L’immaginario popolare della Sicilia, ovvero la “magia del fare” di Nino e Gina Pracanica

A Milazzo, sulla costa orientale della Sicilia, da oltre quarant’anni Nino e Gina Pracanica, maestri d’arte, perdurano le antiche arti della maschera, dell’icona, della doratura, attraverso le quali fanno rivivere i miti, le leggende e soprattutto l’amore per la loro terra.

All’articolo è abbinato un portfolio con immagini di parte della loro produzione artistica.

Quella di Nino e Gina Pracanica è soprattutto una grande storia d’amore; prima di tutto nei confronti l’uno dell’altro e poi del loro mestiere. I Pracanica da quarant’anni sono maestri d’arte, più per vocazione che per scelta. Tutto è iniziato nei primi anni Settanta quando i due giovani artisti, diplomati della Scuola d’Arte, si sono incontrati e in un certo senso “riconosciuti”.

In comune hanno l’interesse per l’arte, il gusto per le cose ben fatte, l’amore per la loro terra. Completano insieme gli studi frequentando una scuola di mimo e l’accademia d’arte drammatica, partecipano a diversi spettacoli teatrali, realizzando numerosi costumi. La ricerca di un loro linguaggio artistico coincide con quella delle loro origini, di un loro percorso di vita. Come racconta lo stesso Nino Pracanica, “non è stato difficile per noi mettere in relazione le nostre attività con quelle tradizionali della antica Sicilia, perché ovunque attorno a noi esistono tracce di queste culture”.

Maschera di Omero

Fondano cosi’ la “Bottega d’arte” nel suggestivo castello di Milazzo, dove pongono le basi delle loro molteplici attività. I Pracanica diventando docenti di una “scuola di manualità” che intende recuperare e valorizzare non solo la tradizione della più genuina creatività popolare, ma anche la cultura ecosostenibile del riciclo. Attraverso l’utilizzo di materiali diversi – legno, pietra, cuoio, cera, carta argilla, ma anche materiali riciclati – danno vita attraverso la ricerca e la rielaborazione di antichissime tecniche di lavorazione ad una miriade di opere ispirate alla grande tradizione artistico-artigianale regionale.

Ma la conoscenza degli oggetti e della materia con cui sono fatti, la familiarità con le tecniche di manipolazione dei materiali, consente ai due artisti di accostarsi sempre con estrema umiltà alla messa in forma delle loro opere. Nino e Gina si interessano alla liuteria (nel Castello di Montalbano Elicona stanno realizzando un museo didattico degli strumenti musicali delle culture del Mediterraneo, che prevede la ricostruzione di 230 strumenti musicali sulla base di documenti antichi).

Compagno di Ulisse

La riscoperta della tecnica della doratura li conduce verso la produzione di antiche immagini sacre, icone eseguite secondo tecniche del XVII secolo, attraverso l’impiego di diversi strati di gesso a bagno-maria, sui quali viene applicata una tela di lino – il riferimento è alla Veronica del Cristo – sulla quale, nuovamente ricoperta di gesso e colle naturali, verrà incisa l’immagine.

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Un posto particolare nella loro produzione è riservato alle “imago”, maschere in cuoio, piene di intensità materica, raffiguranti personaggi affascinanti e misteriosi, come il guerriero normanno che una volta giunto in Sicilia si innamorò talmente di quella terra che trascorse il resto della vita a raccontarne gli incantevoli luoghi e le mitiche storie. L’amore per le antiche leggende è anche all’origine di un’altra delle molteplici iniziative del poliedrico Pracanica, la creazione del Centro Studi e Ricerche Manualità e Fiabe, progetto sostenuto dal Centro internazionale di Etnostoria di Palermo. Impresa coraggiosa in una terra difficile, in cui, in questi tempi di crisi, i fianziamenti per la cultura sono ridotti ai minimi termini.

Come sottolinea l’antropologo Sergio Todesco, i Pracanica “non si limitano a costruire il nuovo dai frammenti del vecchio, ma raccontano attraverso le scelte operate la propria vita interiore; nella loro produzione rivive l’immaginario popolare della Sicilia, quale esso si è venuto sedimentando nel corso del tempo. La storia personale e intima si fa qui contigua alla grande storia del decoro occidentale, del narrare le figure luminose, i luoghi, gli eventi, le emozioni”.

Bon courage !

Barbara Musetti

Per saperne di più

Laboratorio D’Arte
di Luigina Previtera -Pracanica
Via P. Carrozza , n° 5
98057 – Milazzo (Messina) Italia
ninoeginapracanica@hotmail.it

Mostra

In occasione della XIV settimana della Cultura, potrete vedere parte della produzione di Nino e Gina Pracanica nella mostra:
Imago Vitae, Palazzo Cambria, Via P.Carrozza n° 5, Milazzo(ME),
sabato 21 e Domenica 22 aprile dalle ore 18,00 alle ore 24,00
dal 23 al 29 aprile, tutti i giorni, ore 9,30-12,30; 16,30-19,30

L’esposizione sarà di seguito ospitata in diverse località della Sicilia e dell’Italia
– Sito Halaesa, antica città siculo-greca, press oil Parco archeologico dei Nebrodi occidentali
– Castello Federiciano di Montalbano Elicona

 

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Barbara Musetti
Barbara Musetti est docteur en histoire de l'art et enseignante, notamment à l'Ecole du Louvre de Paris.

2 Commentaires

  1. L’immaginario popolare della Sicilia, ovvero la “magia del fare” di Nino e Gina Pracanica
    Cara Gina, complimenti per tutte le vostre attività ! Che peccato non essere piu’ vicini e poter venire a vedervi davvero e non via p. c.! Ma prima o poi chissà…… Un bacione da Claudia

  2. L’immaginario popolare della Sicilia, ovvero la “magia del fare” di Nino e Gina Pracanica
    Grazie, Barbara, mi piaccerebbe andarci in giugno quando sarò in Sicilia. Cari saluti Doris Millet

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