L’Altra Venezia: Antonio Zeccola, un lucano in Australia.

MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2012.

Lido di Venezia. Lo abbiamo incontrato nel Palazzo del Cinema in questa 69^ Mostra di Venezia, alle prese con le sue attività legate al mondo della celluloide. E’ Antonio Zeccola, originario di Muro Lucano, che aveva lasciato con la sua famiglia quando aveva meno di quattordici anni. Era arrivato a Melbourne ed oggi è fra le massime figure di Managing director per Palace Cinemas in quel lontano continente.

E la sua vita stessa è come un film. Quando la racconta, non senza un filo di emozione, è come si vedesse proiettata su un grande schermo, ed è la stessa che hanno vissuto tutti coloro che lasciarono la nostra terra in cerca di miglior fortuna altrove. Il senso del cinema per Antonio Zeccola lo avrà ereditato da suo padre Giovanni, il quale, già nell’immediato dopoguerra, si interessava di teatro e di cinema, realizzando in piccolo rappresentazioni teatrali.

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Gestiva anche una saletta parrocchiale a Muro Lucano. Purtroppo, le difficili condizioni di vita durante il dopoguerra, in Italia e specie al Sud, costrinsero in tantissimi ad emigrare. La famiglia di Antonio approdò a Melbourne, richiamata da un cognato del padre, il quale era giunto in quel lontano continente ai tempi della guerra. Si era fatto apprezzare e si ben era inserito, nonostante le comprensibili difficoltà legate soprattutto alla lingua.

Antonio gestisce da diversi anni oltre cento sale cinematografiche, non solo nelle grandi metropoli come Sidney e Melbourne. Ritorna costantemente in Europa per seguire gli appuntamenti dei grandi festival come Venezia, Cannes e Berlino. Ed ogni volta non può fare a meno di ritornare nella sua Muro Lucano. Ci ritrova i parenti e gli amici di sempre, come don Giustino D’Addezio. Persone e ricordi custoditi gelosamente nel cuore, sempre a rinverdire le sue radici mai abbandonate.

Anche questo è Venezia, un film nel film.

Armando Lostaglio

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Armando Lostaglio
ARMANDO LOSTAGLIO iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Basilicata; fondatore del CineClub Vittorio De Sica - Cinit di Rionero in Vulture nel 1994 con oltre 150 iscritti; promotore di altri cinecircoli Cinit, e di mostre di cinema per scuole, carceri, centri anziani; autore di testi di cinema: Sequenze (La Nuova del Sud, 2006); Schermi Riflessi (EditricErmes, 2011); autore dei docufilm: Albe dentro l'imbrunire (2012); Il genio contro - Guy Debord e il cinema nell'avangardia (2013); La strada meno battura - a cavallo sulla Via Herculia (2014); Il cinema e il Blues (2016); Il cinema e il brigantaggio (2017). Collaboratore di riviste e giornali: La Nuova del Sud, e web Altritaliani (Parigi), Cabiria, Francavillainforma; Tg7 Basilicata.

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