, e probabilmente non hanno tutti i torti: è però innegabile che i testi di Yates siano disseminati di elementi che rimandano alla sua vita tanto che, nella sua prefazione a Easter Parade, Nick Laird afferma che il lettore, una volta terminata l’opera, potrà rileggere il profilo biografico dell’autore e “togliersi lo sfizio” di vedere quante cose in comune ci siano tra i personaggi del libro e la sua vita. Del resto, si tratta di un esercizio a cui si prestano la maggior parte dei testi di Yates: ciò che li accomuna è il fatto di dare vita a personaggi che, nell’America rampante del Dopoguerra, non riescono a trovare un equilibrio che non sia fittizio, come quello di Sarah, o fragilissimo, come quello di Emily. Il risultato è una parabola infelice, dopo la quale sembra che non possa esistere una possibilità di riscatto e che si conclude, molto spesso, con una morte precoce e drammatica.

3356941519_eaa19ec450_o.jpgYates racconta queste vicende in modo limpido, essenziale, ma non scabro: la sua scrittura illumina vividamente ciò che descrive, mostrando la realtà così com’è, senza edulcorarla. Uno stile che corrisponde molto bene allo sguardo dell’autore che, senza essere crudo, è comunque impietoso: Sarah, Emily, Pookie, Walter e la maggior parte dei personaggi che affollano Easter Parade sono degli sconfitti, senza speranza di redenzione. Tante vicende di solitudine che vanno ad aggiungersi alle molte altre, tutte diverse nella loro infelicità, a cui Yates ha dedicato le sue opere.

Francesca Chiericato

En version française :
« Easter parade« , par Richard Yates, traduit de l’anglais (Etats-Unis) par Aline Azoulay, Robert Laffont, 20 euros.

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