Parigi celebra Pier Paolo Pasolini con la retrospettiva « Pasolini Roma ».

E’ la Roma di Pier Paolo Pasolini quella che Parigi celebra nella sua celeberrima Cinémathèque Francaise. Un omaggio che la cultura d’Oltralpe decreta all’intellettuale, scrittore, regista e poeta che ha molto amato e non ha mai dimenticato. Si intitola “Pasolini Roma” l’imponente retrospettiva corredata di proiezioni e immagini, di dibattiti e confronti, interviste inedite del poeta e foto rare.


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Viene proposta nel centenario della nascita del fondatore della Cinématèque, Henri Langlois, inaugurata mercoledì 30 ottobre e sarà a Parigi fino al prossimo 26 gennaio.

Proseguirà il suo percorso europeo grazie alla proficua collaborazione con altre importanti istituzioni culturali come il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Cccb di Barcellona ed il Martin-Gropius-Bau di Berlino.

Pasolini a Parigi, in memoria delle iniziali collaborazioni con il regista Jean-Luc Godard ed il saggista Roland Barthes. Ma anche per l’amore ritenuto “impossibile” con Maria Callas, nato sul set di “Medea”. Un rapporto sempre vivido nella cultura francese, per “l’artista più scandaloso del XX secolo”, come viene considerato dal curatore dell’allestimento parigino Serge Toubiana, che ospiterà fra gli altri la scrittrice Dacia Maraini e l’attore Ninetto Davoli.

“Come un Rimbaud senza genio”, Pasolini giunse a Roma in treno nel gennaio del 1950 insieme all’adorata madre Susanna, che in seguito immortalerà in alcune sequenze di due suoi capolavori: “Il vangelo secondo Matteo” e “Teorema”.

Pasolini considerava la Città Eterna “stupenda e misera”, che tuttavia lo plasmò oltremodo anche verso quella “vita ignota” delle borgate e le periferie, con la loro umanità senza tempo e senza storia. Il poeta e scrittore ne scrutò le atmosfere e le immortalò come un moderno Caravaggio, nel rappresentare i toni chiaroscuri, verso la valorizzazione di una complessità antropologica, che fino ad allora mai era stata affrontata con simile acutezza (tipica del regista), tanto che si possa parlare di una Roma prima e dopo Pasolini.

Una retrospettiva, dunque, che legittima una fruttuosa ed indispensabile cooperazione europea, nel nome e nel segno di uno dei più ammirati e controversi geni del nostro tempo.

Armando Lostaglio

Per saperne di più sulla retrospettiva Pasolini Roma nella Cinémathèque française

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N.d.r.
Venerdi 15 novembre alle 20.00

Presentazione e proiezione del film

Comizi d’Amore, di P.P. Pasolini

nell’ambito del nostro Cineclub in italiano

Luogo: Centre Italiance, Paris

Vedi il link: http://www.altritaliani.net/spip.php?page=article&id_article=1666

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La foto di Pasolini e Irazoqui anche nella metrò di Parigi. I due protagonisti ritratti da Mimì Notarangelo nei Sassi di Matera.

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Armando Lostaglio
ARMANDO LOSTAGLIO iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Basilicata; fondatore del CineClub Vittorio De Sica - Cinit di Rionero in Vulture nel 1994 con oltre 150 iscritti; promotore di altri cinecircoli Cinit, e di mostre di cinema per scuole, carceri, centri anziani; autore di testi di cinema: Sequenze (La Nuova del Sud, 2006); Schermi Riflessi (EditricErmes, 2011); autore dei docufilm: Albe dentro l'imbrunire (2012); Il genio contro - Guy Debord e il cinema nell'avangardia (2013); La strada meno battura - a cavallo sulla Via Herculia (2014); Il cinema e il Blues (2016); Il cinema e il brigantaggio (2017). Collaboratore di riviste e giornali: La Nuova del Sud, e web Altritaliani (Parigi), Cabiria, Francavillainforma; Tg7 Basilicata.

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