Alla scoperta del borgo di Buccino-Volcei, nel Cilento.

Un week end a Buccino alla ricerca di tesori nascosti in piccole città del nostro Bel Paese, spesso neglette rispetto a rinomati luoghi non sempre all’altezza del battage pubblicitario e dal giro di tour operator. Il Comune di Buccino, conosciuto anticamente come Volcei, nel Cilento, è tra i siti archeologici più importanti dell’offerta turistica della provincia di Salerno.

Con il mite autunno, in un clima sgombro da nubi e strade invase da vacanzieri a meno di cinquanta chilometri da Salerno al confine con la Lucania, seicento metri d’altitudine, dominato dal castello Medievale, con torri e ponte levatoio sulla collina che spazia sul Sele e sul golfo di Paestum, situata tra i fiumi Tanagro e Platano il Parco Archeologico Urbano dell’antica Volcei, oggi sulla cartina geografica indicata come Buccino. Particolare dell’area archeologica, forse unica in Italia, fra sali-scendi, è inglobata nel centro storico, in parte sotterranea, vale a dire fra la miriade di case contadine, alcune trasferite per consentire altri scavi. Da visitare il convento degli eremitani; Palazzo Forcella; Tempio di Via Santo Spirito; Porta Consina, porta S.Elia, porta s.Mauro. Area sacra di Santo Stefano, il complesso rupestre, dove il sistema di grotte scavate nella roccia, lascia pensare a presenze bizantine.

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Il sindaco, Nicola Parisi e gli assessori alle attività culturali, Maria Trimarco; Francesco Farao, al bilancio e alle attività produttive; Domenico Senatore al decoro urbano, servizi esterni, centro storico e la consigliera Gerardina Salimbene, hanno invitato i giornalisti per far conoscere, attraverso la carta stampata, web e televisioni le enormi potenzialità del loro paese, forte di ritrovamenti archeologici, specialità enogastronomiche e le nuove iniziative intraprese per fare sistema con località limitrofe anch’esse ricche di bellezze naturalistiche ed archeologiche e gli eventi in calendario dal Volcei Wine Jazz, Gaudeaum sapori antica Roma, alla Via dell’Olio.

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I preziosi reperti rinvenuti in seguito al terremoto del 1980 risalgono al Neolitico Antico costituiti dai materiali ritrovati nelle località di San Mauro e Piani di Buccino e, conservati insieme con oltre cinquemila oggetti di pregiato valore storico e culturale nel museo, allestito su quattro livelli in un convento del 1200. Tra gli oggetti esposti “gli ori della principessa”, i corredi della civiltà della valle del platano, l’armatura del guerriero, monete, il cratere, raffigurante la parodia del ratto di Cassandra e la ricostruzione della sala da banchetto con uno dei mosaici più antichi dell’Italia peninsulare.

All’Eneolitico (seconda metà del III millenio a.C.) si datano invece alcune tombe ritrovate in località Sant’Antonio, che fanno parte di una necropoli collocabile nell’orizzonte culturale del Gaudo (cultura che prende il nome dalla località vicino Paestum in cui si sono avuti i primi ritrovamenti).

Una visita a Buccino significa un’immersione salutare nella Campania Felix, in un ambiente di grande fascino per gli inediti valori urbani e artistici e per l’offerta di sapori antichi, riconosciuti come dieta mediterranea, dall’olio extra vergine di oliva, tipico delle aree collinari, il che conferisce al prodotto un grado di acidità più basso rispetto alla norma, rendendolo particolarmente digeribile. Oltre a prodotti genuini dal caciocavallo e ricotta salata, pecorino e latticini, soppressate, salami, salsiccia a punta di coltello e frutti del bosco e del sottobosco: funghi, piante aromatiche e asparagi selvatici, senza dimenticare la pasta fatta in casa, i triddi, le matasse, i fusilli, i cavatelli.

Come spesso accade la valorizzazione di piccoli borghi, villaggi con una natura incontaminata e ricchi di storia si deve a frotte di stranieri che hanno stabilito da tempo la loro residenza nel nostro paese. In quest’ultimo periodo a Buccino-Volcei, c’è stato un incremento di posti letto, oltre duecento, ristoranti e agriturismi come La Giarla, immersa nel verde.

Mario Carillo

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Mario Carillo
Mario Carillo, iscritto all’ordine dei giornalisti della Campania. Prime esperienze alla Redazione napoletana del Giornale d’Italia di Roma, Agenzia Radiostampa, Agenzia NEA, collaboratore fisso da Napoli per il Secolo XIX di Genova, collaboratore del giornale Il Roma di Napoli, Il Gazzettino, Il Brigante, Albatros magazine, Altritaliani.net di Parigi, responsabile napolinews.org, socio Giornalisti Europei, Argacampania (giornalisti esperti agroalimentare).

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