Anniversario del romanzo ‘Cuore’ di Edmondo De Amicis

Centotrenta anni fa, nel 1886, per l’editrice Treves, appariva il libro “Cuore” di Edmondo De Amicis. Riscontrò un enorme successo. In occasione del centenario della prima pubblicazione, nel 1986, è stato inserito nella collana Unesco dei libri più rappresentativi della cultura europea. Nel Borgo Medievale di Torino, dal 18 ottobre al 26 febbraio 2017, una mostra è dedicata al libro di De Amicis, con edizioni storiche italiane e straniere e materiali legati alle trasposizioni cinematografiche e televisive.

Perchè mi sento commossa?

Non sempre la critica è stata benevola verso questo testo redatto con un chiaro intento pedagogico e giudicato caramelloso, prolisso e così via, in un certo senso in funzione di propaganda. Di che? Dell’Italia unita, dei buoni sentimenti, degli atti eroici.

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Era il periodo postunitario e lo scrittore s’era proposto d’insegnare ai bambini delle varie regioni italiane, i grandi valori nazionali del sacrificio, del senso del dovere, dell’amore per la famiglia e per la patria. La scuola infatti sembrava a De Amicis il luogo ideale – insieme con l’esercito – per la creazione di un’identità nazionale.

Nel libro, il giovane Enrico, durante la frequenza della sua terza elementare a Torino, tiene per il padre un diario e parla della sua scolaresca. Ad ogni mese corrisponde un capitolo.

Così il Cuore non solo serve ad una funzione sociale, ma compie una vera e propria operazione letteraria avanzata. Utilizza l’emozione certo.

Ancora adesso quando leggo Sangue romagnolo (uno dei racconti mensili del libro Cuore di Edmondo De Amicis) piango. Ho analizzato il perchè. L’eroismo si nasconde nell’assoluta inconsapevolezza, addirittura nell’ingiustizia. L’eroismo di Ferruccio si consuma e si realizza mentre la nonna lo rimprovera aspramente per le sue malefatte. Lui la salva con il suo corpo, sta morendo e non ascolta lodi, bensì rimproveri. Ma l’operazione letteraria è notevole.

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Ecco Dagli Appennini alle Ande. Il bambino protagonista è trasformato in un cavaliere errante. La sua quest, poiché ogni cavaliere deve assumersi l’onore di una ricerca, è il padre che nelle lontane Ande non dà più notizia di sé. La memoria letteraria si unisce al tema dell’infanzia abbandonata eppure eroica, lo riscatta, lo stravolge, lo rinnova.

E l’amor di patria né La piccola vedetta lombarda è oltre, è il superamento di un fatto di cronaca, è il rifiuto della guerra. La guerra colpisce anche l’infanzia. Sembra di avvertire echi della poesia Piccolino di Gozzano, il bambino rifiutato da tutti che viene accolto da una palla di cannone e spedito diritto in Paradiso.

Francobollo emesso nel 2008

L’oltre è il segreto della novità di Cuore insieme al mentore padre di Enrico che in eloquenza e persuasione gareggia con il classico Nestore.

L’Italia unita aveva bisogno di simile pedagogia. Non doveva solo convincere, ma toccare le corde più intime del cuore umano. Doveva solo promuovere l’Italia unita? O più semplicemente affratellare l’Italia, anche quella di oggi?

La trama semplicissima del libro è la narrazione di una scolaresca i cui avvenimenti vengono filtrati attraverso la storia. I racconti mensili sono quelli a cui facevo cenno prima e servono ad integrare il racconto principale nella vicenda particolare.

L’ansia del viaggiatore che aveva consentito a De Amicis di ampliare geograficamente l’esperienza, in volumi come Spagna (Milano 1871) ed altri, serve come sottotesto anche nei racconti mensili.

Carmelina Sicari

Dedica di Edmondo De Amicis:

«Questo libro è particolarmente dedicato ai ragazzi delle scuole elementari, i quali sono tra i 9 e i 13 anni, e si potrebbe intitolare: Storia d’un anno scolastico, scritta da un alunno di terza d’una scuola municipale d’Italia. – Dicendo scritta da un alunno di terza, non voglio dire che l’abbia scritta propriamente lui, tal qual è stampata. Egli notava man mano in un quaderno, come sapeva, quello che aveva visto, sentito, pensato, nella scuola e fuori; e suo padre, in fin d’anno, scrisse queste pagine su quelle note, studiandosi di non alterare il pensiero, e di conservare, quanto fosse possibile, le parole del figliuolo. Il quale poi, 4 anni dopo, essendo già nel Ginnasio, rilesse il manoscritto e v’aggiunse qualcosa di suo, valendosi della memoria ancor fresca delle persone e delle cose. Ora leggete questo libro, ragazzi: io spero che ne sarete contenti e che vi farà del bene.»
(Edmondo de Amicis)

Link per approfondire la trama

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Il Borgo Medievale di Torino dedica una mostra al libro Cuore di Edmondo De Amicis, realizzata in collaborazione con la Fondazione Tancredi di Barolo – Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia (Musli) e curata da Pompeo Vagliani.

L’esposizione, allestita dal 18 ottobre al 26 febbraio 2017, si intitola “Cuore, heart, corazon, du coeur, Srdce… De Amicis, la scuola e Torino tra memoria e attualità” e documenta la durevole fortuna dell’opera, tra i capisaldi della letteratura per l’infanzianon solo italiana.

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Il percorso espositivo comprende edizioni storiche italiane e straniere; oggetti legati al mondo della scuola come calamai, pennini, quaderni e vari materiali connessi alle versioni cinematografiche, tra cui riviste, figurine, cartoline e locandine. Un programma di incontri e letture per il pubblico adulto e attività per le scuole e per le famiglie permette, inoltre, di approfondire diversi aspetti, in particolare le dinamiche sociali che dai tempi del romanzo a oggi hanno accompagnato gli studenti nella loro crescita personale a scuola.

Il successo editoriale, economico e di pubblico, in Italia e all’estero, fu immediato: quaranta edizioni entro l’anno di pubblicazione, un milione di copie nel 1923, con versioni in molte lingue, tra cui il giapponese. La prima edizione illustrata risale al 1892; in seguito il libro ispirò trasposizioni cinematografiche e televisive.

BORGO MEDIEVALE
Viale Virgilio 107
Parco del Valentino
10126 Torino

http://www.borgomedievaletorino.it/

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Carmelina Sicari
Carmelina Sicari è stata Dirigente Scolastico del Liceo Classico di Melito Porto Salvo e dell'Istituto Magistrale di Reggio Calabria. Si occupa da tempo di letteratura contemporanea e di semiotica con opere su Pirandello e sull'Ariosto. Ha collaborato a molte riviste letterarie tra cui Studium, Persona, Dialoghi… Ha all'attivo numerose pubblicazioni su La canzone d'Aspromonte, Leopardi e il Novecento letterario. Continua a sostenere nel presente il Movimento culturale Nuovo Umanesimo di Reggio Calabria di cui è stata ideatrice.

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