Oscar 2013. L’odissea di Pi, Argo e Lincoln.

Tra “Lincoln” di Steven Spielberg e “Argo” di Ben Affleck, successo di “Vita di Pi” di Ang Lee. L’elenco completo dei film premiati all’85esima edizione degli Oscar.

A poche ore dalla conclusone della 85esima edizione degli Oscar presso il Dolby Theatre di Los Angeles, condotta da un mediocre Seth MacFarlane (il papà di alcune serie d’animazione “politcally scorrect” come “i Griffin” e dell’orsacchiotto irriverente “Ted”) i numerosi membri dell’Academy Awards hanno scombinato i pronostici.

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Infatti, tra i due film concorrenti quotati in nominations, “Lincoln” di Spielberg (ben 12) e “Argo” di Ben Affleck (7), ad avere la meglio è stato il film “Vita di Pi”, del regista e sceneggiatore taiwanese Ang Lee che ne aveva 11 e porta a casa ben 4 statuette; quella per la Migliore Regia, Miglior colonna sonora originale, Migliori effetti speciali e Miglior Fotografia. Un film tratto da un romanzo bestseller di Yann Martel, girato prevalentemente in studio e con effetti speciali in 3D è stato perciò quello che ha colpito di più i giurati; è raro che un film di effetti speciali venga premiato notevolmente agli Oscar (bisogna risalire al “Signore degli Anelli” di Peter Jackson negli anni 2001-2003).

“Vita di Pi” ha quindi sbaragliato i grossi calibri, a partire da “Lincoln”, film austero, imponente, che giocava in casa con la Storia, con la “S” maiuscola americana, diretto da un regista, Steven Spielberg, che fa ormai parte da tempo della Storia del cinema statunitense del secondo dopoguerra. “Lincoln” si è dovuto accontentare di due riconoscimenti: al Miglior attore protagonista, Daniel Day-Lewis (al suo terzo Oscar dopo quelli vinti per “Il mio piede sinistro” nel 1990 e “Il petroliere” del 2008) per il suo gigantesco ruolo di immedesimazione del 16° presidente degli Stati Uniti e per la Miglior scenografia, a Rick Carter e Jim Erickson, per gli allestimenti così accurati da far entrare gli spettatori nelle stanze della Casa Bianca, nel Parlamento e negli arredamenti degli ambienti privati del XIX secolo. Un film storico, molto politico, che forse non ha fatto troppa breccia nei cuori dei giurati.

E’ stata la serata di Ben Affleck invece. Il quarantenne attore ed anche regista e produttore con “Argo”, già trionfatore ai recenti Golden Globe (Migliore film drammatico, Migliore regia), ha ottenuto gli Oscar come Miglior film (prodotto insieme a Grant Heslov e George Clooney), Migliore sceneggiatura non originale (dal libro di Chris Terrio) e Miglior montaggio (William Goldenberg). E’ stata Michelle Obama in diretta dalla White Hall ad aprire la busta e ad assegnare il premio per il Miglior film; evento inusuale ma molto d’effetto. “Argo” è un film perfetto, drammatico, avvincente e con quel tocco di licenza romanzesca al punto giusto che piace agli americani; si è scoperto infatti che nella realtà non c’è stato nessun inseguimento di auto delle milizie iraniane per fermare l’aereo con a bordo i diplomatici statunitensi in fuga.

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I film in costume quest’anno hanno dominato la scena. Oltre a “Lincoln” vi erano “Les Misérables”, del regista inglese Tom Hooper (8 nominations), tratto dal romanzo di Victor Hugo, “Anna Karenina” di Joe Wright anch’egli inglese (4 nominations) e ci mettiamo anche “Django Unchained” di Quentin Tarantino (5 nominations).

Il musical di successo a Broadway (con i brani realizzati nel 1985 da Claude-Michel Schönberg e il libretto di Alain Boublil) trasposto al cinema e cantato da attori del calibro di Hugh Jackman nella parte del galeotto Jean Valjean e Russell Crowe in quella del poliziotto giustiziere Javert, ha visto premiate le capacità canore di Anne Hathaway, nell’intensa parte di Fantine che canta “Dreamed a Dream”, meravigliosa canzone triste. Un brano che da solo vale l’intero spettacolo, quello che, ricordiamo, lo scorso anno ha mandato in estasi la giuria e gli spettatori del programma “X-Factor” inglese cantato dalla voce melodiosa della signora Susan Boyle.

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Oltre alla Hathaway, che ha vinto l’Oscar come Miglior attrice non protagonista, al film sono andati i premi per il Miglior trucco e acconciatura e quello per il Miglior sonoro.
Ad “Anna Karenina” dal romanzo di Tolstoj, girato all’interno di un teatro, invece è andato l’unico premio per i Migliori costumi (a Jacqueline Durran) molto sfarzosi ed eleganti.

