71 Venezia 5 settembre 14

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9:00 – SALA DARSENA VENEZIA 71

GOOD KILL di Andrew Niccol (Usa, 100’, v.o. inglese s/t italiano) con Ethan Hawke, Bruce Greenwood, January Jones, Zoë Kravitz, Jake Abel

Di film di guerra se ne sono sempre fatti e sempre se ne faranno. Ma questo è diverso. Fino ad oggi non è stato possibile fare azioni di guerra la mattina e poi il pomeriggio andare a prendere i figli a scuola e tonare a casa per preparare un barbecue. È quello che possono fare invece i piloti dei cosiddetti “droni”. Gli aerei killer senza pilota che stanno diventando i protagonisti assoluti delle guerre tecnologiche attuali. Il film è ambientato nel 2010, l’anno in cui maggiore è stata la escalation di queste tecniche. La storia ha come protagonista un valente aviatore di caccia militari. Un cosiddetto “Top Gun”. Messo a guidare questi aeroplanini che seminano morte con la facilità di un videogioco. Questo nuovo tipo di guerra mette in crisi le certezze del pilota. E, quando ad autorizzarlo a premere il “grilletto” non è più il pentagono, ma la CIA, la sua mente ne viene sconvolta. Il film non si schiera e non giudica. Ma rappresenta con efficacia questa micidiale tecnologia. Ed è la prima volta che viene portata sul grande schermo con tanta precisione, dettaglio ed efficacia.

Voto : 7

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15:00 – SALA DARSENA ORIZZONTI

KREDITIS LIMITI (LINE OF CREDIT) di Salomé Alexi (Georgia, Germania, _ Francia, 85’, v.o. georgiano s/t inglese/italiano) con Nino Kasradze
Come è vivace la cinematografia Georgiana! In effetti lo è sempre stata. Fin dai tempi di “C’era un merlo Canterino” del grande Otar Joseliani, ancora sulla breccia. In Georgia hanno grandi attori e bravissimi registi. Non fa eccezione Salomé Alexi. Figlia a sua volta di una grande regista. Che si avventura nella sua opera prima con mezzi finanziari tutti suoi. Ed affronta così, in totale libertà espressiva, un problema sociale enorme. Dal 2009 al 2013 , ci dice la frase posta ad esergo finale, un numero spaventoso di famiglie, pari al 14% del totale, ha perso la casa in Georgia a causa dei mutui ipotecari. E’ un film speculare a quello presentato sempre a questa Mostra di Venezia da Ramin Bahrani, “99 Homes”, per lo stesso fenomeno che nello stesso periodo ha afflitto gli americani. La storia di questo “Kreditis Limiti” è quella di una donna che viene da una famiglia facoltosa e che è ossessionata dal perdere il tenore di vita che non può più permettersi. E che per continuare a farlo fa prestiti su prestiti. Si fa prestare soldi per pagare i debiti contatti in precedenza con una escalation impressionante. La protagonista appare come una irresponsabile, spendacciona, avventata. Ma in effetti è solo una persona che tenta di sopravvivere. Senza perdere la dignità ed anche la generosità che aveva sempre avuto. Un esordio del tutto riuscito. Tutto squisitamente coniugato al femminile.

Voto : 7.5

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17:00 – SALA PERLA GIORNATE DEGLI AUTORI

PATRIA di Felice Farina (Italia, 89’, v.o. italiano s/t inglese) con Francesco Pannofino, Roberto Citran, Carlo Gabardini

Felice Farina ha trasposto per il grande schermo un ponderoso saggio di Enrico Deaglio, di oltre 900 pagine, intitolato “Patria 1978-2010”. E che è una inchiesta sui fatti più inquietanti e sulla storia recente del nostro paese degli ultimi 3 decenni. Il dettaglio dell’inchiesta non era pensabile potesse rientrare in un film di 90 minuti. L’espediente narrativo è stato quello di creare 3 personaggi di fantasia a fare da fil rouge ad una serie di flash di repertorio : un operaio fascista di una fabbrica del nord che minaccia di chiudere, un sindacalista comunista ed un custode notturno disabile (affetto da una forma di autismo). Le vicende dei tre protagonisti, peraltro assai gustose e colorite, danno lo spunto alla eccellente montatrice Esmeralda Calabria di inserire spezzoni di filmati di repertorio che forniscono dei flash suggestivi sulla storia degli ultimi 30 anni. A differenza di altri film visti alla Mostra, di tema analogo, e segnatamente “La Trattativa”, di Sabina Guzzanti, il film di Farina non ha una tesi precostituita da dimostrare. Non porta “nuove” verità. Ci riporta solo, opportunamente, alla mente tanti fatti. E ci induce a chiederci : perché? Come è stato mai possibile?

Voto : 6.5/7

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19.30 – SALA DARSENA – FUORI CONCORSO – PROIEZIONI SPECIALI – FILM DI CHIUSURA

HUANG JIN SHI DAI (THE GOLDEN ERA) di Ann Hui (Cina, Hong Kong, 178’, v.o. cinese s/t inglese/italiano) con Tang Wei, Feng Shaofeng, Zhu Yawen, Wang Zhiwen

Il film di chiusura della Mostra è una epopea. Quella della scrittrice cinese Xiao Hong. Nata nel 1911 e morta giovanissima durante la seconda guerra mondiale per tubercolosi. Non prima però di aver lasciato opere che, solo decenni dopo, hanno assunto la statura di pietre miliari della letteratura cinese. Il poderoso film della grande regista Ann Hui ci fa percorrere praticamente l’intera avventurosa e tormentata esistenza della protagonista. Sino all’epilogo finale. Con eccellente confezione, accuratissima e filologica ricostruzione di ambienti e situazioni ed attori in grande spolvero. Atmosfere struggenti e toccanti. Musiche epiche.

Voto : 7

Catello Masullo

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