Io e Topo Gigio di Maria Perego, la sua creatrice.

Chi ha superato i fatidici –anta almeno due volte si ricorderà con affetto e nostalgia di Topo Gigio, un pupazzo non più alto di venti centimetri che col suo fare sornione e birichino ammoniva i bimbi di allora con un ‘tormentone’: “E dopo Carosello tutti a nanna”.

Era l’ultimo divertimento della giornata per i piccoli, l’accompagnamento dolce, premuroso, quasi genitoriale verso il giusto e meritato (e doveroso, diremmo oggi) riposo, etica contrapposizione a quanto si legge oggi a margine di film programmati magari verso le 2 di notte “la visione non è adatta ad un pubblico infantile” oppure ‘solo in presenza di un adulto’.

Ma dove sono – si spera – i bimbi che a quell’ora tarda (o presta?) son ancor alzati?

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Polemiche e contenziosi ormai inutili quanto inascoltati a parte, fa piacere sapere che in questi mesi la sua creatrice – e non poteva esser che una donna – Maria Perego – ha dato alle stampe per i tipi di Marsilio editore la sua auto e biografia quasi in sovrapposizione a quella del suo personaggio e non poteva che esser così: si tratta di “Io e Topo Gigio” ed ha come sottotitolo Vita artistica e privata di una donna straordinaria.

Proprio per questo – asserisce in introduzione la Perego – ora che son riuscita a farlo amare e persino imitare in tutto il mondo e sento la necessità di parlarne, mi rendo conto che la vita di Topo Giglio s’intreccia inevitabilmente con la mia e che, più che un trattato sulla marionetta, scriverò la storia di una vita.

Una creativa – come la si definirebbe oggi – Maria Perego, una mamma a tutto tondo di un ragazzo-personaggio-pupazzo divenuto popolarissimo e famosissimo, la cui gloria dura, per certi versi, tuttora, quasi un archetipo od un classico.

Nata a Venezia, iniziò la sua carriera in Rai fin dagli anni Cinquanta.

Col tempo inventa il personaggio di Topo Gigio che caratterizzerà il suo successo internazionale e la sua intera vita e che la porterà sui sets di tutto il mondo, testimone di un’esistenza artistica piena di eventi fantastici, certo, ma anche della difficoltà di esser una donna pensante in un mondo governato da uomini.

Madonna, che caldo!

Dal 1997 è, insieme con Topo Gigio, ambasciatrice dell’Unicef ed ancora lavora con la determinazione di una persona che ha fatto dell’ironia e della fantasia i suoi principali strumenti di lavoro ed apprendimento.

Maria Cristina Nascosi Sandri

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Maria Cristina Nascosi Sandri
Di Ferrara, giornalista pubblicista, critico letterario, cinematografico ed artistico. Collabora da parecchi anni con quotidiani nazionali, periodici specialistici e non, su carta e on line, anche esteri come Altritaliani. Dopo la laurea in Lettere Moderne, conseguita presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è dedicata per un po’ alla scuola dove ha svolto attività anche come traduttrice, oltreché docente. Da anni si dedica con passione allo studio, alla ricerca ed alla conservazione della lingua, della cultura e della civiltà dialettale di Ferrara, mantenendo lo stesso interesse per quelle italiana, latina ed inglese, già approfondito dai tempi dell’università, insieme con quello per l’arte, il teatro ed il cinema. Al suo attivo centinaia di articoli e recensioni, e qualche decina di libri sulle discipline di cui sopra, tra cui un'intera collana multilingue sulla propria lingua materna.

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