Scuola Media, di Marco Santarelli: un documentario sulla scuola italiana

Subito dopo la proiezione a Parigi, ho avuto il piacere di incontrare il regista di Scuola Media, Marco Santarelli, un ragazzo modesto e semplice che, anche durante il dibattito a seguito della proiezione del film, non si sottrae alle domande degli spettatori presenti in sala.

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Bello il suo documentario, è il caso di affermarlo.
Un documentario a tutti gli effetti, a cominciare dai contenuti per arrivare fino al più tecnico montaggio.
Una serie di immagini e di dialoghi che non hanno niente di costruito e che si susseguono seguendo dal primo minuto una linea logica che nemmeno il regista aveva ben chiara nella sua testa.
E così Marco Santarelli mi racconta come con la sua telecamera è riuscito a farsi accettare in quel microcosmo che è la Scuola Media Pirandello : piena di ragazzi che vivono le loro giornate tra la noia dello studio e la passione per la musica , sempre presente ed a mio parere filo conduttore del documentario. Sullo sfondo, parte integrante della scuola e della vita di questi giovani ragazzi tarantini : l’Ilva, il mostro siderurgico che ha reso Taranto una delle città più inquinate d’Europa.

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Marco mi racconta come le prime tre settimane di lavoro siano state difficili :
“ i ragazzi erano incuriositi dalla telecamera e quindi spesso la guardavano, sentivano la nostra presenza , dopo tre settimane hanno iniziato ad ignorarci “.
Così è iniziato Scuola Media e senza una spiegazione logica quella telecamera è diventata parte integrante della scuola e della vita dei ragazzi della Luigi Pirandello.
Il vero punto forte del documentario : è l’istruzione, il futuro dei giovani, il lavoro.
Non ci sono interviste, nessun commento, Santarelli non ne ha bisogno.
Solo aule, lezioni, emarginati e passione.

Se da un lato Scuola Media è lo spaccato di una situazione di degrado e di emergenza, dall’altro è il racconto di un lavoro quotidiano che andrebbe riconosciuto più di ogni altro, di un progetto formativo come pochi.

Sono persone straordinarie, quasi degli eroi, preside e insegnanti della Luigi Pirandello, che con dedizione e devozione resistono contro i tagli alla scuola pubblica, contro i genitori che non vedono nella scuola un valore, contro quei ragazzi che ancora non sanno quanto sia importante studiare e che pensano che il loro futuro non sia avere un’istruzione ma trovare un lavoro casomai come parrucchiere.

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Scuola Media è il secondo lungometraggio di Marco Santarelli dopo GenovaTripoli : il primo capitolo di una trilogia dedicata al lavoro nel mondo dei trasporti globali premiato come miglior documentario italiano al TekFestival di Roma nel 2010.
Scuola Media è prodotto e distribuito dalla Ottofilmaker con il sostegno di Apulia Film Commission.

Dopo il 28° Festival di Torino in cui ha aperto la sezione Italiana.Doc e vinto il premio Venti Città,

Scuola Media sbarca al Cinema du Réel 2011 di Parigi dove vince il premio del Ministero del Lavoro francese; il documentario viene proiettato in anteprima regionale in Puglia al Festival Europeo di Lecce e a Taranto, dove è uscito in dvd con il Corriere del Giorno, in ultimo è stato proiettato lo scorso 8 Marzo al Nouveau Latina di Parigi in presenza del registra, Marco Santarelli.

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SCUOLA MEDIA di Marco Santarelli

SINOSSI :
Periferia industriale a nord di Taranto. Quartiere Paolo VI. La vita nella scuola media inferiore Luigi Pirandello, raccontata seguendo il lavoro quotidiano degli insegnati e della preside. Il ritratto di una scuola di periferia che resiste, si confronta e si scontra con i sogni, i problemi e le difficoltà di ragazzi e genitori. Uno spaccato sociale e culturale di quello che è oggi l’istituzione scolastica al sud Italia.

TRAILER (Spiacenti, non è più disponibile)

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