Il film “Django Unchained” si è dovuto accontentare della Migliore sceneggiatura originale andato a Quentin Tarantino (che dimostra ancora una volta il talento di questo straordinario regista-sceneggiatore) e l’importante premio come Miglior attore non protagonista a Christoph Waltz, che nel film impersonava il simpatico cacciatore di taglie Doc Shultz. Un premio al talento versatile di questo attore austriaco, scoperto da Tarantino in “Inglorious Bastards” con il quale ha già vinto sia un Golden Globe che l’Oscar, sempre come Migliore attore non protagonista nel 2009 e poi in altri ruoli in ascesa; lo ricordiamo ad esempio in “Carnage” (2011) di Roman Polanski.

Come Migliore attrice protagonista invece è stata premiata Jennifer Lawrence per “Il lato positivo – Silver Linings Playbook”. La 23enne attrice, protagonista di “Un gelido inverno”, “Hunger Games” e de “X-Men – L’inizio”, ha sbaragliato concorrenti non facili come Jessica Chastain, l’analista della CIA a caccia di Osama Bin Laden in “Zero Dark Thrirty”, che era la più probabile a vincere, Quvenzhané Wallis, la simpatica bambina di 9 anni interprete del film indipendente “Re della terra selvaggia”, Naomi Watts interprete di “The Impossible” ed Emanuelle Riva del film “Amour”.

Quest’ultimo, diretto da Michael Haneke e interpretato dalla Riva al fianco di Jean-Louis Trentignant insieme a Isabelle Huppert, dopo aver vinto la Palma d’Oro a Cannes, il premio Bafta, il Golden Globe ed è fresco di César a Parigi, adesso ha ottenuto anche l’Oscar come Miglior film in lingua straniera. Una pellicola sobria, dolente, che ha colpito per l’intensità dei protagonisti nel raccontare la fine di una coppia di ottuagenari; una pellicola che è anche un inno alla vita.

Infine per le musiche e il sonoro si è contraddistinto il film “Skyfall”, l’ultima pellicola di 007 con Daniel Craig, diretta dal premio Oscar Sam Mendes. Il film di James Bond si è dovuto accontentare del premio per la Miglior canzone originale, “Skyfall” cantata da Adele e scritta da Paul Epworth, e del riconoscimento come Miglior Montaggio sonoro. Nessun film dell’agente segreto ha mai vinto un premio Oscar dal 1962 a oggi.

Ricordiamo infine le pellicole d’animazione. Miglior film d’animazione “The Brave – La Ribelle” della Disney e “The Paperman” di John Kahrs targato Pixar.

In conclusione questa 85esima edizione degli Oscar è sembrato voler accontentare un po’ tutte le pellicole in gara, senza privilegiare una sull’altra, e senza così dare una traccia filologica sulla strada dell’intrattenimento e dei cambiamenti del nostro mondo.

Appuntamento alla 86esima edizione!

Andrea Curcione

[*Palmarès della 85° edizione Oscar 2013*]

Miglior regia: Ang Lee per “Vita di Pi” ; Miglior colonna sonora originale: Mychael Danna per “Vita di Pi” ; Migliori effetti speciali: “Vita di Pi” ; Miglior fotografia: “Vita di Pi”

Miglior film: “Argo” ; Miglior sceneggiatura non originale: Chris Terrio per “Argo” ;
Miglior montaggio: William Goldenberg per “Argo”

Miglior attrice non protagonista: Anne Hathaway per “Les Misérables” ; Miglior trucco e acconciatura: Lisa Westcott e Julie Dartnell per “Les Misérables” :
Miglior sonoro: Andy Nelson, Mark Paterson e Simon Hayes per “Les Misérables”

Miglior attore protagonista: Daniel Day-Lewis per “Lincoln” ; Miglior scenografia: Rick Carter e Jim Erickson per “Lincoln”

Miglior sceneggiatura originale: Quentin Tarantino per “Django Unchained” ; Miglior attore non protagonista: Christoph Waltz per “Django Unchained”

Miglior canzone originale: “Skyfall” di Adele Adkins e Paul Epworth per Skyfall ; Miglior montaggio sonoro: Paul N.J. Ottosson per “Zero Dark Thirty” e Per Hallberg e Karen Baker Landers per “Skyfall”

Miglior attrice protagonista: Jennifer Lawrence per “Il lato positivo – Silver Linings Playbook”

Migliori costumi: Jacqueline Durran per “Anna Karenina”

Miglior film straniero: “Amour” di Michael Haneke

Miglior film d’animazione: “Ribelle – The Brave”

Miglior documentario: “Searching for Sugar Man”

Miglior cortometraggio d’animazione: “Paperman” di John Kahrs

Miglior cortometraggio documentario: “Inocente” di Sean Fine e Andrea Nix Fine

Miglior cortometraggio: “Curfew” di Shawn Christensen

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