Le trame di Giorgione, un’affascinante mostra tra imprenditoria & cultura

A Castelfranco Veneto, fino al 4 marzo 2018, una sontuosa esposizione che mette insieme capolavori della storia dell’arte e del tessuto riuniti nel Museo Casa Giorgione, per svelare una innovativa storia del costume. Una Mostra Diffusa che si espande poi in un percorso che unisce diversi siti “giorgioneschi” della Città Murata, destinati ad accogliere l’attualità della grande tradizione di tessoria della Serenissima di 5 secoli e propone diversi itinerari di visite fino a Venezia.


Alessandro Varotari, detto Padovanino - Ritratto di dama (particolare)

Un modello espositivo davvero da seguire e prender ad esempio, quello che si realizza dal 27 ottobre a Castelfranco Veneto, luogo di nascita di Giorgione, uno dei più grandi ed innovativi artisti della Scuola di Pittura Veneta, a cavallo tra Rinascimento e Nuova Maniera, morto giovane – caro agli dei – ed autore di capolavori passati alla leggenda ed, in parte, non ancora completamente decifrati, come la Tempesta ed il suo Paesaggio – protagonista oltre-concettuale e cromatico -, Tre filosofi – enigmatico ancora oltre ogni dire, Ritratto di vecchia, alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, splendore di raffinato e crudo psicologismo o quella meravigliosa ed ancora mitica Pala di Castelfranco, collocata proprio nel Duomo, incipit naturale di una splendida mostra che trova negli ambienti del Museo Casa Giorgione il suo cardine fondamentale.

Giorgione - Pala di Castelfranco partic. (1503/1504) Credits: Duomo di Castelfranco V.

Il modello è la cosiddetta Mostra Diffusa: da lì si espande in diversi siti, destinati ad accogliere l’attualità della grande tradizione della lavorazione dei tessuti, delle trame, dei merletti della Serenissima di 5 secoli fa che giungerà, nel tempo, all’opera creativa ed unica del grande Mariano Fortuny a Venezia.

(Vedi: LA MOSTRA DIFFUSA E GLI ITINERARI)

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«L’esposizione ha (e vuole avere) valore turistico – ha, infatti, affermato la colta curatrice, l’architetto Daniela Dal Pos – per dare al visivo fruitore, il tempo e la lentezza per gustare appieno l’arte ed il territorio giorgioneschi. Giorgione è nato qui, e qui si è formato, pur lavorando e trovando in seguito il successo nella cosmopolita Venezia e qui dev’essere ‘proustianamente’ ritrovato.»

Le trame di Giorgione è coinvolgente e ricchissima di capolavori, com’è si offre come un’autentica story-teller per suggestive nuove proposte interpretative.

Bernardo Licinio - Ritratto di donna con balzo Credits: Gallerie del'l accademia di Venezia

I suoi canoni stanno, borderline, tra storia dell’arte e storia del tessuto, a comporre una originale storia del costume, un modo nuovo per studiare mode ed interpretare caratteri.

Molti i cardini sui quali la Curatrice ha fondato questa mostra.

La nuova lettura della Pala, innanzitutto. Nella raffigurazione della Madonna e Santi nulla è solo ciò che sembra. Nemmeno i cinque magnifici, diversi tessuti che l’artista vi raffigura con assoluta precisione.

Per la Dal Pos, essi trasmettono un preciso messaggio diretto al Senato Veneziano, molto attento alle vicende dell’Isola di Cipro, cui la Pala rinvia in ragione del suo committente, il nobile Costanzo, uomo di stirpe reale.

E le trame, intese come tessuti, sono quelle indossate dagli uomini e dalle donne in mostra, personalità ritratte dai grandi artisti cinquecenteschi di area veneta.

Non a caso la mostra, in toto, fa volutamente riferimento al solo territorio della Serenissima che, all’epoca, estendeva il suo dominio tra l’Egeo e la Lombardia orientale.

A ritrarre questa schiera di personaggi vi sono artisti come Giovanni Bonconsiglio, Pier Maria Pennacchi, Vincenzo Catena, Francesco Bissolo, lo stesso Giorgione, e ‘mostri sacri’ quali Giambattista Tiepolo, Tiziano Vecellio, Lorenzo Lotto, Jacopo Bassano e Paolo Caliari detto il Veronese. Nei ritratti tutti indossano abiti realizzati con tessuti e complementi il cui costo era, per l’epoca, mera follia a testimoniare status symbol, raffinatezza e capacità di spesa, e somma vanitas vanitatis vanitatum.

Foto di Alessandro Tich, Bassanonet.it

Accanto ai ritratti, come in tutte le sezioni della mostra, preziosi esemplari di tessuti e, come si diceva, preziosi merletti e pizzi d’epoca.

Maria Cristina Nascosi Sandri

Informazioni utili:

Le trame di Giorgione

Museo Casa Giorgione

Piazza San Liberale, 31033, Castelfranco Veneto (Tv)


Tel. 0423 735626

SITO UFFICIALE DELLA MOSTRA

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Maria Cristina Nascosi Sandri
Di Ferrara, giornalista pubblicista, critico letterario, cinematografico ed artistico. Collabora da parecchi anni con quotidiani nazionali, periodici specialistici e non, su carta e on line, anche esteri come Altritaliani. Dopo la laurea in Lettere Moderne, conseguita presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è dedicata per un po’ alla scuola dove ha svolto attività anche come traduttrice, oltreché docente. Da anni si dedica con passione allo studio, alla ricerca ed alla conservazione della lingua, della cultura e della civiltà dialettale di Ferrara, mantenendo lo stesso interesse per quelle italiana, latina ed inglese, già approfondito dai tempi dell’università, insieme con quello per l’arte, il teatro ed il cinema. Al suo attivo centinaia di articoli e recensioni, e qualche decina di libri sulle discipline di cui sopra, tra cui un'intera collana multilingue sulla propria lingua materna.

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