Consigli per gli acquisti.

Quanto è avvenuto nelle regionali francesi, a pochi giorni dalle regionali italiane, la dice lunga e può essere sintomatico della crisi della politica nel nostro caro vecchio occidente. Sarko perde (pesantemente) i socialisti e gli ecologisti avanzano (i primi decisamente rispetto alle ultime europee) rialza la testa la destra estrema di Le Pen, ma soprattutto (ed è il dato più impressionante) il 52% dei francesi non è andato a votare.

Non mi si dica la solita frottola che vuole che nelle democrazie mature molti non votano perché hanno fiducia nella scelta degli altri.
Balle!

In Francia come forse sarà in Italia, molti non votano perché sono esausti. Sfiniti da una politica vuota di contenuti, ma riempita dalle grida, dalle polemiche, da battaglie formali e procedurali, priva di qualsivoglia progetto, di qualsivoglia impeto d’ideali o di contenuti concreti e condotta da personaggi che non ci rappresentano, oserei dire nemmeno esteticamente.

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Sarko per quanto riguarda la politica degli annunci a cui segue il nulla, e per gli spot (spottoni) che spettacolarmente fanno immaginare scenari fantascentifici è il fratello minore del nostro premier Berlusconi.
MInore perché almeno ha il pudore di non nascondere la propria incapacità, dietro l’annuncio di faraoniche quanto inutili opere. Non arriva a proporre, ad esempio, ponti sullo stretto per la Sicilia, mentre finanche i treni faticano a marciare ed intere zone crollano e franano per i mancati interventi infrastrutturali.
Il problema è che gli annunci possono infiammare le platee depresse del nostro caro occidente, possono surriscaldare gli animi, nella febbrile attesa di un evento, ma alla lunga, anche il più ottimista, il più fervente fan di Sarko e Berlusca si stanca di essere preso per i fondelli, si disaffeziona verso la politica, comprende che quello è il mondo della pubblicità e che lui appartiene ad un altro mondo, quello reale. Un mondo fatto di sempre maggiori precarietà, di pensioni che sono sempre più basse rispetto al costo vero della vita, di fabbriche che chiudono, di case sempre più costose da fittare, e di altro ancora.

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Non è facile comprendere per una persona normale, come sia possibile che dietro le roboandi affermazioni che ci vogliono tra le società più ricche del mondo, mete di sogni e speranze per i diseredati di tutto il pianeta, paesi leaders dei G8, ci sia una realtà fatta di una maggioranza di cittadini, che mentre assiste alla televisione a queste meraviglie, fatica con i soldi ad arrivare alla terza settimana del mese, che deve fare i conti anche per acquistare il latte e il pane. Il punto è che questi 52% di francesi come chissà quanti altri italiani, non li intercetta nessuno.
In Francia, restano in vita, in modo surreale, schemi politici e contenuti ideologici di quarant’anni fa. Come se la Storia si fosse fermata al ’68 e malgrado annunci (altri consigli per gli acquisti) di rinnovamenti di aperture verso la variegata e complessa società transalpina, sembra che il mondo si sia fermato. Coraggio per riforme vaste ed importanti, poco, pochissimo.

Lo stesso in Italia dove l’opposizione sembra incapace di rompere con i vecchi schemi e di assumersi la responsabilità di scelte chiare che rinnovino il Paese, soprattutto riconoscendolo.

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Ecco quindi che si allarga sempre di più la massa di quei figli di nessuno, che non possono riconoscersi nell’attuale spettacolare e vuota politica. Sembrano finanche stanchi di attendere il messia di turno, delusi dalle performance degli ultimi protagonisti di questa X Factor che diventata la politica. Già Obama, per non parlare di Sego, Sarko ed altri, non tira più come appena un anno fa.

Si insegue la politica TV e spettacolo e si finisce come i suoi odierni eroi. Chi si ricorda, infatti, i protagonisti del « Grande fratello »? dopo qualche mese già sono triturati da una macchina del consumo televisivo che non risparmia nessuno e nulla, che macina digerisce e defeca tutte le sue « figurine ».

Gli eroi della politica di oggi infondo appaiono, nel bene e tanto nel male, simili a quegli eroi da reality show, che tanto effimero successo raccolgono presso i telespettatori. Pronti a farne eroi per lo spazio di un mattino, per poi dimenticarli per sempre.

Un consiglio ai politici: « Date meno consigli per gli acquisti », evitata di avere come riferimento la televisione con i suoi annunci e il suo spettacolo, fate una scelta intelligente, andate a lavorare, a vedere tra la gente come è la Francia di oggi per non dire dell’Italia.
Fareste delle scoperte sconvolgenti.

Veleno


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