Andrea Camilleri al suo centesimo specchio

Dal 26 maggio sarà in libreria “L’altro capo del filo” (Sellerio), il nuovo giallo con Montalbano, che è il libro n° 100 di Andrea Camilleri. Cento libri, nove più degli anni dell’inventore del famoso commissario e oltre diciotto milioni di copie vendute. E, a 91 anni, ha nei cassetti i dattiloscritti già pronti del 105° e 106° romanzo…


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In questa nuova indagine, il commissario e i suoi uomini sono è alle prese con gli sbarchi di migranti, la paura che terroristi dell’Isis s’infiltrino tra i disperati. Tutto il paese di Vigàta è coinvolto nel dare aiuto. Poi una notte mentre Montalbano è al porto per il consumarsi di una ennesima tragedia del mare, un’altra tragedia lo trascina via dal molo: nella più rinomata sartoria del paese è stata ritrovata la sarta Elena trucidata a colpi di forbici. Montalbano affronta tutto questo nonostante gli acciacchi della vecchiaia arrembante, contro la quale si sfoga nella friscura della sera mentre la sua Livia porge le pantofole ai piedi infreddoliti.

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Camilleri sostiene in una recente intervista che Montalbano gli sia profondamente antipatico perchè gli si è imposto in maniera drammatica. Lo ama perchè gli deve tanto e gli è servito da apripista per altri romanzi, pero’ è invadente e pretenzioso. Non riesce a farlo stare al suo posto. Forse è proprio nel tentativo di dominarlo che è arrivato al centesimo volume !

Il commissario Montalbano

Come si sa, anche l’altro grande scrittore siciliano ed europeo, Pirandello, sosteneva che i Sei personaggi in cerca d’autore rifiutassero di obedire al regista ed intendessero organizzarsi nel caos, riflettendo cosi il caos della vita e della storia.

Eppure Montalbano è lo specchio di Camilleri, ma non solo. È lo specchio dell’uomo mediterraneo e perciò universale, specie ora che tutti proclamano la mediterraneità del mondo intero.

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È tarchiato Montalbano, proprio come Ulisse, è astuto esattamente come l’eroe greco, autore del trucco del cavallo per cui Troia cadde miseramente. È residente di ferro nella sua provincia siciliana (Vigàta), ma il suo spirito è ondìvago, sempre come Ulisse che, al contrario di lui, ma solo in apparenza, gira il mondo in mille strepitose e tragiche avventure eppure il suo cuore è ad Itaca: Egli, Ulisse, abita ad Itaca.

Montalbano è esploratore del delitto, ma in quanto espressione dell’animo umano che è polutlas immenso (non se ne va mai a capo) e di varie infinite possibilità, così nel male come nel bene. Montalbano trasporta questa scienza nell’ambito del delitto e lo conosce, ne scopre i connotati. Per questa scienza è diventato così popolare e per tale ragione si impone al suo autore.

Camilleri ha colto in lui una radice immensa, tutta classica, che diviene perciò universale. Come Pirandello, Camilleri deve alla memoria archetipica greca la vita di Montalbano.

Il linguaggio mediato tra neologismo e termini dialettali è la trovata nuova tutta sua.

Resta il fatto che il personaggio vive, come dice l’autore siciliano, di una sua vita quasi autonoma, che parli una sua lingua e che questa comunichi efficacemente con i lettori di tutto il mondo che così, anche grazie a lui, possono definirsi mediterranei.

Carmelina Sicari

Scheda del libro:

Andrea Camilleri
L’altro capo del filo
2016
320 pagine
EAN 9788838935169
14,00 euro
Sellerio Editore

PER APPROFONDIMENTI VI SUGGERIAMO QUESTI LINK:

  • I 90 anni del cantastorie Andrea Camilleri – IntervistaIl 6 settembre Andrea Camilleri compie 90 anni. In occasione del suo compleanno, Altritaliani ha rivolto alcune domande a Giovanni Capecchi, docente di Letteratura italiana all’Università per Stranieri di Perugia, nonché studioso e amico dello scrittore siciliano e autore, proprio per questo novantesimo compleanno, di un lungo articolo dedicato al ‘padre’ del commissario Montalbano uscito nel numero di settembre dell’“Indice dei libri del mese”.

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Carmelina Sicari
Carmelina Sicari è stata Dirigente Scolastico del Liceo Classico di Melito Porto Salvo e dell'Istituto Magistrale di Reggio Calabria. Si occupa da tempo di letteratura contemporanea e di semiotica con opere su Pirandello e sull'Ariosto. Ha collaborato a molte riviste letterarie tra cui Studium, Persona, Dialoghi… Ha all'attivo numerose pubblicazioni su La canzone d'Aspromonte, Leopardi e il Novecento letterario. Continua a sostenere nel presente il Movimento culturale Nuovo Umanesimo di Reggio Calabria di cui è stata ideatrice.

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